Immagina per un attimo se lo Stato iniziasse anche a pagare in ritardo anche il proprio personale (non per cattiveria ovviamente ma per equità), e che lo stesso personale si trovasse a dover scegliere se stare al gioco, ovvero mantenere il posto, oppure andare a cercare lavoro da altre parti. Ora ti chiedo, sottoporre il personale a questa scelta, rispetterebbe il criterio di libertà e di legalità? Tengo a precisare che nei contratti stipulati con la PPAA, i tempi di pagamento sono contrattuali, ma non vengono quasi mai rispettati. Si tratta perciò di un'inadempienza contrattuale unilaterale aggravata dalla posizione di forza di uno dei contraenti, non di un accordo accettato fra le parti.
Il risultato è che le "Aziende" che partecipano ai lavori ed alle forniture pubbliche, spesso fanno capo ad organizzazioni illecite, ed utilizzano gli appalti esclusivamente per riciclare denaro, accettando il ritardo e l'assenza di utili. Mentre l'imprenditore sano, non potendo sopportare questo carico finanziario, o chiude o rinuncia ad avere rapporti con la PPAA. La mafia ringrazia!
Saluti