pattypatty

Membro Junior
Salve a tutti,
qualcuno sa dirmi se esiste una norma di legge (e qual è, perchè io non la trovo da nessuna parte) che vieti all'inquilino di portare la residenza in un'abitazione locata con contratto di natura transitoria?
A meno che sia espressamente previsto da una clausola del contratto stesso, chi può impedire al locatario di portare la residenza nel luogo dove dimora, anche se per un tempo limitato? e al locatore ne consegue qualcosa?
Oltretutto, nel caso specifico, il motivo della transitorietà del contratto deriverebbe da un'esigenza da parte del locatore, non dell'inquilino...
Qualcuno è pratico dell'argomento?
Grazie a tutti
 

pattypatty

Membro Junior
scusate... lo sapevo che mi ingarbugliavo...:confuso:
praticamente: un inquilino può trasferire la sua residenza in un appartamento che ha locato con un contratto di natura transitoria della durata di un anno o c'è qualche norma di legge che lo impedisce?
spero di essere stata meno contorta...:risata:
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
un inquilino può trasferire la sua residenza in un appartamento che ha locato con un contratto di natura transitoria della durata di un anno o c'è qualche norma di legge che lo impedisce?
La residenza è il luogo di dimora abituale, ex art. 43, secondo comma c.c. Si tratta di una situazione di fatto e a questa situazione – di fatto – devono sempre corrispondere le registrazioni anagrafiche, le cui dichiarazioni vanno rese all’Ufficiale di anagrafe del comune in cui si è andati ad abitare (o in cui sia avvenuto un cambiamento di abitazione) entro 20 giorni da ogni mutazione. Le dichiarazioni prescritte dalla legge e dal regolamento anagrafici hanno carattere d’obbligo (che sorge in relazione al solo fatto di avere la dimora abituale in un dato comune e indirizzo).
Quindi il consenso di terzi non è previsto. L'eventuale clausola contrattuale che preveda di non ottenere l'iscrizione anagrafica corrispondente alla propria residenza sarebbe illegittima.
 
J

JERRY48

Ospite
L'eventuale clausola contrattuale che preveda di non ottenere l'iscrizione anagrafica corrispondente alla propria residenza sarebbe illegittima.

Gli art, 1341 e 1342 chiariscono che un contratto può essere stipulato se le parti siano consenzienti nello stipularlo e quindi ha effetto con la firma delle parti contraenti.

l'art. 43 chiarisce "che la residenza" è "il luogo" in cui la persona ha la dimora abituale", in altre parole il luogo in cui la persona risiede abitualmente, ipotesi non riscontrabile con il contratto transitorio.
per cui a mio parere, deve avere il consenso del locatore.
potrebbe risultare anche, che con questa richiesta abbia l'intenzione di non andarsene scaduto il contratto con qualsiasi sotterfugio o cavillo, per cui ritengo che il locatore abbia il diritto di dare il proprio consenso alla richiesta del locatario.
Questo è il mio parere
saluti JERRY48
 

pattypatty

Membro Junior
quindi se un inquilino che ha un contratto ad uso temporaneo dimora abitualmente nell'appartamento, anche se solo per un anno ad esempio, può chiedere il cambio di residenza... salvo poi doverla trasferire di nuovo quando se ne andrà... giusto?
 

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