Franci63

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Parere strettamente personale: non credo le consegna rientrare in quella casa. Non so da dove scrivete ma credo sia meglio trovare un'appartamento con contratto regolare in cui possa prendersi la residenza
Condivido il suggerimento di trovare un’altra soluzione abitativa più regolare.
Non credo abbia molto senso perdere tempo e soldi per rientrare in una casa dove non si è assolutamente ben accetti,sulla base di una serie di irregolarità reciproche.
Inoltre non sono chiare le dinamiche tra gruppi conviventi.
In queste situazioni poco limpide il mio sospetto è che l’unico a guadagnarci sarebbe l’avvocato.
 

Dimaraz

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Perché dici questo Dimaz?

Perché fintanto che "occupava" l'immobile i proprietari non avrebbero avuto vita facile nel farli sloggiare e l'aver tentato di ottenere l'uscita con la chiusura delle "erogazioni" di servizi ritenuti indispensabili...con un minore in tenera età....si erano scavati la "fossa" da soli.
Ora nemmeno che si lancino in cause dove i rimborsi saranno "mangiati dagli avvocati.
 

allariscossa

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Dimaraz, come poteva una mamma restare in una casa senza utenze con una bimba di 3 anni qnd già entrambe si erano ammalate? In ogni caso so che qnd si vince una causa il perdente paga anche le spese legali (a me è successo più volte nel caso di decreti ingiuntivi)....qui la mia amica potrebbe forse giocare la carta del ricatto: <<Non ti denuncio ai carabinieri né alla finanza ma tu mi trovi un tetto e/o mi paghi profumatamente>>....vai a dimostrare che lei li abbia ricattati qnd ci sono testimoni e prove che lei ha vissuto lì per più tempo e non è stato registrato alcun contratto né dichiarati i soldi dell'affitto? E poi chi è che ha qlcs da perdere? I proprietari che hanno l'immobile o lei che fa lavori saltuari ed è nullatenente? Io mi iscrissi a propit perché sono inviperito contro le leggi sempre a favore dell'inquilino ma in qst caso sto dalla parte della mia amica perché se hai intenzione di vendere un immobile perlomeno dai un preavviso ai tuoi inquilini, non che stacchi le utenze così senza preavviso e poi si scopre che da tempo non le stavi pagando mentre il tuo inquilino ti pagava con la formula "tutto compreso".
 

Excalibur

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@alla Riscossa, mi pare che Gianco (che ha già risposto) abbia dato più volte indicazioni su quali siano i requisiti per potersi avvalere del patrocinio gratuito. Non so se la tua amica ne abbia i requisiti. Quel che segue non è un parere legale (non sono avvocato) ma una semplice opinione personale: penso che lei abbia fatto molto bene ad andarsene. Quel che tu proponi "il ricatto" non mi pare un'idea altrettanto buona: era possibile - mi sembra le fosse stato proposto un comodato d'uso - per i proprietari fare le cose amodino e non è stato fatto. La tua amica dovrebbe fare le cose altrettanto ammodo e portarli in tribunale. In questo specifico caso credo ci sia anche la possibilità di chiedere danni materiali. A titolo personale detesto gli inquilini che non si prendono la briga di andare a registrare il contratto esistente (scritto) perché spetta al proprietario ma mi stanno - scusa se parlo come un cammello - anche i proprietari che promettono e non mantengono. Tienici informati.
 

Excalibur

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Dalla regia dicono "Per avere diritto al gratuito patrocinio non bisogna avere un reddito imponibile superiore ad € 11.369,24, tuo sommato a quello del tuo nucleo familiare con il quale convivi.". Se la tua amica ha i requisiti può intentare causa così. Se non sbaglio - qui sono io che scrivo - sul sito dell'ordine degli avvocati della provincia d'appartenenza trovi quelli disponibili per il patrocinio gratuito.
 

Dimaraz

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In ogni caso so che qnd si vince una causa il perdente paga anche le spese legali (a me è successo più volte nel caso di decreti ingiuntivi)....qui la mia amica potrebbe forse giocare la carta del ricatto: <<Non ti denuncio ai carabinieri né alla finanza ma tu mi trovi un tetto e/o mi paghi profumatamente>>....vai a dimostrare che lei li abbia ricattati qnd ci sono testimoni e prove che lei ha vissuto lì per più tempo e non è stato registrato alcun contratto né dichiarati i soldi dell'affitto?

Non farei mai una "generalizzazione" fra cause diverse...forse tu hai avuto sempre partita vinta perchè era "completamente" dalla parte del giusto...ma la tua amica ha certamente delel colpe per "correità" nell'aver concordato una locazine "in nero" e senza contare una dichiarazione falsa quando ha confermato la "convivenza" con la controparte.

Non escludo che possa trovare un Giudice "generoso" (di solito lo sono con i locatari perchè considerati parte debole)...ma non vi sarebbe da stupirsi che il Giudice , tenuto conto delle "aggravanti" decida per una "parità" o comunque dichiari la "compensazione fra le parti" per quanto riguarda le spese.

Quanto al "ricatto" ...mi pare che tu "dipingi" le cose in modo fin tropo facile. Tieni presente che a "registrare" una conversazione non servono chissà qualii mezzi e la tua amica correrebbe seri rischi.

Quanto al "servizio" di legali in patrocinio gratuito...non farei troppo affidamento perchè la tua amica non è esente da "peccati".
 

allariscossa

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Dimaraz, le registrazioni mi pare non si possano utilizzare perché si lede la privacy. 2 anni fa ho subito minacce di morte da parte di un inquilino e avevo registrato tutto ma i carabinieri accettarono soltanto le minacce via sms perché per le registrazioni servirebbe innanzitutto il consenso della controparte (per qst motivo qnd gli operatori telefonici ti fanno un contratto online di adsl chiedono autorizzazione a registrare) e poi bisognerebbe pagare un perito tecnico audio che alla fine non penso costerebbe poco. Perlomeno i carabinieri in fase di querela mi dissero questo.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Dimaraz, le registrazioni mi pare non si possano utilizzare perché si lede la privacy.

Ti "pare" male...le registrazioni sono sempre valide quando si tratta di dimostrare un reato.
E con 'sto pretesto della "privacy" in troppi ne sopravvalutano gli ambiti di applicazione.

Forse tu confondi con le "intercettazioni" per le quali serve autorizzazione di un magistrato.
 

Excalibur

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Credo abbia ragione Dimaz. La registrazione deve essere consensuale nel caso si richieda per esempio la stipula di un contratto per una fornitura di un servizio e dovrebbe essere comunque perfezionata con l'invio (anche in via telematica) delle condizioni contrattuali sottoscritte al telefono. Ma se registro un tentativo di ricatto forse la registrazione non "vale" in tribunale ma è più che sufficiente per aprire un indagine. Chi tenta un ricatto lo fa a suo rischio e pericolo, anche penalmente. La tua amica rischia di passare dalla parte del torto.
 

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