maxmagnus60

Nuovo Iscritto
Conduttore
Buongiorno a tutti, ho letto abbastanza per capire che su questo forum troverò la risposta alle mie domande, in quanto il livello mi sembra molto alto ve ne va reso merito.
La mia situazione è questa: la mia azienda occupa un ufficio sito nel condominio al civico 1/A, di proprietà del signor G. L'ufficio che occupo attualmente è una singola unità in un condominio dove esistono altri condomini. Sullo stesso piano, adiacente al mio ufficio, ma con entrata da scala interna diversa dalla mia, esiste un altro ufficio, di proprietà del signor Z (che è anche unico proprietario di tutti gli appartamenti di quella scala). Il signor Z mi cederebbe in utilizzo (affitto), su mia richiesta, UN SOLO locale dell'appartamento adiacente (provvedendo ad isolarlo mediante muratura dal resto del SUO appartamento), e cioè esattamente quello che confina con il mio ufficio.
Domanda: a quali condizioni (se esistono) è possibile praticare un'apertura tra i due appartamenti? (posto che credo sia un problema dei due proprietari).
Grazie a chiunque mi illumini.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Preliminarmente devi verificare se il muro divisorio sia o meno portante. I due proprietari confinanti devono essere d'accordo perché devono sottoscrivere la comunicazione per opere minori al comune. Ovviamente, vi servirà l'intervento di un geometra.
 

maxmagnus60

Nuovo Iscritto
Conduttore
Innanzitutto grazie Gianco.
Il muro NON è portante e i due proprietari sono d'accordo. Stabilito che bisogna comunicare la cosa al Comune, io vorrei sapere se ci sono altri passi da fare. Ho letto qualcosa nel forum, prima di formulare la mia richiesta, ma il tutto abbastanza frammentario. Nella fattispecie:
a) misure di stabilità sulla parete "forata"?
b) approvazione da parte dell'assemblea condominiale?
c) eventuale ripartizione millesimale (anche se le due unità non vengono di fatto fuse e a quella unita verrà inibito l'utilizzo delle parti comuni di pertinenza)?
d) a livello assicurativo (che poi è la parte che mi interessa di più) ci potrebbero essere variazioni sostanziali?

Grazie ancora a tutti e buona giornata.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Non solamente si "potrebbe", ma si "dovrebbe"./QUOTE]
Non sono d'accordo perché la variazione in catasto si presenta se altera la consistenza fiscale. Nel caso nostro ciascuna unità resta a se stante ed ha una rendita catastale propria in capo a ciascun distinto proprietario. Non sono porzioni di unità di fatto unite. Contemporaneamente sono regolari sia dal punto fiscale che da quello urbanistico.
 
Ultima modifica:

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
L'obbligo di presentazione della dichiarazione di variazione sussiste anche nel caso della modificazione del perimetro di due unità contigue, a seguito del trasferimento di uno o più vani da un'unità all'altra.
 

maxmagnus60

Nuovo Iscritto
Conduttore
L'obbligo di presentazione della dichiarazione di variazione sussiste anche nel caso della modificazione del perimetro di due unità contigue, a seguito del trasferimento di uno o più vani da un'unità all'altra.

Vi sto leggendo con attenzione, ma Nemesis citi una variazione perimetrale che di fatto non esiste: le due unità restano in capo ai rispettivi proprietari ed alle rispettive unità condominiali. Ognuno dei due proprietari se vogliamo si trova con una "interruzione" perimetrale ma senza variazione quantitativa.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto