Buonasera a tutti,
espongo il mio problema.
Mia madre è comproprietaria per la quota di 1/3, di un terreno edificabile con due piccoli fabbricati (ottenuto per eredità) in adiacenza alla propria abitazione. Specifico che il terreno in questione è stato sempre stato accudito e mantenuto dai miei genitori senza richieste di spese da parte degli altri due comproprietari, senza che l'acceso al fondo sia mai stato impedito.-Ella è anche comproprietaria per 1/3 di una casa con 2 appartamenti, di due garage suddivisi entrambi in tre quote ciascuno e di qualche boschetto anch'essi suddivisi. Proprietà appartenuti, prima della morte, a mio nonno. Mia madre è da 3 anni che telefonicamente chiede di poter dividere in maniera piena le proprietà, ma per motivi che non riesco a comprendere non si riesce nemmeno a trovare il modo di poterne discutere faccia a faccia per capire quali sono i desideri di tutti. Con uno dei comproprietari avrebbe trovato un accordo ma con il terzo sembrerebbe impossibile poter solo parlarne. Il problema è che anche i due appartamenti, disabitati da anni, cominciano a soffrire i segni del tempo e facendo parte di un edificio a ridosso di una strada nazionale (edificio inizi '900) ho paura di quello che potrebbe accadere in futuro in caso di dissesti.
Ritornando al discorso terreno edificabile, il desiderio di mia madre sarebbe quello di cedermelo per poter costruire casa dato che avendo un terreno confinante di piena proprietà sarebbe l'unica a poterlo fare.
Ai due comproprietari non interessa nulla di quel terreno tanto che in 34 anni di vita non li ho mai visti degnarsi di un interesse.
Detta in parole povere, ma non volendo cadere nella maleducazione, il vero intento a mio modesto parere è quello di non dare l'opportunità, a chi ha dei progetti di poter fare qualcosa. Mio fratello, qualche anno piu' vecchio di me ha provato ha chiedere l'acquisto di uno dei due appartamenti ma non c'e stato modo, tanto che ha dovuto trasferirsi altrove.
Fino a che punto è possibile obbligare un comproprietario di un fondo alla sua manutenzione? Il terreno ospita un fabbricato il cui tetto è crollato. E' possibile obbligare entrambi al rifacimento? Il tetto di un altro piccolo fabbricato era stato rifatto a spese nostre da mio padre senza richieste (erronee a questo punto) di partecipazione di spese. Una recinzione di un muro alto piu' di tre metri si sta piegando con il pericolo che qualcuno cada, posso obbligarli al rifacimento? Uno dei due appartamenti ha infiltrazioni d'acqua, posso pretendere da loro che contribuiscano alle spese di manutenzione? Cosa intende il Codice civile con spesa gravosa? Se mia madre dovesse riuscire ad entrare in possesso di 2/3 di terreno, trovando un accordo con un comproprietario, avrebbe qualche possibilità in piu' di sbloccare la qustione? La mia paura è quella di dover andare ad investire altrove e ritrovarmi tra 20 anni con troppe proprietà da dover gestire (non sono ricco), smenandoci tantissimo. E' una situazione che non giova a nessuno dei soggetti in causa, dato che avremmo la fortuna di poterci sistemare tutti, ma è impossibile discutere.
Voi che fareste? Chiedo umilmente scusa per la lunghezza del testo ma ci sarebbero mille altre cose da dire.
Grazie a tutti
espongo il mio problema.
Mia madre è comproprietaria per la quota di 1/3, di un terreno edificabile con due piccoli fabbricati (ottenuto per eredità) in adiacenza alla propria abitazione. Specifico che il terreno in questione è stato sempre stato accudito e mantenuto dai miei genitori senza richieste di spese da parte degli altri due comproprietari, senza che l'acceso al fondo sia mai stato impedito.-Ella è anche comproprietaria per 1/3 di una casa con 2 appartamenti, di due garage suddivisi entrambi in tre quote ciascuno e di qualche boschetto anch'essi suddivisi. Proprietà appartenuti, prima della morte, a mio nonno. Mia madre è da 3 anni che telefonicamente chiede di poter dividere in maniera piena le proprietà, ma per motivi che non riesco a comprendere non si riesce nemmeno a trovare il modo di poterne discutere faccia a faccia per capire quali sono i desideri di tutti. Con uno dei comproprietari avrebbe trovato un accordo ma con il terzo sembrerebbe impossibile poter solo parlarne. Il problema è che anche i due appartamenti, disabitati da anni, cominciano a soffrire i segni del tempo e facendo parte di un edificio a ridosso di una strada nazionale (edificio inizi '900) ho paura di quello che potrebbe accadere in futuro in caso di dissesti.
Ritornando al discorso terreno edificabile, il desiderio di mia madre sarebbe quello di cedermelo per poter costruire casa dato che avendo un terreno confinante di piena proprietà sarebbe l'unica a poterlo fare.
Ai due comproprietari non interessa nulla di quel terreno tanto che in 34 anni di vita non li ho mai visti degnarsi di un interesse.
Detta in parole povere, ma non volendo cadere nella maleducazione, il vero intento a mio modesto parere è quello di non dare l'opportunità, a chi ha dei progetti di poter fare qualcosa. Mio fratello, qualche anno piu' vecchio di me ha provato ha chiedere l'acquisto di uno dei due appartamenti ma non c'e stato modo, tanto che ha dovuto trasferirsi altrove.
Fino a che punto è possibile obbligare un comproprietario di un fondo alla sua manutenzione? Il terreno ospita un fabbricato il cui tetto è crollato. E' possibile obbligare entrambi al rifacimento? Il tetto di un altro piccolo fabbricato era stato rifatto a spese nostre da mio padre senza richieste (erronee a questo punto) di partecipazione di spese. Una recinzione di un muro alto piu' di tre metri si sta piegando con il pericolo che qualcuno cada, posso obbligarli al rifacimento? Uno dei due appartamenti ha infiltrazioni d'acqua, posso pretendere da loro che contribuiscano alle spese di manutenzione? Cosa intende il Codice civile con spesa gravosa? Se mia madre dovesse riuscire ad entrare in possesso di 2/3 di terreno, trovando un accordo con un comproprietario, avrebbe qualche possibilità in piu' di sbloccare la qustione? La mia paura è quella di dover andare ad investire altrove e ritrovarmi tra 20 anni con troppe proprietà da dover gestire (non sono ricco), smenandoci tantissimo. E' una situazione che non giova a nessuno dei soggetti in causa, dato che avremmo la fortuna di poterci sistemare tutti, ma è impossibile discutere.
Voi che fareste? Chiedo umilmente scusa per la lunghezza del testo ma ci sarebbero mille altre cose da dire.
Grazie a tutti