Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
Mi è capitato un caso insolito, ma la vita è bella perchè è varia...
Dunque, il caso riguarda un immobile autonomo su tre piani il cui proprietario (divenuto single), ha locato due piani (terra e primo), tenendo per sè il superiore, con accesso autonomo. Naturalmente gli impianti di luce, acqua e gas sono comuni.
Come da copione ormai consueto in Italia, visto l'aumento esponenziale dei cosiddetti "conduttori professionisti" e l'inerzia giudiziario-governativa, il conduttore è subito diventato moroso, Il proprietario ha già ottenuto la sentenza di sfratto ed il decreto ingiuntivo, ma, sempre come da copione italiano, il conduttore, forte anche del noto blocco degli sfratti dei nostri sinistri al governo, non se ne vuol sapere di lasciare l'immobile, per il quale continua a non pagare nè, ovviamente, il canone, nè, parte dei servizi (luce, gas, acqua, condominio, etc..), pur usufruendone largamente.
I rapporti tra i due, ovviamente, come è facilmente intuibile, sono alquanto degenerati e il conduttore, nella cui porzione sono istallati anche gli interruttori elettrici generali, ha "tagliato" la luce elettrica al piano secondo, quello dove abita il locatore, che, per ora, dopo aver fatto inutilmente scrivere all'avvocato del conduttore (avvocato che, essendo, naturalmente, del SUNIA, lui non paga; mentre il locatore ha già pagato profumatamente il suo), si "alimenta" con un filo volante allacciato all'immobile vicino, in cui abita suo figlio.
Ora è notorio che il locatore non può per legge "tagliare" i servizi al conduttore moroso, salvo conseguenze civili e penali e, allora, mi chiedo: il conduttore, invece, lo può impunemente fare?
L'avvocato ha detto al locatore che può denunciare il conduttore, ma che sarà difficile dimostrare il distacco, perchè, in caso di verifiche, il conduttore può prontamente ridare corrente, salvo, poi ritoglierla successivamente.
Questa è solo una delle tante situazioni locatorie italiane e, per questo, su altri post, consiglio vivamente, quando sia possibile, di evitare le locazioni dei propri immobili.
Santo Mario Giordano, l'unico che tiene almeno viva la faccenda!
Cosa pensate di questa strana situazione, rara, se non unica?
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Penso che avendo intenzione di affittare avrebbe dovuto, per quanto possibile, investire il necessario per separare gli impianti, in modo da intestare le utenze al conduttore. A volte per "risparmiare" si rischia di rimetterci di più.
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
si doveva tenere la possibilità di accedere ai contatori
La possibilità penso ce l'abbia ( in ogni contratto è scritto che il locatore può accedere ai locali locati), ma non credo che il parassita lo faccia accedere e, comunque, se lo facesse, potrebbe sempre fare il giochetto di riattaccare eppoi ristaccare.
 

Elisabetta2

Membro Attivo
Professionista
La possibilità penso ce l'abbia ( in ogni contratto è scritto che il locatore può accedere ai locali locati), ma non credo che il parassita lo faccia accedere e, comunque, se lo facesse, potrebbe sempre fare il giochetto di riattaccare eppoi ristaccare.
certo, infatto avrebbe dovuto fare una locazione parziale e tenersi l'accesso senza richieste o preavvisi
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Ma quello che mi arrovella è il fatto che il conduttore possa fare impunemente quello che al locatore è vietato.

Per come l'hai spiegato ...anche a parti invertite il locatore potrebbe farlo "impunemente"....attacca/stacca diventa la parola di uno contro l'altro.
"Tagliare i fili " s'intende cosa diversa.

La soluzione "rapida" era prendere spunto dai pakistani...far sparire il moroso e amen.
Ora dovrà attendere l'assurdo iter.

Ps.
Se i tempi sono lunghi io al suo posto tronco il pagamento della bolletta.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Riceverebbe immediatamente una denuncia penale: perchè il conduttore potrebbe farla ed il locatore no?

Che faccia tutte le denunce "penali" che vuole...vediamo se trova un Magistrato/Giudice che gli dia ragione.

Il locatore non può staccare i servizi essenziali ma non ha alcun obbligo di pagare le bollette...e chi "modulerà" la fornitura sarà l'azienda di erogazione.
 

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