Salve a tutti, vorrei porre un quesito: nel 2013 abbiamo affittato il piano terra della nostra villetta, al primo piano abitiamo noi, l'impianto di riscaldamento è centralizzato.
Prima di affittare abbiamo fatto inserire nell'appartamento tre caloriferi, che sono andati ad aggiungersi ai due già esistenti.
L'inverno 2013 tutto bene, la bolletta è stata divisa in due, in quanto gli appartamenti hanno la stessa superficie, una parte pagata da noi e l'altra dagli inquilini.
L'inverno scorso il conduttore si lamenta dicendo che in una camera e nel bagno fa freddo: noi provvediamo facendo sostituire i caloriferi esistenti con altri con un maggior potere calorico, calcolato sulla cubatura dei locali interessati. Dopo la sostituzione tutto bene.
Quest'anno il conduttore mi informa a fine novembre che i caloriferi ( i tre aggiunti) si scaldano appena.
Noi facciamo intervenire un primo tecnico che ci dice che una pompa è bruciata , un secondo tecnico invece interviene sull'impianto elettrico perchè dice che le pompe sono a posto.
Il conduttore continua a lamentarsi del freddo, intanto arriva la prima bolletta da dividere e lui dice che ne dobbiamo parlare, perchè nel frattempo per ovviare alla mancanza di calore, ha dovuto acquistare una stufetta a petrolio, che ha già comprato diverse taniche e che costano tanto.
L'ultimo tecnico uscito in questi giorni dice che lui non intende mettere mano al lavoro fatto da altri, perchè l'impianto dei caloriferi aggiunti è stato fatto male e così non potranno mai scaldarsi (come mai però prima si scaldavano regolarmente?). Noi pensavamo di fare uno sconto al conduttore sulla sua parte di bolletta di circa il 40%; potrebbe essere equo? Inoltre credo che vorrà il risarcimento del costo sostenuto per l'acquisto della stufa e di quello per l'acquisto delle taniche...cosa mi compete?
Ringrazio anticipatamente chi mi potrà dare consigli in merito
Prima di affittare abbiamo fatto inserire nell'appartamento tre caloriferi, che sono andati ad aggiungersi ai due già esistenti.
L'inverno 2013 tutto bene, la bolletta è stata divisa in due, in quanto gli appartamenti hanno la stessa superficie, una parte pagata da noi e l'altra dagli inquilini.
L'inverno scorso il conduttore si lamenta dicendo che in una camera e nel bagno fa freddo: noi provvediamo facendo sostituire i caloriferi esistenti con altri con un maggior potere calorico, calcolato sulla cubatura dei locali interessati. Dopo la sostituzione tutto bene.
Quest'anno il conduttore mi informa a fine novembre che i caloriferi ( i tre aggiunti) si scaldano appena.
Noi facciamo intervenire un primo tecnico che ci dice che una pompa è bruciata , un secondo tecnico invece interviene sull'impianto elettrico perchè dice che le pompe sono a posto.
Il conduttore continua a lamentarsi del freddo, intanto arriva la prima bolletta da dividere e lui dice che ne dobbiamo parlare, perchè nel frattempo per ovviare alla mancanza di calore, ha dovuto acquistare una stufetta a petrolio, che ha già comprato diverse taniche e che costano tanto.
L'ultimo tecnico uscito in questi giorni dice che lui non intende mettere mano al lavoro fatto da altri, perchè l'impianto dei caloriferi aggiunti è stato fatto male e così non potranno mai scaldarsi (come mai però prima si scaldavano regolarmente?). Noi pensavamo di fare uno sconto al conduttore sulla sua parte di bolletta di circa il 40%; potrebbe essere equo? Inoltre credo che vorrà il risarcimento del costo sostenuto per l'acquisto della stufa e di quello per l'acquisto delle taniche...cosa mi compete?
Ringrazio anticipatamente chi mi potrà dare consigli in merito