Grazie! Era il 2/2/2006 e lui, assieme al fratello gemello erano in quarta geometri. Il fratello ora lavora con me. Lui ha perso l'uso della parola, emette delle sillabe ma è autosufficiente, soltanto non è del tutto connesso. Un particolare che fa bene sperare: dopo l'incidente per tre volte ha parlato anche con una frase intera espressa in modo perfetto, poi è tornato nel suo linguaggio incomprensibile.
 
Non capisco bene quale sia il problema. L'amministratore di sostegno è tenuto a fornire al G.T. periodiche relazioni sugli atti di gestione degli interessi dell'amministrato. E riceverne il benestare, senza il quale viene estromesso dall'incarico. Punto.
 
Io sono stato Amministratore di sostegno per 11 anni, adesso lo è il gemello, senza avere mai fatto alcuna relazione e senza essere mai stato richiamato. Semplicemente tutti i miei interventi avvenivano tramite assegni non trasferibili e gli introiti erano tracciati.
 
L'art. 405, comma 5 c.c. recita:
Il decreto di nomina dell'amministratore di sostegno deve contenere l'indicazione:
[omissis]
6) della periodicità con cui l'amministratore di sostegno deve riferire al giudice
circa l'attività svolta e le condizioni di vita personale e sociale del beneficiario.
[omissis].
 
appunto, la regola è questa, regolarmente applicata dalle mie parti. Poi se da quelle di Gianco la "prassi" ne consente l'esonero per undici anni il discorso ovviamente cambia...
 
Al passaggio di consegne davanti al giudice è saltato fuori il problema che io ritenevo, dovesse essere assolto si richiesta dello stesso. All'affermazione che tutti i movimenti di denaro erano passati per il suo conto corrente, mediante introiti pervenuti direttamente e tutti i pagamenti sono stati eseguiti con assegno bancario non trasferibile, il giudice ha affermato che a quel punto non c'erano problemi di sorta ed ha trasferito la carica all'altro gemello.
 
Il che conferma che nella fattispecie il G.T. se né sbiffatto, presumibilmente per ignavia, della legge dando luogo alla verifica sull'operato dell'A.d S. dopo ben 11 anni d'amministrazione e per giunta solo al momento di passaggio delle consegne. Ma non è, Gianco, un bel vedere
 
@Antonio Abiuso, posso concordare con te. E dire che di questo problema ne avevo parlato con il mio avvocato e non gli aveva dato peso, forse perché ero convinto del fatto mio o quantomeno forse ricordavo che queste fossero le raccomandazioni avuto dal Giudice Tutelare.
 
Nel tuo caso personale, Gianco, sono propenso a ritenere che il G.T. - da oltre mezzo secolo io nutro rispetto per le toghe (meno per quel che c'è sotto) - fosse ben consapevole delle buone mani a cui affidava l'amministrato, passando quindi un po sopra e al di fuori delle prescrizioni di legge. Lo mando perciò assolto ma...con formula dubitativa.
 

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