Aggiornamento planimetria

[Daniele 78]

A questo proposito mi è capitato che in edificio di case di edilizia agevolata in tutti gli appartamenti fossero previsti dei servizi igienici con la porta scorrevole all'interno... quando la costruzione è finita ci siamo resi conto che chi si sedeva sulla tazza doveva stare ben attento a chiudere la porta, non per ragioni igieniche o di decoro, altrimenti se qualcuno apriva la porta gli avrebbe portato via le rotule. Non erano ancora in uso le porte uso scrigno, l'abbiamo sistemata all'esterno rubando qualche centimetro allo stretto corridoio.

Fermo, l'edilizia agevolata è un'altro mondo non c'entra nulla con l'edilizia di mercato. Le case sono piccole e vengono studiate per coniugare al massimo il risparmio dei costi visto che le costruzioni sono gestite dai Comuni.
Basta pensare che per legge un monolocale deve essere di 28mq comprensivo di servizi e tutto (ma non ci sta niente appena metti un divano letto e 2mobili in croce), una camera da letto singola minima è 9mq (si usano nelle case popolari) ma se lo fai in una casa tradizionale ci fai stare il letto con un comodino e quando ci metti solo una piccola scrivania hai riempito la camera...non riesci più a girarti.
Un garage minimo (ne ho visti larghi nelle case popolari 2,2 x 4,8) ci fai stare la Punto o poco più quando la infili nel garage il passeggero deve scendere perché con una macchina larga 1,7 circa ti rimangono 50 cm (25 cm di distanza tra i 2 lati della macchina ed il muro del garage) e con 25 cm (la spanna di una mano) scendere dall'auto diventa improbo per non dire che bisogna fare i contorsionisti.

Non commettete questi errori madornali.

 

[Daniele 78]

Hai ragione purtroppo alla fantasia dei progettisti non c'é confine. Lasciamo perdere le case di città, escluse quelle signorili, che fino alla fine dell'800 non avevano la tazza del gabinetto in casa, c'erano le famose case di ringhiera con il servizio posto alle estremità del corridoio comune. Perché quelle di campagna avevano il gabinetto nell'orto se andava bene, e, se andava male, in un gabbiotto ricavato in un angolo del letamaio della stalla. Ma voglio intendere le case dei primi anni del '900, basta vedere le loro finestrine: erano dei budelli lunghi e stretti perché spazi sottratti a qualche locale. Ma anche in epoca moderna, diciamo dal dopoguerra ad oggi, ci sono case nella quali i gabinetti sono dei veri e propri sgabuzzini (appena arrivato a Roma ho abitato in un appartamento costruito nella seconda metà degli anni '70, il cui bagno era di c.a 4 mq, ma con finestra su chiostrina) oppure la struttura dell'appartamento è tale che per raggiungere l'unica porta del bagno devi attraversare, percorrendo un camminamento che è un falso corridoio, tutte le stanze che hanno 3 pareti.

Luigi io non mi baso sulla fantasia (è utile averne quando progetti per carità) ma se non hai una minima conoscenza del mondo che ti circonda non vai tanto lontano. È vero le case anni 900 avevano finestrine piccole e strette avevano budelli ma se ti vai a vedere anche la volumetria in rapporto al lotto dell'intero terreno su cui sorgono questi edifici scopri che gli indici edificabili erano almeno doppi di quelli attuali. Qui quando hai indici dello 0,8 (fai comunque un buon lavoro ma sei fortunato) spesso però ti devi accontentare dello 0,5 (fai le case non grandi in rapporto al terreno che hai a disposizione) ma così è per legge. Ovviamente se calano gli indici calano le volumetrie ed anche le stanze seguono la stessa sorte, poiché più di tanto anche calibrando gli spazi non riesci a fare anche perché devi garantire alle stanze interne misure minime di abitabilità (come nel mio post sopra). Se poi consideri che nelle case moderne ci infili gli elettrodomestici, i PC, le Tv (nel 900 non c'erano) capisci che devi lottare per garantire vivibilità nelle abitazioni. Il messaggio di abontempi dimostra che non sempre è facile e possibile ottenere con indici ridotti (per l'edilizia sovvenzionata statale è ancora peggio del mercato tradizionale) vivibilità interne dignitose, purtroppo, ma così è.

 

[arciera]

e poi vogliono pure l'antibagno! e se invece il bagno è a servizio di una camera, no! mi pare un tantinello poco democratrico. E' sufficiente un bagno con l'antibagno. maddai!! gli altri, no!

 

[Daniele 78]

e poi vogliono pure l'antibagno!

Eh già, devi fare i salti mortali per tutto: rispettare le norme, garantire la massima vivibilità possibile, contenere i costi per avere prezzi accessibili a tutti ed allo stesso tempo dare il massimo confort. Il segreto (se si può definire segreto) è mediare tra tutte queste componenti.

e poi vogliono pure l'antibagno! e se invece il bagno è a servizio di una camera, no! mi pare un tantinello poco democratrico. E' sufficiente un bagno con l'antibagno. maddai!! gli altri, no!

Alt il bagno a servizio di una camera in realtà non si apre direttamente sulla camera stessa ma se non ha l'antibagno (come ho detto precedentemente) deve avere anche un piccolo disimpegno che si frappone tra camera e bagno. Non dimenticarlo perché non cambia proprio nulla.

 

[tovrm]

Alt il bagno a servizio di una camera in realtà non si apre direttamente sulla camera stessa ma se non ha l'antibagno (come ho detto precedentemente) deve avere anche un piccolo disimpegno che si frappone tra camera e bagno. Non dimenticarlo perché non cambia proprio nulla.

Sorry, ma qui ti contraddico. Tra parenti e amici che hanno ristrutturato negli ultimi 2-3 anni, quasi tutti si sono fatti il bagno a servizio della camera. Tutti questi bagni si aprono direttamente sulla camera e nessuno ha un antibagno. Poiché tutti i lavori sono stati fatti portando i progetti in Comune, non credo che siano tutti fuorilegge... Altrimenti qui in Italia tra poco non si potrà più vendere nemmeno uno spillo...

 

[Daniele 78]

Torvm presento progetti ogni giorno... so quel dico, leggi con attenzione sopra, parlo di disimpegno che filtra (non antibagno) ma la funzione è identica.

 

[tovrm]

Ribadisco che a nessuno è stato fatto fare alcun disimpegno, filtro o altro, comunque lo si voglia chiamare. L'accesso è diretto nel bagno.

 

[Daniele 78]

Ribadisco che a nessuno è stato fatto fare alcun disimpegno, filtro o altro, comunque lo si voglia chiamare. L'accesso è diretto nel bagno.

Io ho avuto un problema tempo fa per un accesso diretto di un bagno su un locale zona giorno, dove nel progetto c'era l'antibagno ma il cliente non lo voleva nella realtà, non avrei potuto dargli quella soluzione e non potevo aprire disimpegni al momento del collaudo finale per l'agibilità se presenti in progetto una cosa e poi ne fai un'altra (senza varianti) ti viene indicato in sopralluogo di adeguarti al progetto (se vuoi ottenere l'agibilità...non so se mi spiego).
Morale della favola c'è chi decide di farsi una parete in cartongesso (che separa il bagno vero e proprio dalla zona lavabi) e poi una volta passata il sopralluogo el tecnico comunale lo butta giù (il cliente finale) ovviamente prendendosi la responsabilità...non so se mi spiego.

 

[arciera]

Sono sicura di ricordare che il regolamento preveda il secondo bagno che da' direttamente alla camera, come sua pertinenza. In quel caso si può. Non ci smentiamo mai.
Basta cercare su internet: bagno e antibagno. Viene subito fuori

 

[Daniele 78]

Sotto Ho postato un progetto preso a caso da internet, giusto per far capire cosa intendo per disimpegno che filtra tra bagno e soggiorno...a volte le immagini dicono e spiegano meglio di tante tante parole.

Questo è un'altro esempio preso a caso.