tosco29

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Per un appartamento contiguo acquistato con le agevolazioni come prima casa, esiste una normativa che stabilisce entro quanto tempo vanno effettuare le pratiche edilizie e catastali necessarie alla fusione dopo il rogito?
 
Ciao tosco 29
Di solito il notaio stesso lo indica nel rogito e comunque se non ricordo male entro 12 o 18 mesi
Ciao salves
 
ciao, chiedo anch'io risposta dai super esperti, ma x quello che mi risulta non c'è una norma in tal senso ma solo una circolare/interpretazione supportate da una sentenza, senza però indicazione di termini.
possono essere i 3 anni x l'accertamento così come un termine più ampio appunto perchè non normato.
Però attendo anch'io altri pareri.
 
Per il caso di Tosco, occorrerebbe sapere anche se l'appartamento dove abita adesso da quanto tempo è di sua proprieta. Penso che più che a pratiche catastali si riferisca alle agevolazioni conseguenti alla residenza (18 mesi prorogabili)
 
Gentile Sig. Luigi,
abito nell'alloggio adiacente dal 2007 e l'ho acquistato con le agevolazioni fiscali come abitazione principale nello stesso anno.La sua risposta ed il suo parere hanno centrato il problema. I diciotto mesi citati a cosa si riferiscono esattamente e sono prorogabili per quanto tempo?
Grazie tosco 29
 
Caro Tosco29, nel forum ci si da del tu.
In merito al tuo problema, poichè l'abitazione (la prima) l'hai acquistata con le agevolazioni, appunto, "prima casa" dovevi trasferirvi la residenza entro i 18 mesi che possono essere prorogati in base ad intervenute difficoltà al riguardo.
Supponendo che tu sia a posto da questo punto di vista, (altrimenti a quest'ora l'Agenzia delle Entrate ti avrebbe fatto un "servizietto" antipatico con l'ausilio di Equitalia,) non credo che ci sia un termine per operare la fusione sia materiale che catastale. Quando lo decidi tu, lo fai.
Ok.?
 
Il caso per il quale Tosco chiede "lumi" è diverso da quello che è relativo all'obbligo di fissare la propria residenza nell'immobile oggetto di acquisto come "prima casa", entro i fatidici 18 mesi dal rogito, per fruire delle agevolazioni. In questo caso, la Cassazione tempo fa (mi sembra intorno al 2001-2 ma devo verificare) aveva espresso il parere che tale periodo (di 18 mesi) fosse da intendersi indicativo e non tassativo. Concedendo quindi, per giustificati motivi, una proroga che, in alcuni casi è arrivata ad oltre tre anni.
Conosco il caso (nomi date e fatti) di una persona che, ereditando un immobile occupato da affittuario, il cui contratto scadeva 40 mesi dopo la data della successione, venne intimata da A.d.E ed Equitalia per non aver eletto residenza nei 18 mesi. In seguito a ricorso, la Commissione Tributaria accoglieva la tesi difensiva annullando quindi tutto ciò che Agenzia delle Entrate ed Equitalia avevano messo in piedi.
 

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