Elisabetta48

Membro Senior
Così mi aveva detto un certificatore: la prima volta era venuto di persona, aveva fatto foto, misure e rilievi, letto i dati della caldaia... ma intanto mi diceva che la mancanza dei doppi vetri non lasciava speranza alcuna per una classe migliore.
Poi l'ho richiamato per familiari vari e non è nemmeno più venuto: nella mail gli descrivevo infissi e vetri e ... tutti classificati in classe G.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Certamente, scusa. Volevo dire che... "morale della favola"... anche se gli appartamenti erano abbastanza diversi l'uno dall'altro, sono stati tutti infilati in classe G.
 

griz

Membro Storico
Professionista
a parte le elucubrazioni di Jaco vanno chiariti alcuni particolari:
la certificazione energetica serve a far sapere a nuovo utente dell'unità immobiliare quanto consuma in termini di Kw/mqa (chilowatt al mq all'anno), un valore di riferimento. da quanto ho dedotto è un sistema per stimolare il miglioramennto dell'efficienza energetica degli immobili: probabilmente (e un poco sta avvenendo) saranno privilegiate sul mercato le unità immobiliari più efficienti.
Le classi vengono sparate nell'aria come coriandoli ma si deve sapere che mentre per le classi dalla A alla F ci sono valori di rifetimento minimi e max, per la classe G il valore di Kw/mqa parte da 175, questo significa che una classe G può avere un consumo di 176 Kw/mqa o anche di 450 Kw/mqa quindi mentre le classi migliori tutti sanno cosa può significare, dire genericamente classe G non ha alcun significato.
La psicosi dell'efficienza energetica poi produce che le unità in classe G vengano considerate ormai decisamente obsolete interpretando semplicemente la lettera che il certificatore assegna senza considerare il valore di efficienza che è in realtà il vero parametro. Questo viene anche perorato dagli agenti immobiliari che raramente conoscono la materia e si limitano a leggere la lettera.
Va inoltre detto che una buona classe G (vicina al valore minimo) non è detto che consumi concretamente molto di più di una classe D che invece verrebbe quotata come efficiente. Anche un immobile in classe A+, se chi fa le pulizie apre le finestre, arriva a consumare molto di più di quello che viene certificato.
Quindi, in un mercato consapevole, autocertificare una classe G, genericamente equivarrebbe ad abbattere il valore dell'unità, mentre certificare una classe G in modo corretto equivale a fare una stima attendibile dell'efficienza energetica dell'immobile che correttamente interpretata assegna il giusto valore.
 

griz

Membro Storico
Professionista
Qui elucubro che l'unità di misura generalmente adottata per le dispersioni di calore di un edificio è:
kWh/mq/anno
:) potrei dire di avere fatto apposta per lasciarti l'ultima parola ma in realtà il secondo fratto viene omesso, si scrive Kwh/m2a (il 2 elevato non mi viene)
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
:) potrei dire di avere fatto apposta per lasciarti l'ultima parola ma in realtà il secondo fratto viene omesso, si scrive Kwh/m2a (il 2 elevato non mi viene)
Grazie per avermi corretto, ma il simbolo di chilo (=1.000) è k (minuscolo) e quello di watt è W (maiuscolo).
 

elisa86

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve a tutti! A questo proposito avrei una domanda: per il rogito nel 2012 per l'acquisto di un appartamento nuovo è stato fornito dal costruttore il certificato di conformità dell'impianto elettrico e la certificazione energetica.
Mi è stato recentemente detto che il costruttore doveva fornire anche la dichiarazione di conformità dell'impianto idrico e termico, e che il notaio li doveva richiedere al rogito.
E' vero ciò? E' bene che richiederli al costruttore?
Ci sono problemi per la validità dell'atto di acquisto?
 

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