alfonso1

Nuovo Iscritto
Buongiorno, ho acquistato una prima casa ed ho goduto delle agevolazioni relative.
Il notaio mi ha detto che devo, entro 18 mesi essere residente nel comune dove è ubicata la prima casa.
Prima dell'acquisto ero e sono ancora oggi residente in un comune diverso dal comune della prima casa.
La casa che ho comprato è attualmente affittata ad inquilino, il cui contratto di affitto scadrà fine anno 2013.
A cosa vado incontro se non posso trasferire la residenza?
Qualcuno siggerisce di fare la residenza presso amici o parenti, ma questo comporta la modifica dello stato di famiglia dell'amico o del parente, per cui non ho amici o parenti che si vogliono prestare se questo comporta la variazione dello stato di famiglia.
Non pensate anche voi, come penso io, che sono giustificato fino a che l'inquilino, alla scadenza del contreatto di affitto, lascerà la casa?
grazie per i suggerimenti che vorrete darmi. alfonso1
 

beppebre

Membro Attivo
No non sei giustificato, anche perché non hai l'obbligo di risiedere in quella casa, pertanto che sia libera o occupata non ha importanza.
Mancando i requisiti soggettivi potrebbe esserti richiesto di pagare la differenza tra le imposte che avresti dovuto pagare e quelle effettivamente pagate con agevolazione prima casa maggiorata del 30% più gli interessi.
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
no, non sei giustificato. gli sgravi dell'acquisto prima casa hanno come ratio il fatto di avvantaggiarmi nel procuparmi un'abitazione dove vivere, dunque se non ci vado a vivere cade il palco e devo pagare tutto ciò che in precedenza ho risparmiato.
 

ametiste

Nuovo Iscritto
devi prendere per forza la residenza nella casa che hai comprato e di quale ora sei il proprietario (se hai un mutuo in corso per l'acquisto ancora meglio); se non lo fai, perdi delle agevolazioni - chiedi al tuo commercialista! lo vedi alla dichiarazione dei rediti.
 

beppebre

Membro Attivo
"gli sgravi dell'acquisto prima casa hanno come ratio il fatto di avvantaggiarmi nel procuparmi un'abitazione dove vivere" ????

"devi prendere per forza la residenza nella casa che hai comprato e di quale ora sei il proprietario (se hai un mutuo in corso per l'acquisto ancora meglio); se non lo fai, perdi delle agevolazioni" ????

Queste sono novità ancora da venire o sono vostre libere interpretazioni della legge attuale?
 

ametiste

Nuovo Iscritto
"devi prendere per forza la residenza nella casa che hai comprato e di quale ora sei il proprietario (se hai un mutuo in corso per l'acquisto ancora meglio); se non lo fai, perdi delle agevolazioni" .

è cosi, non è un interpretazione; se hai un mutuo in corso per l'acquisto - chiedi al commercialista -devi portare in detrazione alla dichiarazione dei rediti gli interessi pagati - se non hai la residenza porti in detrazione solo una parte.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Bisogna dire che, spesso, ogni A.d.E. è una repubblica a se stante. Ed in quanto ciò ogni direttore locale interpreta in modo più o meno restrittivo la norma.
Ho due esempi da portare: il primo è quando a mia cognata è capitato di acquistare un appartamento occupato con contratto in scadenza ma che comunque si sarebbe liberato dopo 30 mesi dall'acquisto. Quindi fuori dai 18 mesi previsti per legge. Legge che, peraltro alcuni Tribunali prima e la Cassazione poi hanno giudicato troppo "fiscale" nella perentorietà ed hanno accolto molte delle difficoltà oggettive di stabilire la residenza entro i predetti termini. Facendo presente l'accaduto all'Agenzia delle Entrate di competenza (Frosinone) questa è stata irremovibile ed ha costretto mia cognata a fare ricorso presso la Commissione Tributaria, sempre di Frosinone, la quale, dopo avere letto le motivazioni, non ha nemmeno convocato le parti ed ha archiviato l'ingiunzione di pagamento nel frattempo intervenuta per una cifra di circa 9000 euro.
A me, è andata ancora meglio. Avevo acquistato un immobile....ecc. ecc. ma il comune interessato "motu proprio" non mi ha concesso la residenza per due volte consecutive e mi ha fatto scadere i termini dei 18 mesi. Quando, infine ho avuto la residenza ho fatto presente all'Agenzia delle Entrate di L'Aquila l'accaduto e le mie giustificazioni. Sono state accolte con una semplice domanda in "autotutela", benchè fra il rogito e la "residenza" fossero passati 38 mesi. Quindi, non ho nemmeno dovuto fare ricorso.
Quindi, il consiglio è: vai a parlare con l'Agenzia delle Entrate, portagli le tue argomentazioni supportate dal contratto di affitto che scade dopo i 18 mesi e....non essere troppo pessimista. Auguri.
 

beppebre

Membro Attivo
La ratio potrebbe essere quella di agevolare l'acquisto di una casa, ma quale che sia la ratio prendervi poi la residenza non è tra i requisiti richiesti per usufruire delle agevolazioni.

Non vanno confuse le agevolazioni per l'acquisto della prima casa (IVA o imposta di registro ridotta etc...)
con la possibilità di detrarre parte degli interessi sul mutuo.
Mutuo al quale, peraltro, Alfonso1 non fa neppure riferimento.
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
La ratio potrebbe essere quella di agevolare l'acquisto di una casa, ma quale che sia la ratio prendervi poi la residenza non è tra i requisiti richiesti per usufruire delle agevolazioni.

Non vanno confuse le agevolazioni per l'acquisto della prima casa (IVA o imposta di registro ridotta etc...)
con la possibilità di detrarre parte degli interessi sul mutuo.
Mutuo al quale, peraltro, Alfonso1 non fa neppure riferimento.

scusa beppe ma alfonso parla di prima casa. o no? magari sono io che mi sono incartata..
 

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