robene

Nuovo Iscritto
Oltre all'attività mio marito ha lasciato anche la casa coniugale. Per quanto riguarda la casa so che mi spettano sia 2/3 della proprietà ed il diritto di abitazione. Non avendo figlio oltre a me ci sono i fratelli di mio marito come coeeredi. Loro chiedono o la liquidazione della loro parte o vogliono che i paghi l'affitto per la loro parte. Questa richiesta è legittima?
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Ciao robene
Occorre dire che i fratelli di tuo marito rientrano nell'eredità di tutto ciò che ha lasciato sia per gli attivi che per i passivi.
Per quanto riguarda il diritto di abitazione, lo stesso diritto si costituisce o per rogito o per testamento, per semplice successione legittima intesa per quella legale il diritto di abitazione non si costituisce, se invece c'è un testamento e quindi devi procedere a successione testamentaria allora si che si costituisce il diritto.
In questo ultimo caso non possono chiederti l'affitto.
Ciao salves
 

robene

Nuovo Iscritto
Non esiste testamento. Quindi la successione legittima regola la divisione dell'eredità. Cosa vuol dire il diritto di abitazione non si costituisce? Pensavo che l'art. 540 del codice civile regola il diritto di abitazione.
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
L'articolo che citi è' riferito alla quota che il de cuius non può disporre nel testamento a favore di chi lui vuole ma per come recita lo stesso.
Come detto prima il diritto di abitazione si costituisce o per testamento o per rogito.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Per quanto riguarda il diritto di abitazione, lo stesso diritto si costituisce o per rogito o per testamento, per semplice successione legittima intesa per quella legale il diritto di abitazione non si costituisce,
E' falso. Art. 540, secondo comma c.c.
Come detto prima il diritto di abitazione si costituisce o per testamento o per rogito.
Nuovamente falso. Il fatto che il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare gravi sulla porzione disponibile non implica certamente che tale diritto (che spetta assieme al diritto di uso sui mobili che corredano la casa adibita a residenza familiare) non sussista e che si possa costituire soltanto per testamento o per rogito.
 

Gugli

Membro Attivo
il diritto di abitazione spetta al coniuge superstite in quanto casa coniugale (ci mancherebbe altrimenti mezza Italia di vedovi e vedove sarebbero sotto i ponti?)
poi, scusate l'ignoranza ma è una cosa che mi interessa, attività a parte ma,
i fratelli che c'entrano nella casa coniugale? non va direttamente al coniuge anche se non ha figli?
immagino poi si parli di una casa acquistata in costanza di matrimonio e in comunione dei beni...
certo se era uan casa di famiglia allora si che intervengono i fratelli
ma non è specificato
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Il diritto di abitazione è cosa diversa dal diritto di proprietà. E i fratelli sono eredi legittimi, come il coniuge. Pertanto sia il coniuge, sia i fratelli sono coeredi. Ma il diritto di abitazione (e di uso sui mobili) spetta solamente al coniuge.
 

romrub

Membro Ordinario
La richiesta è decisamente irrituale, il codice civile art. 1021, determina in maniera inconfutabile il tuo diritto ad abitare la casa coniugale, però valendo tale diritto anche nelle case in affitto, ...... a mio modo di vedere, si dovrebbe intendere, mantenendo il regime precedente la morte de cuius. Ciao.
 

beppebre

Membro Attivo
ripeto cosa c'entrano i fratelli con la casa coniugale?
scusate la durezza de capa tosta...

Non essendoci figli, i fratelli sono eredi legittimi pertanto succedono per la parte che la legge in assenza di testamento gli riconosce. Erediteranno una parte della quota di proprietà del de cuius, al coniuge superstite spetta oltre che una quota di proprietà il diritto di abitazione.
 

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