Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
:):sonno: dopo aver rilevato il danno quantificato e la causa cosa fa ????
il compito della assicurazione è quello di assumersi il rischio di risarcire i danni provocati o subiti dal proprio assicurato dietro la corrisponsione di una somma chiamata "premio". L'assicurazione assumendosi tali rischi pone delle condizioni e delle esclusioni che, se si verificano, le consentono di non pagare i danni provocati o subiti dall'assicurato.
Il compito di dare consigli è di un'altra figura professionale.
Forse non lo sai, nella sezione furto fabbricato c'è una clausola che dice che se l' appartamento non è abitato per 8 mesi consecutivi la clausola non è più operante. Un assicurato sporge denuncia al commissariato di furto con scasso (sono entrati ed usciti dal balcone) nella sua abitazione al primo piano di una palazzina; nella denuncia c'è scritto che siccome da 3 anni si è trasferito presso un'altra abitazione di sua proprietà non era in grado di dire quando è avvenuto il furto. Non è stato risarcito.
La faccina che dorme forse è meglio inviarla agli assicurati che non leggono mai le clausole delle polizze che sottoscrivono.
 

Ferr

Membro Junior
Proprietario Casa
Si , mi scuso con Luigi per il termine anglofono ma era x semplificare ( in realtà tali termini sono ormai entrati in uso comune nel mondo del lavoro ...._)
Gli esempi che cita Luigi ( galleggiante, pezzo usurato ..) sono da una parte di relativamente facile definizione ( sono esterni e abbiamo , spesso ,cronistoria della manutenzione ) dall'altra di evidente fuori copertura (vasca da bagno ..allagamento..quasi ovvio che difficilmente venga coperto lo stesso sinistro con stessa o presunta stessa causa ) ma proprio quest'ultimo caso di esperienza diretta , dimostra quanto poco scientifica e molto soggettiva sia la valutazione di un perito , spesso dipendente da fattori meramente commerciali (ne so qualcosa avendo lavorato come commerciale per decenni in una multinazionale settore autoveicoli e servizi ).
Il problema rimane nella valutazione di tutti gli impianti "interni" / murati ( specialmente acqua e riscaldamento ) e di altre strutture non "visibili" dell'immobile ( es come valutare l'uso di una tubazione , se non solo dalla vetustà ovvero anzianità ? )
E qui la questione principale che sollevavo (x noi proprietari) : io pago il premio per immobile ( e quanto è conosciuto delle caratteristiche tu , Compagnia Ass., al momento della stipula lo puoi conoscere esattamente quanto il proprietario,salvo disonestaà di quest'ultimo) e tu , Compagnia, ti impegni a coprirmi in caso di sinistro salvo quanto previsto nel punto x,y,z ecc.
Sono proprio tali clausole generiche scritte in " assicurativo" ( scusate il termine ,ovvero tra il tecnico e il legale ) che spesso lasciano alla parzialità del perito la valutazione del risarcimento e la non omogeneità di condizioni tra le compagnie che ci crea incertezza e diffidenza al momento di stipulare il contratto.
Ad es : - in realtà nessuno al momento mi ha risposto su questo punto - perchè per una Comp. le parti condominiali comuni dell'impianto idrico sembrano (da risposte solo verbali ) essere tutte quelle murate per un'altra, invece, quelle a monte del contatore ( della singola unità abitativa ) dell'acqua ? Perchè non è specificato chiaramente in polizza ?
Capisco di voler "spaccare il capello in 4 o + " ma in fondo a questo servono i forum...
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
perchè per una Comp. le parti condominiali comuni dell'impianto idrico sembrano (da risposte solo verbali ) essere tutte quelle murate per un'altra, invece, quelle a monte del contatore ( della singola unità abitativa ) dell'acqua ? Perchè non è specificato chiaramente in polizza ?

Perchè a questo mondo ci sono 7 miliardi di teste pensanti... e tutte si differenziano.
Quindi occhio a cosa controfirmi.

P.s.
ma proprio quest'ultimo caso di esperienza diretta , dimostra quanto poco scientifica e molto soggettiva sia la valutazione di un perito
La prossima volta chiama il RIS ...o quelli di CSI:fico:
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Capisco di voler "spaccare il capello in 4 o + "
e qui emerge tutta la mentalità genovese.

in realtà nessuno al momento mi ha risposto su questo punto - perchè per una Comp. le parti condominiali comuni dell'impianto idrico sembrano (da risposte solo verbali ) essere tutte quelle murate per un'altra, invece, quelle a monte del contatore ( della singola unità abitativa ) dell'acqua ? Perchè non è specificato chiaramente in polizza ?
perché ogni compagnia ha il suo modo di intendere le cose pertanto se tu non intendi la stessa cosa allo stesso modo non devi sottoscrivere alcun contratto con quella assicurazione. Ma certamente non puoi lamentarti con la compagnia assicurativa con la quale hai stipulato una polizza fabbricato dicendo alla medesima ma la vostra concorrente la pensa diversamente su questa clausola.
E mi sorprende questa tua considerazione perché poi ci fai sapere che hai fatto per decenni il commerciale: uno dei principi cardini della differenza di prezzo tra prodotti simili e proprio quello di non essere perfettamente uguali. Anche io ho fatto per un ventennio il commerciale.

ma proprio quest'ultimo caso di esperienza diretta , dimostra quanto poco scientifica e molto soggettiva sia la valutazione di un perito ,
Guarda proprio parlando di un allagamento per la rottura di una tubazione nella tua città con un Tecnico Dirigente, quando c'era ancora la municipalizzata Gas ed Acqua, lui mi disse che alla televisione avevano fatto vedere un tratto di tubazione che avevano dovuto scoprire per riparare la perdita dicendo che le tubazioni erano marce ed a riprova di ciò zoomavano sulla ruggine del tubo. Peccato che quel tubo, che rispettava tutte le specifiche richieste dalla municipalizzata, era stato installato quattro anni prima per un potenziamento della rete di distribuzione; e che i tubi una volta sepolti nel terreno sulla loro superficie esterna sviluppano la ruggine, nonostante i trattamenti, per via delle acque circolanti nel sottosuolo per via delle perdite delle caditoie stradali o delle condotte di scarico; e che quindi i tubi già dopo sei/sette mesi di vita ipogea sono ruggini all'esterno. Se non ci fosse la documentazione scritta di quando il tubo è stato installato sarebbe difficile dire in che condizioni si trova la tubazione: bisognerebbe usare i "Pigs" (Maiali), sono chiamati così nel settore, che spinti idrodinamicamente nella tubazione ne riescono a determina lo spessore e la deformazione. Allora se tu pretendi che l'assicurazione prima di stipulare con te una polizza faccia questo perdi tempo. Perché l'assicurazione presume sempre la buona fede del proprio cliente. Se il proprio cliente fa il furbo lo punisce. Il caso classico è quello della sottoassicurazione: assicuri per 150.000 € un bene che avevi acquistato per 200.000 € perché così paghi meno di premio assicurativo. Se tu perdi il bene perché rubato o distrutto ed il perito stabilisce, anche perché magari tu esibisci le fatture di acquisto, che il prezzo di assicurazione era di 200.000 e non di 150.000 l'assicurazione di rimborsa:
150.000/200.000 = 0,75 = cioè il 75% di 150.000 = 112.500
quindi non solo non avrai 200.000 € per ricomprare lo stesso bene ma neanche 150.000 €.
e tutto questo è scritto nella assicurazione.
 
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