Tizio

Nuovo Iscritto
Ciao a tutti...
Non so se è normale oppure è un eccesso di preoccupazione da parte mia.
Il mese scorso ho comprato casa (1°) chiedendo un mutuo di 178.000 euro. Le nostre
entrate (mie e della mia ragazza) sono di circa 2.700 / 2.800 al mese a cui bisogna togliere la
rata della macchina di 321 euro. Al momento, la rata del mutuo è sui 626 euro al mese ma,
essendo un variabile, non è detto che rimanga sempre così.

Facendo due conti, ce la facciamo tranquillamente a pagare la rata del mutuo + quella della
macchina ma, sono un pò di giorni che un cattivo pensiero mi passa per la testa e cioè quello di
non farcela ad arrivare a fine mese (specie in caso di spese impreviste).

Secondo Voi, sono esagerato io - come dice anche la mia ragazza - ??

Un'altra cosa..... se, "alle brutte", decidessi di affittarla, si può fare anche se è prima casa? Mi
sembra di aver letto nei vari post che, non conviene venderla prima dei 5 anni bensì affittarla.
In questo caso, l'unica "fregatura" è che non ci si può detrarre gli interessi del mutuo. Giusto??

Signori x favore datemi Voi una parola di conforto :)

C'è qualche altra coppia che si trova nella mia stessa condizione?

Grazie in anticipo.
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Caro Tizio, il pessimismo è nemico del bene!
Ti posso dire che davanti ad un imprevisto, tu che avrai la fortuna di avere una casa e potrai anche venderla, all'occorrenza, se lo farai prima dello scadere dei 5 anni, rischi solo una giusta tassa del 20% sulla plusvalenza.
Esempio: Hai pagato la casa 200.000,00 € e la rivenderai a 230.000,00 €. In tal caso avrai conseguito una plusvalenza di €*30.000,00 dalla quale è tuo diritto scalare tutte le spese che hai operato, ovvero i notaio, l'agenzia, lavori edili, e mettiamo che risulti una plusvalenza al netto delle spese di € 20.000,00. A quel punto con una tassazione fissa del 20% presso il Notaio pagherai € 4.000,00 e il resto è tuo. Vedi che non è terribile?
 

Tizio

Nuovo Iscritto
CiAo Adriano e grazie per avermi risposto.. Si lo so... Il pessimismo è una brutta bestia ma, a volte, mi sembra di aver preso un impegno troppo grosso per le ns tasche.
 

antonio pierno

Nuovo Iscritto
Tizio, stai attento perchè oltre al 30% sulla plusvalenza (e non 20) ti tocca pagare anche la differenza sulla tassa di registro del 4% sul valore dell'immobile rogitato. Pertanto la vendita prima dei 5 anni ti costa dal 10 al 12%.
 

Tizio

Nuovo Iscritto
Vabbè dai... L'ho appena comprata. Non dico di rivenderla domani (almeno spero).
C'ho solo un po di ansia da mutuo... Ripeto.. Con le nostre entrate ce le dovremmo fare tranquillamente.
Considera che siamo 2 ragazzi senza troppe pretese. Ci basta anche una pizza un sabato si e l'altro no. Almeno per i primi tempi finche non ci abituiamo alla rata del mutuo..
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Tizio, stai attento perchè oltre al 30% sulla plusvalenza (e non 20) ti tocca pagare anche la differenza sulla tassa di registro del 4% sul valore dell'immobile rogitato. Pertanto la vendita prima dei 5 anni ti costa dal 10 al 12%.

Caro Antonio, il 30 non è giusto. Tu ti riferisci al portare in dichiarazione dei redditi, la plusvalenza e in dichiarazione dei redditi tu paghi con l'aliquota marginale che uno ha, potrebbe essere il 33 o 43%. Ma come ho detto, è riservata la possibilità di pagare secco il 20 % direttamente dal Notaio.
Quindi confermo 20%.
 

ralf

Nuovo Iscritto
Ho un dubbio riguardo la risposta di Giacomelli, la plusvalenza non viene sommata ai redditi per cui l'aliquota dipenderà dall'ammontare di questi ultimi?
 

Jrogin

Fondatore
Membro dello Staff
Professionista
Buongiorno ragazzi. Cerchiamo di fare chiarezza sulla rivendita della prima casa nei 5 anni dall'acquisto.
Due sono le problematiche: a) plusvalenza; b)benefici ottenuti.
Vediamo le possibilità:
a) Plusvalenza: se si rivende entro 5 anni, come regola generale la plusvalenza viene tassata a scelta del contribiente con un imposta sostitutiva del 20% o va a cumularsi con i redditi (redditi diversi).
Una delle eccezioni però è questa: se l'immobile è stato adibito ad abitazione principale del proprietario o dei suoi familiari per più del 50% del tempo intercorso tra l'acquisto e la vendita, la plusvalenza NON viene tassata.
b) Benefici: chi rivende entro 5 anni dall'acquisto, e non ricopmra un immobile dadestinare ad abitazione principale, entro un anno dalla vendita, deve restituire i benefici ottenuti, maggiorati di una sanzione del 30%, più gli interessi di mora.
Se invece riacquista entro un anno, non solo non deve restituire i benefici, ma addiruttura ha un credito d'imposta pari alle imposte pagate con il primo acquisto e comunque non superiore a quelle da pagare con il secondo.

Buon proseguimento di giornata a tutti.:D
 

milofore

Nuovo Iscritto
caro Tizio, non vorrei aggiungerti troppa ansia ma quello che avresti dovuto fare è una simulazione della rata rispetto ai tassi di interesse... non dimentichiamoci che i tassi attualmente sono ai minimi storici pertanto possono solo salire rispetto agli attuali livelli. Ai primi segnali di risalita, devi essere pronto eventualmente a passare al tasso fisso. L'errore che va evitato è prendere un tasso variabile che ti porta a pagare una rata quasi al limite delle proprie capacità di spesa, quando i tassi sono ai minimi... in bocca al lupo comunque!!!
 

Tizio

Nuovo Iscritto
Ciao Milo...
Al momento, togliendo tutte le spese fisse che ci sono durante il mese, rimangono a disposizione altri 1300 euro. Secondo i miei studi, il tasso del variabile in media storica è intorno al 3% e in questo caso rimarrebbero a disposizione 1100 euro.
Poi tra 3 anni ho finito di pagare la macchina e a quel punto sono altri 320 euro di spese fisse in meno.
Spero solo che i tassi si mantengano bassi per un altro bel pò di tempo. Voi che ne pensate?
 

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