gigi10

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno,
spero stiate tutti bene, e volevo chiedervi un altro parere.

In un piccolo incavo esterno di un muro di recinzione di una casa di un singolo proprietario e' installata una cabina TIM che gestisce linee telefoniche tradizionali
Il proprietario e' stato contattato da una terza parte che lavora per Tim, dicendo che la cabina e' troppo piccola per la fibra che devono ora installare, e quindi chiede il permesso di allargare leggermente questo incavo nel muro di recinzione (il muro divide la casa dalla strada comunale) per installare una cabina più grande
Il proprietario ha chiesto di ricevere qualcosa per iscritto ed e' in attesa, io volevo chiedervi qualche parere: va lasciato fare obbligatoriamente? Come ci si può cautelare, ecc.

Quanto in essere e' da considerarsi una servitù di qualche tipo? Apparentemente il proprietario non dispone di alcun documento relativo alla cabina in essere

Ogni consiglio o esperienza e' benvenuto
Grazie
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Se il lavoro viene effettuato da Open Fiber o da altra azienda che lavora per cablare la rete fibra converrebbe acconsentire ai lavori poiché così il proprietario della casa si troverebbe la terminazione della fibra direttamente "in casa" potendosi così allacciare direttamente ed ottenendo un collegamento tutto in fibra fino al router di casa. Aldilà di questo, immagino che la servitù esista già con la cabina della TIM, quindi si tratterebbe solo di modificarne le dimensioni. Le ditte che lavorano per TIM in genere non sono organizzate con un ufficio tecnico che produca la documentazione dei lavori da consegnare ai proprietari degli edifici nei quali operano. Mi sa che sarà quindi difficile ottenere un qualche elaborato tecnico.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Mi sa che sarà quindi difficile ottenere un qualche elaborato tecnico.
l'elaborato tecnico dell' armadio ex SiP, ex Telecom Italia ora TIM c'è; che chi ce l'ha non lo molla è un altro discorso. Anche Sirti, che è la principale appaltatrice di TIM dovrebbe avere i disegni.
In ogni caso siccome il commissionario del lavoro sarà TIM, se questa non trova una facile alternativa chiederà l'esproprio della porzione del muro che le serve, in considerazione del fatto che c'è una servitù per pubblica utilità.
Secondo me a @gigi10 conviene trattare sulla concessione: per esempio pretendere, che il lavoro non arrechi danni al muro ed alla sua stabilità, la pitturazione della parte di muro oggetto del lavoro, l'installazione gratuita della fibra ottica fino al router di casa.
 

cozzolino

Membro Attivo
Proprietario Casa
La Tim per ampliare l'armadio, deve chiedere al proprietario l'autorizzazione mediante una scrittura privata chiamata SERVITU' con il pagamento di una somma ,e se non c'è una precedente ti devono pagare l'intera area occupata, perchè prima la ex Sip faceva da padrona.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
e se non c'è una precedente ti devono pagare l'intera area occupata, perchè prima la ex Sip faceva da padrona.
Anche in questo caso vige la legge dell'usucapione: trascorsi vent'anni dalla realizzazione dell'armadietto incassato, il diritto è acquisito. Pertanto si dovrà trattare solo per il suo ampliamento.
 

gigi10

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie ancora,
direi che i 20 anni sono ben passati, però ho ancora un dubbio se potete aiutarmi: ci sono altre servitù nell'area e ognuna e' regolata da un impegno firmato in cui la controparte si impegna a spostare a suo carico gli ingombri, in caso di lavori da svolgere da parte del proprietario.
Pensate si possa chiedere altrettanto... cioè so che si può chiedere e poi e' da vedere se viene concesso, ma vi sembra ragionevole?
Oggi cosa succederebbe se si dovessero fare dei lavori sul muro? Occorre chiedere un "favore" a Tim?
Grazie ancora
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
E' probabile che anche nel tuo caso ci sia un contratto regolarmente sottoscritto, forse registrato ed indennizzato. Però, dovresti o produrlo tu o fare una ricerca negli archivi della tim. In mancanza l'onere della prova è a carico tuo che rivendichi. Però, forte delle copie degli altri contratti che citi, potresti fare una ricerca mirata. Posto che sia stata usucapita la servitù e che automaticamente con l'eventuale demolizione del fabbricato, la stessa potrebbe essere confermata nel nuovo edificio, per aumentarne la dimensione, dovranno indennizzare e potrebbe essere l'occasione buona per indicare nel nuovo accordo la dimensione totale dell'armadietto.
 

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