J

jac1.0

Ospite
Grazie. Deduco bene dicendo che la planimetria depositata in Comune in sede di licenza edilizia non ha importanza ai fini dell'annullamento di una compravendita?
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Grazie. Deduco bene dicendo che la planimetria depositata in Comune in sede di licenza edilizia non ha importanza ai fini dell'annullamento di una compravendita?
No, in realtà la planimetria depositata in Comune ha valore urbanistico, quella del catasto esclusivamente fiscale. Qui si vuole dire molto semplicemente che l'aspetto urbanistico e fiscale devono andare di pari passo affinchè tutto sia regolare.
Quando abbiamo problemi simili, oltre a ricercarne la causa, bisogna per prima Verificare che lo lo stato di fatto corrisponda con quanto assentito ed in seguito che l'assentito corrisponde al censito.
Prima si mette a posto il Comune (se effetivamente lo stato di fatto non corrisponde) e solo successivamente si tocca il Catasto.
Se invece stato di fatto e Comune già corrispondono, allora il problema è solo a Catasto e il problema è solo a Catasto.

Ovviamente avere il Catasto a posto è molto importante (oltre che per noi) per il Comune, in quanto la rendita catastale effettivamente corrisponderà all'immobile e di conseguenza il calcolo dell'IMU sarà effettivamente proporzionale allo stesso, ne di più ne di meno.
E la normativa in merito al classamento degli immobili attualmente esistente in questo è precisa ed abbondante.
 
J

jac1.0

Ospite
Però la pagina web da te cortesemente fornita non parla proprio, se non erro, di planimetria depositata al Comune.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Però la pagina web da te cortesemente fornita non parla proprio, se non erro, di planimetria depositata al Comune.
Devi sapere che per il rilascio dell'agibilità dell'immobile (che è ciò che interessa alla proprietà immobiliare), il Comune richiede sempre la copia della planimetria catastale, per cui in caso di difformità (tra il censito e l'accatastato) salterebbe fuori subito la/e difformità e come conseguenza l'agibiltà risulterebbe sospesa fino al ripresentare un nuovo accatastamento (corrispondente appunto al realizzato ed autorizzato).
Dal 2006 è L'Agenzia delle Entrate che gira in via informatica i dati riguardanti tutte le trasformazioni regolarmente presentate e accettate ai sui sportelli ai Comuni interessati.
Capisci bene che alla fine tutti gli uffici hanno tutte le informazioni per cui nasconderle, o far finta di non sapere, non ha alcun senso.
Questo è quello che ho visto lavorando ed effettivamente ora è proprio così.

Voglio ricordarti che l'AGIBILITÁ è la somma di:
1) Autorizzazioni comunali alla costruzione (DIA; SCIA e Pdc)
1 bis) progetto strutturale, e collaudo depositati al Genio civile.
2) Eventuali pareri delle belle arti
3) Relazioni e progetto riguardante il risparmio energetico
4) eventuali varianti anche in corso d'opera
5)APE
6) Conformità di tutti gli impianti
7) Inizio e fine lavori dell'impresa
8) D.U.R.C e organico medio dell'impresa esecutrice nonchè tutti i suoi dati (P.IVA, sede legale ecc.)
9) Rispetto delle norme del decreto 81/08 (sicurezza sui luoghi di lavoro) Vedi PSC e POS
10) Catasto (terreni e fabbricati) ovviamente corrisponde ti con la situazione di fatto
11) relazioni varie del progettista ed impresa riguardante la salubrità dei muri e dei solai non che il rispetto dei decreti d'igiene dell'immobile del 1975 (altezze interne, superfici aeroilluminanti ecc.)
12)relazioni geolociche.


questo sia per un nuovo edificio, e per una ristrutturazione consistente (ampliamento) o anche solo diversa distribuzione spazi interni.
l'unico puntio che non trovi quando fai una ristrutturazione interne di un appartamento in un condominio è l'ultimo punto.
comunque in media ne hai 11 da rispettare (cercando di riassumerti velocemente tutto), e se te ne manca uno l'AGIBILITÁ viene sopsesa.
 
Ultima modifica:
J

jac1.0

Ospite
Devi sapere che per il rilascio dell'agibilità dell'immobile (che è ciò che interessa alla proprietà immobiliare), il Comune richiede sempre la copia della planimetria catastale,
Nel 1967, anno della licenza edilizia, non fu così. Se così fosse stato, il problema non si sarebbe posto.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Nel 1967, anno della licenza edilizia, non fu così. Se così fosse stato, il problema non si sarebbe posto.
Oggi nel 2014 è così (lo è da almeno una ventina d'anni) però, per cui ti devi adeguare alla normativa. Se ne 1967 non è stato fatto non importa, oggi quando vai a toccare ANCHE un vecchio immobile, devi tener conto di tutto quello che ho detto.
 

griz

Membro Storico
Professionista
cerchiamo di chiarire: la conformità urbanistica riguarda le destinazioni d'uso, la disposizione dei locali, ecc.
se in sede di vendita, una zona che nel progetto al Comune era identificata come parte comune ma poi è stata asegnata all'impiuanto catastale ad un appartamento e venduta, vale la planimetria e l'atto di vendita, se c'è una discordanza che non compromette l'agibilità e le conformità alla norma, non lo vedo un problema, è una difformità m anon sostanziale:
Non si può paragonare come una diversa distribuzione o un ampliamento non autorizzato
Io do questa interpretazione, la rigidità assoluta in questi casi non la trovo corretta
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto