Buongiorno a tutti.
Scrivo per esporvi la seguente situazione. Poiché in procinto di acquistare una casa in Milano da un’impresa di costruzioni, senza richiesta di mutuo, mi sono rivolta lo scorso novembre ad uno studio notarile XY chiedendo dettagli circa le modalità e la tempistica del rogito.
29 novembre 2011- scrivo all'incaricata del notaio XY ponenedo un dubbio circa una clausola del preliminare; nessuna risposta.
9 dicembre 2011 – mi reco a registrare il preliminare sottoscritto dall'impresa e dalla sottoscritta,.
14 dicembre 2011- invio, allo studio notarile XY, , assieme ad altra documentazione in mio possesso e via posta elettronica il preliminare registrato Da allora, ogni contatto epistolare o telefonico è cessato
16 gennaio 2012 – scrivo al notaio XY per sapere se c’erano degli aggiornamenti; poiché non ho avuto risposta,
il 18 gennaio 2012 scrivo nuovamente e poi telefono chiedendo della persona incaricata con cui ero stata in contatto epistolare. Mi si risponde , che la signora era occupata con un rogito
19 gennaio 2012 - ritelefono e , mi viene indicata un ‘altra persona incaricata alla quale ho scritto via posta elettronica senza ottenere alcuna risposta.
23 gennaio 2012,ritelefono chiedendo che la nuova incaricata legga la mia mail e che mi risponda; ma invano.
25 gennaio 2012 - sconcertata per questo silenzio, ho scritto alla stessa incaricata, informandola che non intendevo più stipulare la vendita presso lo studio XY.
27 gennaio 2012 - ho informato, per iscritto anche l’impresa venditrice, chiedendo di inviare la documentazione al nuovo studio notarile ABC ma fino ad oggi non è pervenuto ancora niente.
31 gennaio 2012 - ho scritto al notaio XY chiedendo di sapere i tempi e i modi per la restituzione della documentazione inviatagli. La documentazione inviata dal costruttore, secondo voi da chi dovrebbe essere ritirata dal diretto interessato oppure dalla sottoscritta.?
01 febbraio 2012 – il notaio XY mi scrive che vuole fissarmi un colloquio
Il punto controverso è il seguente: : l’ACE in unica copia originale è depositata presso il notaio XY e il costruttore mi informa che per redigerne un’altra devo corrispondergli circa € 250.
La data ultima per il rogito è il 29 febbraio 2012; nel preliminare registrato si legge” Qualora per qualunque causa dipendente dalla volontà della parte venditrice essa non volesse dare luogo al trasferimento degli enti immobiliari di cui al precedente 1) sarà dovuto alla parte acquirente il doppio di quanto versato alla parte venditrice a titolo di caparra confirmatoria alla sottoscrizione del presente contratto. In caso di rinuncia all’acquisto la parte venditrice sarà autorizzata a trattenere la caparra confirmatoria e a chiedere un rimborso forfettario del lucro cessante e del danno emergente”
Vi chiedo, sulla base di tuttp ciò che vi ho esposto, quale linea di comportamento adottereste per a) venire a capo di questa situazione b) per evitare ulteriori disagio e di apprensione.
Grazie per tutti i suggerimenti che potrete offrirmi.
Scrivo per esporvi la seguente situazione. Poiché in procinto di acquistare una casa in Milano da un’impresa di costruzioni, senza richiesta di mutuo, mi sono rivolta lo scorso novembre ad uno studio notarile XY chiedendo dettagli circa le modalità e la tempistica del rogito.
29 novembre 2011- scrivo all'incaricata del notaio XY ponenedo un dubbio circa una clausola del preliminare; nessuna risposta.
9 dicembre 2011 – mi reco a registrare il preliminare sottoscritto dall'impresa e dalla sottoscritta,.
14 dicembre 2011- invio, allo studio notarile XY, , assieme ad altra documentazione in mio possesso e via posta elettronica il preliminare registrato Da allora, ogni contatto epistolare o telefonico è cessato
16 gennaio 2012 – scrivo al notaio XY per sapere se c’erano degli aggiornamenti; poiché non ho avuto risposta,
il 18 gennaio 2012 scrivo nuovamente e poi telefono chiedendo della persona incaricata con cui ero stata in contatto epistolare. Mi si risponde , che la signora era occupata con un rogito
19 gennaio 2012 - ritelefono e , mi viene indicata un ‘altra persona incaricata alla quale ho scritto via posta elettronica senza ottenere alcuna risposta.
23 gennaio 2012,ritelefono chiedendo che la nuova incaricata legga la mia mail e che mi risponda; ma invano.
25 gennaio 2012 - sconcertata per questo silenzio, ho scritto alla stessa incaricata, informandola che non intendevo più stipulare la vendita presso lo studio XY.
27 gennaio 2012 - ho informato, per iscritto anche l’impresa venditrice, chiedendo di inviare la documentazione al nuovo studio notarile ABC ma fino ad oggi non è pervenuto ancora niente.
31 gennaio 2012 - ho scritto al notaio XY chiedendo di sapere i tempi e i modi per la restituzione della documentazione inviatagli. La documentazione inviata dal costruttore, secondo voi da chi dovrebbe essere ritirata dal diretto interessato oppure dalla sottoscritta.?
01 febbraio 2012 – il notaio XY mi scrive che vuole fissarmi un colloquio
Il punto controverso è il seguente: : l’ACE in unica copia originale è depositata presso il notaio XY e il costruttore mi informa che per redigerne un’altra devo corrispondergli circa € 250.
La data ultima per il rogito è il 29 febbraio 2012; nel preliminare registrato si legge” Qualora per qualunque causa dipendente dalla volontà della parte venditrice essa non volesse dare luogo al trasferimento degli enti immobiliari di cui al precedente 1) sarà dovuto alla parte acquirente il doppio di quanto versato alla parte venditrice a titolo di caparra confirmatoria alla sottoscrizione del presente contratto. In caso di rinuncia all’acquisto la parte venditrice sarà autorizzata a trattenere la caparra confirmatoria e a chiedere un rimborso forfettario del lucro cessante e del danno emergente”
Vi chiedo, sulla base di tuttp ciò che vi ho esposto, quale linea di comportamento adottereste per a) venire a capo di questa situazione b) per evitare ulteriori disagio e di apprensione.
Grazie per tutti i suggerimenti che potrete offrirmi.