Se ha usufruito assistenza che prevede una quota a carico dell'utente, di qualsiasi genere, e' lecito. Mi sembra strano che non sia stata richiesta prima la somma. Quando si fornisce una prestazione il medico di base lo richiede e sbarra o non sbarra gli appositi riquadri. Un istituto, se fosse stato lui a richiedere un conguaglio, perché sostituto della regione, avrebbe dovuto immediatamente verificare quali requisiti aveva tuo cugino
 
Arciera, il giudice interviene su richiesta, non è mai una sua iniziativa. Anche perché potrebbe non conoscere i problemi dell'amministrando.
 
Certo. Non l'ho messo in dubbio. Stavo trattando il caso delle somme da restituire altrimenti dovute. Ci sono più bersagli da centrare in questo caso
 
e poi il giudice tutelare provvede a nominare amministratore di sostegno un responsabile dell'istituto?
Art. 408, comma 3 c.c.:
"Non possono ricoprire le funzioni di amministratore di sostegno gli operatori dei servizi pubblici o privati che hanno in cura o in carico il beneficiario".
 
e questo mi pare giusto. ci sarebbe un conflitto di interessi. anche se...se fosse un mondo pulito...a questo punto credo che si voglia arrivare ad una maggiore comprensione tra gli attori. Una curiosità: poniamo il caso che l'assistito costi al Paese 3000 euro. possiede una casa e una pensione almeno di mille euro comprensiva di aiuti sociali. L'istituto dovrebbe a termini di legge rientrare obbligatoriamente nella somma usufruendo dei beni di questi fino alla copertura della spesa?
 
Una curiosità: poniamo il caso che l'assistito costi al Paese 3000 euro. possiede una casa e una pensione almeno di mille euro comprensiva di aiuti sociali. L'istituto dovrebbe a termini di legge rientrare obbligatoriamente nella somma usufruendo dei beni di questi fino alla copertura della spesa?
@Gianco @Nemesis sapete il funzionamento? mi sembra ingiusto che le proprietà vengano godute dai parenti mentre la società si fa interamente carico di un assistito.
 
Amministratore di sostegno non vuol dire che può godere del patrimonio senza pagare pegno. Il suo compito è quello di amministrarlo diligentemente, gratis et amore Dei. Se dovesse avere interesse diretto ci sarebbe incompatibilità.
 
Credo che l'istituto abbia un suo tariffario, che eventualmente dovrebbe essere pagato dall'utente ed integrato dall'intervento pubblico.
 

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