Mi pare tu stia confondendo i termini, o li confondo io? Se in una proposta di acquisto, offro una cifra che il venditore non accetta, la proposta è nulla e non devo la provvigione. Se in una offerta propongo un prezzo e una clausola di erogazione del mutuo, se la banca lo nega, il contratto non si conclude e non devo la mediazione.
E' ben vero, come ho scritto nel mio I° post, che questo non è il caso di diniego del mutuo, ma semplicemente di un ripensamento a fronte di un costo del mutuo, "troppo caro" e quindi in qualche maniera rende attivabile il diritto alla mediazione da parte dell'agenzia.
E' questo il pensiero di entrambi?
io ho letto "ho stipulato un contratto di compravendita". Escluso, ovviamente, che si trattasse di compravendita, ho arguito che fosse un preliminare o, quanto meno, un impegno a contrarre formalizzato per proposta e accettazione. In ogni caso, preliminare vero e proprio o no (probabilmente no, ora che vedo la mini cifra data in cauzione) la mediazione spetta nel momento in cui la proposta del compratore viene accettata dal venditore. Non essendo un atto "puro" bensì "condizionato", ho già spiegato che l'unico discrimine è se la condizione apposta all'accordo abbia natura sospensiva o risolutiva. Se l'interessato vuole trascriverci il testo, così capiamo anche che tipo di documento è, bene. altrimenti parliamo di aria fritta:daccordo:.
E se invece dovesse scaturire un rifiuto della Banca a concedere un mutuo appunto la mediazione con i relativi costi va a farsi benedire dal momento che non c!e' stato acquisto oppure solo x il fatto che c'e' stata mediazione da parte dell'Agenzia a loro spetta quanto pattuito all'inizio?
ho già risposto. se il famoso "contratto" di cui stiamo parlando è un segreto, si tenga pure le sue convinzioni e si regoli come meglio creda, non è che smani per dare consulenza legale a gratis, è una cortesia che faccio.
Comunque l'agenzia ha diritto alla provvigione nel momento in cui lei e il venditore firmate la promessa di compravendita. Il fatto che si giunga o meno a rogito (solo allora si parla di vendita) non li riguarda.
Controllando i documenti il compenso dell'Agenzia e' stato formalizzato su un A4 con l'intestazione dell'Agenzia ma che risulta a mio avviso più una scrittura privata che un documento legale anche se forse oggi questa differenza non esiste più o sbaglio?
una scrittura privata E' un documento legale: è un contratto e come tale è legge tra le parti, azionabile in giudizio. E' un concetto che esiste dai tempi dei romani, nessuna novità di oggi.
Le dirò di più: se nel contratto sul compenso l'agenzia avesse inserito una clausola derogatoria dell'articolo 1757 c.c. lei dovrà il compenso anche nel caso in cui la condizione apposta al contratto tra lei e il venditore avesse natura sospensiva.