Gianco

Membro Storico
Professionista
Secondo me ti stai arrampicando sui vetri: facciamo prima a dire che ipotizzando una sistemazione transitoria, l'accordo resta privato tra i due proprietari, non dicono niente a nessuno; e finita la locazione ripristinano.
IO fossi un condomino ci penserei due volte a concedere il permesso.
Una servitù prevede un fondo dominante ed un fondo servente, nel nostro caso non c'è ne l'uno ne l'altro. Entrambi gli immobili sono nella disponibilità dello stesso ed il lavoro che deve fare non altera la proprietà e non vincola l'uno nei confronti dell'altro poiché alla restituzione di uno dei due dovrà ripristinare la dividente.
I condomini non devono autorizzare un bel niente perché le murature interessate sono di tamponamento, non portanti.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Chiedono di un Certificato Acustico per una semplice chiusura di porta tra due immobili ?
DA quel che scrivi se ne evince che il Comune tratta questa operazione alla stregua di un frazionamento, che deve seguire tutti i sacri crismi, urbanistici e catastali.

Praticamente presumo sia più sbrigativo anche se non ortodosso limitarsi ad affittare una stanza del sig. Z: la apertura del muro (se non portante) verrà fatta in un giorno di ferragosto...., e la chiusura dell'accesso al resto dell'appartamento di Z fatto semplicemente chiudendo a chiave la porta esistente (se ad entrambi risulta sufficiente....
P.s. Mi accorgo che si sono sovrapposte due discussioni. Credevo di commentare la situazione della prima domanda. Era opportuno aprire due distinti titoli
 
Ultima modifica:

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Una servitù prevede un fondo dominante ed un fondo servente, nel nostro caso non c'è ne l'uno ne l'altro. Entrambi gli immobili sono nella disponibilità dello stesso ed il lavoro che deve fare non altera la proprietà e non vincola l'uno nei confronti dell'altro poiché alla restituzione di uno dei due dovrà ripristinare la dividente.
I condomini non devono autorizzare un bel niente perché le murature interessate sono di tamponamento, non portanti.
Spiacente ma semplifichi troppo. Ti ripeto che nella ipotesi che consideravamo di apertura fra due DISTINTI condomini, vale quanto ho scritto. Appena potrò posto dei riferimenti in merito: non è solo una mia opinione
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Sullo stesso piano, adiacente al mio ufficio, ma con entrata da scala interna diversa dalla mia, esiste un altro ufficio, di proprietà del signor Z (che è anche unico proprietario di tutti gli appartamenti di quella scala). Il signor Z mi cederebbe in utilizzo (affitto), su mia richiesta, UN SOLO locale dell'appartamento adiacente (provvedendo ad isolarlo mediante muratura dal resto del SUO appartamento), e cioè esattamente quello che confina con il mio ufficio.
Se fossi in te scriverei: come al solito, non vuoi capire.
Anche stavolta hai toppato, perché non sono due appartamenti confinanti, ma un appartamento con ingresso autonomo ed una stanza dell'appartamento dell'altro condominio, priva di accesso, perché isolata dall'appartamento di provenienza.
La cassazione si riferisce ad un caso che nulla ha a che vedere con il caso in esame.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Si effettivamente avrei dovuto scrivere: come al solito, non vuoi capire. ma finora avevo cercato di essere meno brusco....;)
 

maxmagnus60

Nuovo Iscritto
Conduttore
Scusate, continuo a leggervi con estrema attenzione e ne traggo spunto per capire come operare, MA...
se all'interno di un thread (aperto dal sottoscritto) per una questione specifica (molto specifica) ci infiliamo dentro anche richieste riguardanti ALTRO CASO, alla fine non ci capiamo più niente. Non per essere pignolo, ma io sto cercando risposte al mio problema, non mi interessano soluzioni/congetture relative a questioni differenti (leggesi: aprire altro thread).
Per quanto concerne la mia situazione, potrei anche far aprire un varco di comunicazione senza informare nessuno (dato x scontato che i due proprietari siano d'accordo), con la clausola di ripristino quando richiesto, ma a quel punto credo di dover interpellare l'assicurazione per capire cosa cambia nella polizza. Rimane in piedi il fatto che se un condomino dovesse lagnarsi della cosa in assemblea, non so a cosa si potrebbe andare incontro.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Come ti ho scritto in precedenza, se le porzioni di G e di Z, pur con accessi da scale diverse, appartengono formalmente al medesimo condominio, non dovresti aver problemi.

Se invece i condomìni sono distinti con propri regolamenti e millesimi, andrei cauto. Vedi la sentenza di cassazione.
Vero anche che se qualcuno si limitasse a lagnarsi, potresti far presente la clausola di ripristino: potrebbe essere accettata.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
L'ufficio che occupo attualmente è una singola unità in un condominio dove esistono altri condomini. Sullo stesso piano, adiacente al mio ufficio, ma con entrata da scala interna diversa dalla mia, esiste un altro ufficio, di proprietà del signor Z (che è anche unico proprietario di tutti gli appartamenti di quella scala). Il signor Z mi cederebbe in utilizzo (affitto), su mia richiesta, UN SOLO locale dell'appartamento adiacente (provvedendo ad isolarlo mediante muratura dal resto del SUO appartamento), e cioè esattamente quello che confina con il mio ufficio.
Probabilmente a qualcuno è sfuggito il quesito iniziale.
Cosa c'entra: "non si possono unire due appartamenti che fanno parte di condomini diversi"? Sono due uffici dei quali uno cede in affitto temporaneo un vano da unire all'ufficio adiacente sull'altro condominio. Terminato il rapporto, esso tornerà a far parte dell'ufficio originario.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Se stai sostenendo che nessuno andrà ad indagare, possiamo anche convenire.

Se stai sostenendo un principio ..... allora ti devo dire che la logica difetta e mi sorprende provenga da un geometra.

Alla PA poco importa per quanto discutiamo, l'uso che di 2 u.i. viene fatto: che sia locato o rimanga nella disponibilità dei rispettivi proprietari qui la situazione iniziale descritta è questa:

- Due condomini distinti (non lo ha smentito)
- Due proprietari diversi
- Per procedere a questa locazione (temporanea o duratura) occorre:
- Aprire una porta che metta in comunicazione u.i. A con porzione di u.i. B, appartenenti a diversa proprietà, sottostanti a due condomini diversi.
- Chiudere la porta che mette in comunicazione il locale ceduto rispetto al resto dell'u.i. B.
- Pur limitandosi a cedere un solo locale dell'u.i. B, di fatto si viene a creare una nuova u.i. X composta da A + porzione di B

Quali le conseguenze?

1) Stando alle norme catastali occorrerebbe regolarizzarla catastalmente con la nota procedura di Unione di fatto, mantenendo distinte le proprietà originarie delle due porzioni

2) Stando alle sentenze della cassazione, mettere in comunicazione (interna) due condomini separati, costituisce una servitù di passaggio cui ogni condomino di A o B può opporsi.

Che poi nessuno vada a spigolare , mancando un obiettivo interesse, sia da parte del catasto, che non ne ricaverebbe nulla di diverso, sia da parte dei condomini, che in fondo potrebbero non avvertire il danno, è altro discorso. Basta essere avvertiti.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto