Daniele 78

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@basty se vai a vederti il DPR 380/01 art .25 sull'Agibilità degli immobili (che sopra ho riportato) dice chiaramente che per avere il Certicato di Agibilità devi avere ANCHE il Catasto approvato.

Senza Catasto approvato non puoi avere l'AGIBILITÀ e senza di essa è un gradissimo problema compravendere, ad oggi molti notai sono molto riluttanti (per non dir che non accettano) trasferire un possesso dell'immobile senza tale certificato che ti rilascia il Comune.

Ed avrebbero anche ragione, dato che l'AGIBILITÀ attesterebbe che quel fabbricato è adatto all'uso per cui è stato realizzato!
 

Dimaraz

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Se tu un cavedio nato per arieggiare parti dell'unità che non hanno affaccio lo usi per tutt'altro togli l'aerazione per quelle parti

Permettimi...se in un cavedio chiudi con una tettoia a 3 metri da terra...al limite "l'aria" la toglie al proprietario del pian terreno (autore della tettoia).
Quesitone diversa se la tettoia la monta chi è all'ultimo piano e "prolunga" il suo solaio si da ricavare un vano sotto detta tettoia.

Quanto al Catasto...è una questione diversa.
La proprietà se è "registrata" come parte comune...tale rimane anche se viene assegnata in uso esclusivo.

Il "diritto d'uso" non altera in alcun modo la "proprietà" ...altrimenti varrebbe anche per usufrutti e comodati.
 

Daniele 78

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Permettimi...se in un cavedio chiudi con una tettoia a 3 metri da terra...al limite "l'aria" la toglie al proprietario del pian terreno (autore della tettoia).
Quesitone diversa se la tettoia la monta chi è all'ultimo piano e "prolunga" il suo solaio si da ricavare un vano sotto detta tettoia.

Quanto al Catasto...è una questione diversa.
La proprietà se è "registrata" come parte comune...tale rimane anche se viene assegnata in uso esclusivo.

Il "diritto d'uso" non altera in alcun modo la "proprietà" ...altrimenti varrebbe anche per usufrutti e comodati.

In realtà toccando un cavedio destinato al ricambio d'aria (da appurare se è così in questo caso) degli alloggi sprovvisti di finestre o con finestre non adeguate ad un sufficiente ricambio d'aria (per noi in Piemonte è 1/8 il rapporto aero-illuminate) tu andresti, con un intervento di questo tipo, ad inficiare direttamente sulla salubrità dei locali serviti dallo stesso.

Ora la salubrità degli ambienti abitativi è una delle PRE condizioni vedi art. 25 del Testo unico edilizia per avere l'AGIBILITÁ.

Se tu vai a togliere una di queste PRE condizioni viene meno di conseguenza l'AGIBILITÁ.
 

Daniele 78

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Da svariati anni, gli occupanti del primo piano hanno coperto prima solo parte di questo spazio con tettoie. L'ultimo proprietario nel 2009 ha coperto tutto ricavando in questo spazio una cucina
Vedi @Dimaraz se tu vai a creare una cucina in questo cavedio di fatto interrompi il ricambio d'aria continuo, questo è il problema!
 

Dimaraz

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In realtà toccando un cavedio destinato al ricambio d'aria (da appurare se è così in questo caso) degli alloggi sprovvisti di finestre o con finestre non adeguate ad un sufficiente ricambio d'aria (per noi in Piemonte è 1/8 il rapporto aero-illuminate) tu andresti, con un intervento di questo tipo, ad inficiare direttamente sulla salubrità dei locali serviti dallo stesso.

Ora la salubrità degli ambienti abitativi è una delle PRE condizioni vedi art. 25 del Testo unico edilizia per avere l'AGIBILITÁ.

Se tu vai a togliere una di queste PRE condizioni viene meno di conseguenza l'AGIBILITÁ.

Ma se rileggi io per primo ho spiegato come gli illeciti vadano denunciati agli enti di competenza.

Ma non puoi dire che infici o crei danno agli altri (nel caso del postante) semmai solo a te stesso...e sinceramente io non ho mai visto nessuno che va ad autodenunciarsi per aversi procurato danno.

Tornando alla questione proposta...non importa quante Raccomandate, di che tipo, e/o se qualcuno dei "mandatari" succedutesi nel tempo si sia degnato di rispondere.

L'amministratore non ha l'autorità per sanzionare i comportamenti contrari ad un RdC ma solo di agire sulla base delle decisioni assembleari.

Rilevo come @navol non sia più intervenuto e non abbia spiegato se il suo motivo di lamentela (illecito a parte) sia ammesso nel Regolamento (stesura panni nel cavedio).

Troppe volte chi si lamenta di un torto...ne commette di analoghi.
 

basty

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Il "diritto d'uso" non altera in alcun modo la "proprietà" ...altrimenti varrebbe anche per usufrutti e comodati.
So che in fondo siamo OT: ma anche qui forse è scappata una inesattezza: che il comodato no alteri la proprietà sta bene.
Che l'usufrutto non alteri la proprietà, non mi trova molto d'accordo: la proprietà diventa nuda ed anche questo è un ditritto reale censibile.
 

Dimaraz

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Avevo virgolettato il termine "proprietà" proprio per mettere in rilievo un uso "alternativo"

Se un proprietario concede un usufrutto...perderà la "disponibilità" ma non la "titolarità" del bene.

Era una esmplificazione per contestare quello che @Daniele 78 rappresentava come un obbligo: modificare catastalmente la "titolarità" (così non fraintendiamo) di un bene comune solo perchè lo si è concesso in "uso esclusivo".
 

Daniele 78

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Avevo virgolettato il termine "proprietà" proprio per mettere in rilievo un uso "alternativo"

Se un proprietario concede un usufrutto...perderà la "disponibilità" ma non la "titolarità" del bene.

Era una esmplificazione per contestare quello che @Daniele 78 rappresentava come un obbligo: modificare catastalmente la "titolarità" (così non fraintendiamo) di un bene comune solo perchè lo si è concesso in "uso esclusivo".
Però una cucina messa in un cavedio (ripeto: da vedere ancora l'uso) ma se fosse destinato ad arrieggiare altri locali superiori, sarebbe un abuso che oltre a danneggiare il condominio creerebbe non pochi problemi di AGIBILITÁ a quei locali a cui serve lo stesso.
Ma se togliamo questo ipotetico cavedio d'aria (lo chiudiamo e ci facciamo una cucina), secondo voi, come pensate di garantire il ricambio d'aria?
Sarebbe impossibile.
Ed è proprio questo il punto...o uno dei punti.

Quindi se da una parte può essere stato concesso (ma non mi pare date le continue raccomandate di @navol ) ci sarebbe anche un problema di restrizione del diritto di proprietà altrui (fosse questo cavedio progettato come ricambio d'aria).
 

Daniele 78

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Sinceramente non mi trovate d'accordo su una cosa.
Un ambiente comune quando viene usato esclusivamente dovrebbe essere intercluso (non utilizzabile dagli altri) ma qui si verrebbe a perdere il fatto che sia comune.

Nel cortile puoi mettere la rastrelliera per le bici (la ma la devono usare tutti e non uno) come pure puoi utillizzare uno spazio per piantarci le patate ma deve essere a disposizione di tutti altrimenti diventa privato...o è zuppa o pan bagnato non può essere fisicamente entrambi.

Poi una considerazione vi faccio: io compero un immobile dove in atto ci sono delle precise parti comuni, in catasto ed in comune sono ugualmente rappresentate...ma voi mi dire che è possibile per regolamento mutarle queste cose dopo.

Chi ha ragione dopo? Visto che atti diversi vanno in contrasto? Vorrei saperlo...

Anche perchè non vai a mutare un'atto di compravendita fatto magari anni prima solo perchè dopo è stato mutato un regolamento condominiale.

Di fatto, facendo così, gli atti preesistenti non potrebbero essere più aggiornati e le provenienze (utilizzate per traferire un bene) sono gli atti notarili precedenti...non il regolamento condominiale, quindi??
 

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