Ovviamente la tua proposta sembra tratta dal libro "cuore" di Edmondo De Amicis. La realtà è che nessun imprenditore ha mai costruito per fare beneficenza e semmai, lo Stato, dovrebbe costruire un volume di edilizia popolare, per rispondere alle situazioni abitative dei più bisognosi. Purtroppo, lo Stato è inefficiente, con i denari con cui lo Stato costruisce, un privato lo spende per fare il doppio o il triplo degli alloggi, perchè, come tutti sappiamo, quando lo Stato spende diviene una grande greppia per politici e funzionari, Ahime'!
Ecco, perchè, il cittadino, che con sacrifici inumani, mutui da 30/40 anni, ovvero indebitandosi per una vita, si costruiscono la casa, vanno rispettati e incentivati, sono cittadini che non presseranno lo Stato, almeno loro, per avere un immobile a canoni di favore, un'immobile in edilizia convenzionata ecc.ecc... Sia quindi chiaro, che l'aver tolto l'ICI dalla I° casa è poca cosa ma la cosa più sacrosanta che uno Stato doveva a questi cittadini coraggiosi.