gabr31

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve a tutti, volevo esporre questo problema; nel mio condominio è stato cambiato l'amministratore da circa due anni e il nuovo , all'inizio tanto zelante, ora sta lasciando correre tante cose. A giugno è stata fatta un'assemblea ordinaria ed è venuto fuori che alcuni condomini erano in arretrato con le quote condominiali (siamo in 17 più tre esercizi commerciali) per un importo pari a circa 5000, 00 euro. Non è stato fatto il conguaglio dei riscaldamenti poichè, per legge sono state rifatte le tabelle millesimali e non erano ancora pronti i conteggi, e ora a novembre ha inviato i conteggi con le vecchie tabelle dalle quali risulta che sempre gli stessi condomini non pagano i termosifoni da due anni e devono al condominio quasi 4500,00 euro che sommati a quelli delle quote condominiali arrivano a quasi 10000,00 euro.
Io mi chiedo l'amministratore cosa fa? Inoltre ho rilevato dai fogli per la convocazione dell'assemblea che un condomino(il più moroso) ha affittato il suo appartamento alla convivente (straniera) e dai quali risulta inquilina. L'amministratore avrebbe dovuto vedere se c'è un contratto a nome di questa donna o non è compito suo,o sarà un modo per aggirare i pagamenti e frodare l'intero condominio? Aiutatemi, l'assemblea sarà la prossima settimana e vorrei dirgliene di tutti i colori. Grazie
 

Andrea Occhiodoro

Membro Attivo
Professionista
Ciao gabr31,
l'amministratore è tenuto a raccogliere i contributi condominiali esclusivamente dai condòmini proprietari e non dagli eventuali affittuari degli appartamenti. In caso di appartamento locato il responsabile del pagamento nei confronti del condominio rimane sempre e comunque il proprietario. Inoltre, a meno che l'assemblea non lo abbia espressamente dispensato con una delibera, l'amministratore è obbligato per legge ad agire tramite riscossione forzosa delle quote non pagate entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio nel quale il credito esigibile è compreso. Nella pratica deve quindi chiedere al Giudice un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo che gli consentirà, in caso di mancato pagamento spontaneo da parte del condòmino moroso, di aggredire i suoi beni (se ve ne sono) mediante pignoramento.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Io mi chiedo l'amministratore cosa fa?

Chiedetegli conto e minacciatelo di muovere il "cuxx"... altrimenti procederete per una modifica revoca per inadempimento con addebito.

Oltre al ricorso al DI potrebbe anche comunicare i dati dei morosi ai fornitori affinché siano loro ad aggredire i ritardatari.
 

moralista

Membro Senior
Professionista
Se l'appartamento è stato affittato solo dal registro dell'anagrafe del condominio si può sapere, e non è detto che l'amministratore sia stato messo al corrente dal condomino moroso
 

gabr31

Membro Attivo
Proprietario Casa
potrebbe aver dichiarato fallimento e noi ce la prenderemo in tasca? In effetti è senza lavoro da un pò e poi è partito per la Cina in cerca di fortuna e di tanto in tanto torna. Bisogna prendere informazioni........
 

proid

Membro Attivo
Inoltre ho rilevato dai fogli per la convocazione dell'assemblea che un condomino(il più moroso) ha affittato il suo appartamento alla convivente (straniera) e dai quali risulta inquilina.
Può sembrare a svantaggio del condominio ma in questo modo avete due fonti per recuperare il credito:
-direttamente dal proprietario tramite pignoramento mobiliare/immobiliare (più problematico lungo e costoso)
-prignorando presso l'inquilino la quota di affitto obbligando quest'ultimo a versare la somma al condominio invece che al proprietario
 

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