Non ho notato l'accettazione tacita o palese!

Le "sviste" capitano anche ai migliori.

Se anche non avesse fatto accettazione della sua parte di legittima...gli succedono i parenti per rappresentazione...(art. 467-468-469 del Codice Civile)...che evidentemente esistono visto che la postante scrive:

Con sentenza di annullamento del testamento olografo, in quanto mia nonna non era più in grado di intendere e volere già dal 2007, i figli ottengono la parte legittima di eredità nel 2015 per 2/3.
I figli pagano la loro quota parte di successione nel 2016 (con gli interessi maturati dalla sentenza).
Sono passati 10 anni dalla morte di lui e ad oggi nessun familiare da parte sua ha pagato la quota parte della successione, cioè 1/3.

Quindi o dal 2010(anno della sua morte) o al più dal 2015 (data della sentenza) se chi doveva succedergli non lo ha fatto...il suo relictum passa allo Stato.
 
Come scrivo nel #15 la rinuncia prevede che vada ad accrescere le quote degli eredi.
Per il resto sono convinto di quanto affermo. Ci vorrebbe il parere di un legale competente.
 
Come scrivo nel #15 la rinuncia prevede che vada ad accrescere le quote degli eredi.
giustissimo ma l'uxoricida non ha rinunciato, rinuncia per la quale ci vuole un atto scritto; atto scritto che non c'è perché nei due anni di sopravvivenza rispetto alla moglie lui si è comportato come erede universale, poi morendo non ha potuto più scrivere la rinuncia. Possono rinunciare i suoi eredi, ma la rinuncia dei suoi eredi favorisce lo Stato Italiano non i figli di primo letto della moglie. Per favorire i figli di primo letto della moglie occorre che questi facciano dichiarare l'indegnità a succedere dell' uxoricida.
 
poi morendo non ha potuto più scrivere la rinuncia.
Non sono un legale, ma poiché non ha accettato e al suo posto nemmeno i suoi eredi, le quote sono rimaste unite alle altre in possesso degli altri eredi, per cui non esistendo accettazione d'eredità, ne beneficiano gli altri eredi.
Probabilmente è una questione di cavilli giuridici che potrebbero risolvere gli azzeccagarbugli.
 
ma a me sembra che i Giudici hanno già espresso il loro parere.
No, i giudici si sono pronunciati sull'annullamento del testamento
Lei muore nel 2008 lasciando un testamento olografo (fasullo) in cui dichiara che il marito è erede universale dell'immobile. I figli impugnano il testamento.
Il marito muore nel 2010 (due giorni prima della sentenza che lo accusava di averla uccisa lui con un colpo in testa e di averla derubata di tutti i risparmi di una vita, cointenstando il libretto della pensione).
Con sentenza di annullamento del testamento olografo, in quanto mia nonna non era più in grado di intendere e volere già dal 2007, i figli ottengono la parte legittima di eredità nel 2015 per 2/3.
 
No, i giudici si sono pronunciati sull'annullamento del testamento
ed infatti hanno attribuito ad i figli 2/3 del patrimonio della loro madre e non tutto il patrimonio.
Siccome questa sentenza arriva 5 anni dopo la morte del coniuge superstite avvenuta nel 2010, e contemporaneamente alla sentenza con la quale il medesimo coniuge veniva riconosciuto colpevole di uxoricidio (emessa 2 giorni dopo la sua morte), appare chiaro che se la parte lesa in conseguenza dell'uxoricidio (cioè i figli di primo letto della moglie) non ha presentato domanda di indegnità (che non è automatica con la sentenza di riconoscimento della colpa) il secondo marito rimane tra i chiamati all'eredità che, avendo continuato a riscuotere la pensione di reversibilità della moglie, quando era in vita è diventato automaticamente erede per tacita accettazione.
 

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