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Non credo che vi sia imposta sulle successioni.

Ovvio che no...mi sono solo adeguato al "linguaggio comune" che genericamente non distingue sugli esatti sostantivi.

Ps.
Avevo aperto il topic... ma risposto dopo diversi minuti non accorgendomi che eri già intervenuto e delle successive integrazioni.
 
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Nel 2001 dopo la morte di mio padre furono assegnate le quote fra noi tre eredi,
Certo che vado da un notaio. Ha tutto in mano il mio geometra che sta preparandot utto il necessario.. La mia era solo una domanda per avere un minimo di idea di quanto erano le spese, tutto qua.

Va bene uso volgare dei termini...ma ora la questione cambia rispetto alla prima stesura.

La "successione" è già stata fatta a suo tempo...quindi nessuna "rinuncia" ma un atto di compravendita fra 3 persone con te unico acquirente dell'intera proprietà.

Ps.
Questo risolve la questione sulla apparente disparità del prezzo (tua madre vende) ed elimina la potenziale successiva contestazione (collazione) alla sua dipartita.
 
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Esatto, mi sono espresso male.
Lasciamo perdere successioni ed eredità. Avete ragione, la mia ignoranza è palese sull'argomento.
Riformulo nuovamente :
Proprietà divisa in tre quote. Io e mia sorella stesse quote in %, mia madre qualcosa in più.
Compravendita fra parti così articolata :
Cessione gratuita (o donazione) di mia madre nei miei confronti. Con diritto a vita di abitazione (o usufrutto che dir si voglia...)
Vendita della quota di mia sorella a me alla cifra di 67k. Cifra concordata, tutti d'accordo.
Alla fine io avrò tutta la proprietà, con mia madre che avrà il diritto di abitazione.
La stima di tutta la proprietà fatta dal professionista è di 192k.
Questa è la corretta interpretazione.
 
Con la cessione gratuita di mia madre si elimina la collazione.
Non si elimina. La collazione è obbligatoria per legge salvo che tu sia dispensato da tua madre, nei limiti della quota disponibile. Al momento della morte di tua madre, quanto donatoti dovrà essere considerato quale acconto della tua quota ereditaria.
 
la collazione si poteva eliminare da subito.
No. Ma i coeredi (dell'eredità di tua madre) potranno procedere alla divisione tra loro dell'asse ereditario senza applicare le disposizioni che regolano l'istituto della collazione, rinunciando agli effetti della collazione.
 
Grazie per il chiarimento, lo farò presente al geometra ed al notaio che segue la pratica, per vedere se questa cosa l'hanno considerata.
 
Però non si fanno domande su quanto costa la prestazione professionale di un professionista: si chiede direttamente a due/tre professionisti diversi per avere una idea. Il geometra che segue la tua pratica non ti ha risposto a questa domanda?
 
Nel caso in cui tuo padre non abbia espresso alcuna volontà testamentaria si apre la successione legittima. Questa prevede che le proprietà del morto siano divise tra i suoi parenti più stretti ed eventualmente il coniuge superstite. Ribadisco il principio che si dividono le proprietà del morto, che si dividono in attività e passività, non si può accettare solo le attività: insomma l'accettazione è totale e, una volta espressa nei modi e nei tempi previsti dalla legge, non si può ritornarci sopra.
Nel caso che prospetti (coniuge superstite e più di 1 figlio) la successione legittima prevede per il coniuge superstite 1/3 del valore delle proprietà del coniuge deceduto, più il diritto di abitazione sulla casa familiare con il mobilio in esso contenuto, se la casa era per intero di proprietà del coniuge deceduto oppure in comproprietà con il coniuge superstite. Per i due o più figli, la successione legittima prevede che 2/3 del valore delle proprietà da dividere in parti uguali: nel tuo caso 2/3:2= 1/3 cad. .
Tu hai scritto che tua madre era comproprietaria di una piccola parte, ma non hai specificato quanto è questa sua quota.
Supponiamo che lei avesse il 25% cioè 1/4 di proprietà,dopo la morte di suo marito/tuo padre l'assetto proprietario sarebbe il seguente:
a) per tua madre 1/3 di 3/4 fa 1/4 + 1/4 già suo= 2/4 cioè 1/2 di casa
b) per voi figli 2/3 di 3/4 fa 2/4 :2 = 1/4 cad.
RIPROVA: 1/2+1/4+1/4 = 4/4 cioè tutta la proprietà.
Come vedi tua madre pur avendo una piccola quota di proprietà dopo la successione e l'accettazione della eredità, diventa proprietaria di metà casa, che non è poco.
Se la casa vale 192K il valore della proprietà di tua madre è 96K non so come intendi liquidarla e non so se tua sorella si rende conto che vostra madre donandoti la sua parte le sottrae almeno 32k di valore di eredità che le aspetterebbero come minimo, per non essere lesa nella sua quota legittima, quando vostra madre morirà. Per fare le cose come si deve dovresti dare a tua sorella 80K cioè la sua parte (1/4 di 192K) + la legittima sulla parte di proprietà di vostra madre (1/3 di 96K).
E' inutile parlare di usufrutto perché su quella casa vostra madre ha il diritto di abitazione anche se vende, o dona, la sua parte di proprietà.
Secondo me state "intortando" tua sorella.
Ultima cosa sappi che, magari per quieto vivere a tua sorella vanno bene le cose come stanno; ma non si può dire che i suoi figli, tuoi nipoti, gli vada giù l'accordo: se non fossero trascorsi 10 anni dalla morte della nonna/vostra madre, diventando a loro volta eredi della loro madre, potrebbero chiedere la legittima.
 
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