barracuda

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Proprietario Casa
Io ed un mio parente siamo in procinto di acquistare dallo stesso proprietario, due particelle adiacenti di terreno agricolo. La mia particella ha l'accesso alla strada pubblica mente per accedere alla particella del mio parente dovrà crearsi un diritto di passaggio sul mio terreno. Le domande che porgo ai gentili iscritti al forum sono queste:
1) Sarà necessario provvedere ad effettuare due rogiti distinti o, considerato l'acquisto contestuale delle due distinte particelle, può essere emesso un unico atto nel quale si evincerà il trasferimento delle due distinte particelle ai due nuovi proprietari?
2) Come gestire il diritto di passaggio che dovrò concedere al mio parente? Dovrà essere stilato un atto distinto o fatto riferimento sul rogito di acquisto?
3) Come si quantifica la concessione del diritto di passaggio...che cifra sarà corretto pretendere?
Grazie anticipatamente a tutti coloro che vorranno trasferirmi le loro esperenze e conoscenze sull'argomento.
 
1) bisogna vedere come sarà la richiesta del notaio, è chiaro che con due atti guadagna di più, contatta diversi notai sia per il costo che per il problema evidenziato
2) e 3) perchè non cedergli i 4 metri necessari per il passaggio di una macchina o camion? Non avrai spese per la manutenzione della stessa strada e avrai meno rogne.
per il prezzo, logicamente la valutazione data al terreno che acquisterete.

Questo il mio parere.
 
Rispondendo punto per punto:
- gli atti dovranno essere due distinti;
- l'accesso all'intera particella avviene dalla strada pubblica. Allo stesso modo tutte le porzioni, che dovessero essere derivate dalla stessa, devono accedere attraverso una servitù di passaggio, generalmente di almeno m 3, che il venditore deve garantire ad ogni acquirente. Egli non deve pagare nulla perché chi vende deve individuare la posizione e l'entità della servitù di passaggio. Essa potrebbe essere esclusiva ed allora la manutenzione sarà a carico del fondo dominante o condivisa con il fondo servente, il quale contribuirà ad essa;
- per la servitù di passaggio istituita con il rogito nulla è dovuto. E' importante ricordare che la nuda proprietà resta del proprietario del lotto dal quale deriva. Egli potrà usufruire della volumetria edificabile e nel caso cessi di esistere la servitù perché i lotti vengono interessati da un piano urbanistico, la sua superficie sarà di pertinenza del proprietario.[DOUBLEPOST=1390209284,1390209036][/DOUBLEPOST]Dimenticavo: la servitù di passaggio può essere istituita con l'atto notarile e/o può essere introdotta sulla mappa catastale a cura del tecnico che redigerà il tipo di frazionamento nel quale la stessa sarà indicata con linea tratteggiata.
 
perchè nella compravendita non fate che la particella asservita di passaggio sia a carico della stessa, acquistando una quota della tua particella non avrài l'obbligo delle spese di mantenimento
 
gli atti dovranno essere due distinti;
Ripeto dipende dal notaio. @Gianco è successo a me: prima due atti, poi ha "ceduto" per uno solo.
l'accesso all'intera particella avviene dalla strada pubblica
Ecco perchè ci sono tanti litigi fra confinanti per queste "benedette servitù.
E' più semplice acquistare il terreno senza servitù, si avranno meno spese per la manutenzione tra il dominante e servente. Cerchiamo di abolirle queste servitù!!!
 
Probabilmente il rogito può essere ancora unico ma viene pagato per due in quanto dovranno essere presentate due trascrizioni. Per quanto attiene la servitù, in certi casi come nel caso specifico non si può evitarla. Personalmente la servitù la unisco al lotto adiacente che sebbene sia ridotto di superficie può usufruirne come se fosse compresa nel suo lotto. Infine a titolo informativo, il valore del tratto di terreno soggetto a servitù di passaggio corrisponde al 50% del valore dell'area libera da servitù.
 
Da una ricerca su Google:
Unità di misura della provincia di Cagliari
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai a: navigazione, ricerca
Nella provincia di Cagliari, l'unità locale di misura della superficie agraria è il Mouh (moggio) o starello, che equivaleva alla quantità, intesa come volume, di grano che si poteva seminare in quella superficie.
In sardegna non esisteva la misura del peso ma solo la quantità come volume, quindi la quantità di merci che si poteva scambiare con i beni agrari, agro/alimentari era misurata in volume ma non in peso.
Il valore del Mouh (moggio) è variabile da comune a comune; nel capoluogo corrisponde a 40 are, ossia a 4.000 m2
Altre misure locali correlate:
1 Mouh (moggio)= 2 Quarras - pronuncia "Charras" (quarre)
1 Quarra= 2 Quaddus - (quarti)
1 Quaddu (quarto)= 4 Humbudus - (imbuti)

La tua curiosità ha risvegliato la mia. Sovente nel mio lavoro sento gli anziani, sempre più raramente, nominare si moi, sa quarra, s'imbudu, ma sinceramente se conoscevo l'entità del primo non rammentavo gli altri.
Un'altra usanza che ho conosciuto è l'usa "de sa stiba", ovvero un'unità di misura soggettiva che si utilizzava per impiantare piantagioni in campagna, prevalentemente vigne. Consisteva in una canna che veniva tagliata ad una lunghezza definita ad occhio e veniva utilizzata come unità di misura in quel frangente.
Mi piace ricordare un fatto che è successo a mio padre anch'egli geometra (n.9 della provincia di Cagliari). Era stato incaricato di ripristinare i confini catastali di un terreno. Alcuni giorni dopo aver fatto il lavoro era venuto il cliente a lamentarsi che la larghezza del terreno non corrispondeva con quella che avrebbe dovuto. Decisero di andare a verificare in loco. Rilevata la larghezza sulla mappa catastale risultava esattamente a quella che con gli strumenti topografici del tempo, tacheometro e stadia, era materializzata da due picchetti di ferro. Giunti sul posto mio padre chiese dove fosse la differenza e come avesse verificato la misura. Il cliente si avvicino ad una vigna adiacente, prese una canna di sostegno di un ceppo la osservò e ne tagliò un'estremità, affermando: "Poneusu chi custu siada unu metru", ovvero "consideriamo che questo sia un metro" e prese a misurare la distanza fra i due picchetti. Evidentemente, sebbene la situazione provocasse una solenne risata, fece imbestialire mio padre, che era ovviamente alterato dalla perdita di tempo e dalla stupidità del cliente.
 
il dominante se non serve il passaggio potrebbe venderlo al servente con l'acquisto del terreno includendo anche quota della particella aderente
 
1/2 quartucciu = 125 mq.
1 quartucciu = 250 mq.
2 quartucciusu = 500 mq.
1 quartu = 1.000 mq.
1/2 quarra = 1.000 mq.
1 quarra = 2.000 mq.
2 quarra e 1/2 = 3.000 mq.
1 moi = 4.000 mq.
2 moisi = 8.000 mq.
2 moisi e 1/2 = 10.000 mq. = 1 ettaro

Gianco, voglio vedere se ricordo bene queste misure agrarie?(:

Dinastia di geometri, aggiornatevi con le misure agrarie. :lol:
Imbudu come volume, non ricordo. Quarra lo stesso anche come volume - 2 quarrasa e mesu = 1 quintale.
Ricordo nonno e babbo quando parlavano dei terreni. :birra: :birra: a sa saludi.
 

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