marinoernesto

Membro Attivo
Proprietario Casa
Mio sembra che la discussione abbia preso una piega errata.
Ritornando nell'alveo della domanda, penso che, innanzi tutto, a fronte di una vendita il notaio calcolerà il plus (con le eventuali franchigie) e la relativa imposta che la venditrice dovrà pagare con F24 o F23. Dopo di che con il rimanente capitale la venditrice può farne qualsiasi cosa: saldare il mutuo, ma anche darlo a chi vuole. L'importante è passare attraverso strumenti 'tracciati' quale può essere il bonifico bancario. Ammesso che, ma non ritengo sia il caso in questione, l'Agenzia delle Entrate, o la polizia tributaria, chieda giustificazioni al richiedente della cifra ricevuta, questi può facilmente dimostrare che sia una donazione UNA TANTUM della sua ex moglie e che la cifra sia riveniente da una vendita regolare e registrata. Diverso sarebbe se un mese riceve una cifra elevata, due mesi dopo un'altra ancora, dopo poco un'altra: a questo punto gli inquirenti avrebbero qualcosa da ridire. Ma per un UNA TANTUM ritengo, anzi sono certo, che nessuno possa avere da contestare: inoltre, nel filtro degli inquirenti, una sola cifra di 15.000, attribuita ad uno specifico codice fiscale, passa inosservata.
 

arciera

Membro Senior
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Ce ne mettono di paura, eh? Sì la cosa passa inosservata. Inoltre sono uffici diversi. Dico questo perchè quel che ha detto Dolly è formalmente giusto. Una cosa è il riciclaggio, altra è l'agenzia delle entrate. Il riciclaggio è da escludere perchè la somma proviene da una vendita. E' tutto tracciabile. Quel che dice Dolly però rimane tutto in piedi perchè teoricamente l'agenzia delle entrate ha il pieno controllo della movimentazione di tutta Italia e, sempre teoricamente, potrebbe venire a conoscenza di questa "donazione". Io credo che in verità questa somma sia una restituzione di prestiti avvenuti nell'arco di anni. E davanti a qualsiasi tribunale tributario, senza alcuna spesa, la pretesa dell'ufficio non passerebbe. Sempre in via teorica perchè in pratica ci sono già grandi spazi di tolleranza, intelligente. (si spera)
 

Solaria

Membro Attivo
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Secondo me vi fate troppe paranoie! quando mia figlia ha venduto un immobile ereditato dalla nonna mi ha fatto un bonifico di 15ml euro con la dicitura "rimborso prestito" e non credo che l'Agenzia delle Entrate possa eccepire qualcosa. Anche nel tuo caso è facilmente dimostrabile che è un rimborso visto che avete convissuto a lungo e per di più il mutuo è cointestato.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
non è che ci facciamo troppe paranoie, è Befera che fa il cattivo. (anche se un pò di voce grossa in Italia non guasta mai) Comunque, Solaria, sono d'accordo con te. basta paranoie.
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Direi che in effetti la cosa più semplice sia il bonifico bancario con causale "rimborso prestiti" o "rimborso spese sostenute in mia vece" e per memoria un breve documento firmato da entrambi nel quale si specifichi che negli anni della convivenza il mutuo e le spese relative all'alloggio furono pagate anche con l'apporto del beneficiario del bonifico e che con il bonifico si estinguono tutte le pendenze tra le parti.
 
J

JERRY48

Ospite
Aggiungo la mia: donazione di 12.500 € a mio figlio.
Vado dal notaio per chiarimenti, sì per modiche cifre non c'è bisogno di nessun atto pubblico, ma per questa sua e per non avere problemi futuri con l'altra figlia è meglio un atto pubblico, costo 450 €.
Al che saluto, vado in banca e faccio il bonifico con dicitura causale: regalo.
E l'impiegato stesso mi rassicurò, dicendomi che è anche la banca che fa le segnalazioni a seconda dei flussi dei bonifici. Più bonifici transitano in un determinato conto e più stanno in campana!!!
 

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