slone

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Mio padre ,nel 1980 propone domanda di condono a cui segue nei tempi previsti tutta la domanda di condono seguita dall'ingegnere delegato allo scopo.Nel 2000 volendo vendere la casa richiedo il condono ma mi viene detto che la praticas nn e'nstata evasa.Seguono diatribe e richiesta di documenti ,mi viene contestata che la tipologia su cui pagare la sanzione e' la 1 e nn la 2 .il mio tecnico controrribatte con documentazione probante e nel 2005 mi viene rilasciata domanda di insussistenza vincoli e sanzioni pagate.Dal questo momento decorrono a mio modio di vedere i 36 mesi e si forma la prescrizione x silenzio assenso su altre somme evenrtualmente dovute a titolo di sanzione e ,infattimnel 2009 richiedo altra certificazione x congruita' sanzioni che conferma cio' che nel 2005 era stato affermatoanche xrche' erano ampiamente scaduti i 36 mesi e quindi nessuna somma poteva essere dovuta dal comune.
Un mese fa dopo 13 anni dal primo certificato del 2005 richiedo ulteriore certificazione di congruita' che pero' viene resointa poiché un nuovo geometra del comune ritiene che la sanzione pagata da mio padre sia nn congrua x errore di determinazione dell'abuso..Mi sembra uno sproposito ,il comune sconfessa se stesso. nn tiene conto dei 36 mesi e della prescrizione prevista dalla legge 1985 vuole il pagamento di una somma di 3000 euro.

Faccio presente che il tecnico odierno e' in pessimi rapporti con l'ingenere che ha redatto il mio condono ma puo' avere fondamento una tale pèretesa del comune dopo 13 anni dal giorno in cui si attestava chge tutto era regolare riaffermato 4 anni dopo? Posso fare ricorso dal tar x abuso di potere del tecnico attuale?

Voi cosa ne pensate ( povera italia)
 

Gianco

Membro Storico
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Se la pratica non è ancora conclusa con il rilascio della concessione a sanatoria, l'ufficio condono, riscontrando un'errata richiesta di condono edilizio L. 47/85 può contestare che i presupposti dichiarati nell'istanza sono errati e quindi da rettificare, posto che ancora sia possibile.
Ovviamente, il comune vi avrà comunicato quali sono le irregolarità riscontrate nella pratica. Non vi resta che interpellare il tecnico incaricato in origine ed in alternativa incaricarne un'altro che possa verificare la sussistenza della contestazione.
 

slone

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Grazie x l'intervento...

I motivi contestati sono una errata tipologia della qualificazione dell'abuso con conseguente errore di calcolo delle somme versate ,ma nel 2005 il calcolo era stato ritenuto corretto dallo stesso ufficio ..da quel momento nn dovevano scattare i 36 mesi x il silenzio assendo e nn esserci piu' i presupposti x chiedere uklteriori somme ?Altrimenti e' un modo x raggirare e agguirare la norma che prevede la prescrizione
 

Gianco

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Professionista
Poiché a tutt'oggi molti comuni non hanno ancora concluso l'esame delle pratiche, le irregolarità vengono accertate nel momento in cui l'incaricato le controlla per la loro definizione. Ovviamente se l'errore è imputabile al richiedente, solo lui ne risponde. Non credo che l'ufficio condono abbia mai attestato la regolarità della pratica e dei versamenti effettuati se non riferendosi a quanto dichiarato dal richiedente e dal suo tecnico.
 

slone

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Mio padre dispone di un certificato che dice testualmente che viste ..le varie leggi che nn cito x brevita'le somme versate dal richiedente sono ritenute congrue quindi in base a un calcolo effettuato dal comune in veste di controllore e il certificato dato 2005
 

slone

Membro Ordinario
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ora dopo 13 anni a mia ulteriore richiesta nn a seguito di controllo del comune le somme ritenute congrue nel 2005 nn lo sono piu'
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Certamente se esiste una dichiarazione in tal senso, il discorso dovrebbe essere diverso. Ti consiglio o di sentire il parere di un legale ferrato in materia o inviare una PEC o raccomandata AR in cui contesti le loro risultanze in evidente contrasto con quanto dichiarato precedentemente . Infine le eventuali richieste accertate ultimamente potrebbero essere cadute in prescrizione.
 

slone

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Grazie ,e' quello che intendo fare,tieni presente che nel 2009 a distanza di 4 anni ho ottenuta ulteriore attestazione di congruita' somme versate quindi a testimonianza che l'AMM o riteneva i calcoli esatti oppure essendo tracorsi i 36 mesi dalla attestazione 2005 fosse scattata la prescrizione sul diritto a chiedere uklteriori somme a conguaglio.

Grazie x i tuoi interventi!!
 

Dimaraz

Membro Storico
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Difficile fare "diagnosi" su simili resoconti e lungi da me difendere la lentezza di certi uffici...ma l'attestazione rilasciata certifica solo la congruità rispetto al "motivo" di condono...ma non che la classificazione di tale motivo fosse esatta.
Traduco volgarmente: chiedi condono perché hai edificato un garage e hai versato per tale cubatura e destinazione...poi salta fuori che era tutto un piano con svariate stanze e maggiore cubatura.
 

slone

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Difficile fare "diagnosi" su simili resoconti e lungi da me difendere la lentezza di certi uffici...ma l'attestazione rilasciata certifica solo la congruità rispetto al "motivo" di condono...ma non che la classificazione di tale motivo fosse esatta.
Traduco volgarmente: chiedi condono perché hai edificato un garage e hai versato per tale cubatura e destinazione...poi salta fuori che era tutto un piano con svariate stanze e maggiore cubatura.
Qui nn si parla di lentezza ..se io dico garage e il comune nel 2005 conferma garage e fa lo stesso nel 2009 ora nn credo che nn possa piu' dire garage..

In realta' e' se io autoliquido una certa sanzione e il comune la conferma congura e nn chiede ulteriore documentazione..la situazione mi pare chiara..
 

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