stefi3

Membro Attivo
Ah avrei un'altra domanda per chi sapesse rispondermi, grazie Questa e' per soddisfare la mia curiosita': in un c/c cointestato se uno dei 2 (marito e moglie) ha un debito si possono rivalere sulla carta ricaricabile postepay intestata a quello non indebitato?
 

stefi3

Membro Attivo
Certo lei e' un proprietario di casa difende la sua categoria. Ma provi pena (in questo caso) per le persone realmente disagiate no di chi si ritrova proprietario di piu' immobili
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Certo lei e' un proprietario di casa difende la sua categoria. Ma provi pena (in questo caso) per le persone realmente disagiate no di chi si ritrova proprietario di piu' immobili
Ma il "poveretto" lo sa che visto che non c'è neanche la sentenza di sfratto il grassoccio, sudaticcio e opulento padrone di casa dovrà pagare le imposte allo stato sulle 11 mensilità anche se non le ha percepite?
L'intervento di casanostra non voleva essere a difesa dei proprietari, ma contro lo Stato, ingordo e tiranno, visto che pretende il pagamento di tasse su introiti non percepiti.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
provi pena (in questo caso) per le persone realmente disagiate
Le persone disagiate fanno pena, ma se sono in reale stato di bisogno dovrebbero essere aiutate dallo Stato e/o da Enti pubblici o privati.
Le difficoltà economiche degli inquilini non dovrebbero gravare su altri cittadini che onestamente danno in locazione un immobile e ci pagano tutte le (onerose) tasse dovute.
A mio parere i debiti devono sempre essere pagati, anche quelli inerenti l'affitto di una casa.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Vale comunque il discorso di 1/5?

Il giudice credo valuti sia l'entità dello stipendio sia l'ammontare del debito.
Il 1/5 dello stipendio è il massimo pignorabile (sullo stipendio): se per caso il debitore avesse già fatto la cessione del quinto per avere un prestito (es. finanziamento per acquisto rateale, o roba simile) il giudice potrebbe anche stabilire un importo pignorabile in misura inferiore al quinto dello stipendio già decurtato dal prelievo automatico legato al prestito.

Questo è quanto è capitato a me: avevo dato spago per più un anno ad un "poveretto" che mi aveva dichiarato di aver perso il lavoro.
Per non dover pagare imposte sul reddito non percepito, o almeno avere un credito d'imposta, quando il debito si è avvicinato a 12 mensilità l'ho avvisato che avrei proceduto alla richiesta di sfratto.
Dopo qualche mese e vari rinvii giudiziari ho ottenuto il rilascio dell'alloggio.

Qui scopro che il "poveretto" oltre al debito mi aveva pure lasciato dei "dispettucci": la caldaia autonoma era stata cannibalizzata, mancavano alcune schede e non era più utilizzabile senza interventi. Avevano pure fatto un esposto all'ASL per la presenza di muffe (non aprivano mai le finestre, sempre oscurate pure d'estate.... credo per via della loro religione )
Poi i vicini mi hanno avvisato che non era affatto vero che non lavorava.....: l'avvocato ha facilmente scoperto che continuava ad essere dipendente della medesima ditta; a questo punto ho fatto partire l'azione di pignoramento verso terzi.

Morale: lasciamo da parte i sentimentalismi. Ci sono vari modi per affrontare le difficoltà; ricordando che ognuno ha le sue.
 

dani c

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie delle risposte ricevute. Il fatto e' che mio cognato per 3 anni ha sempre pagato e poi si e' trovato in una situazione di gravissima difficolta' economica e non ha piu' potuto ( e' orribile il discorso che un "privato" puo' prendersi 1/5 dello stipendio di un poveretto. Ma il giudice non le guarda queste cose quando emette un'ordinanza? Oltrettuto non puo' nemmeno fare opposizione perche' non ha i soldi per pagare un avvocato.

E' curioso come la ragione e il diritto,dipende tutto da che lato si guarda.Stefi3 dice che è orribile che un "privato"può prendersi 1/5 dello stipendio.... A me sembra orribile che il proprietario abbia perso 11 mesi di affitto,ci abbia pagato anche IMU tasi e tasse,magari ha pagato anche l'avvocato e infine abbia forse imbiancato e fatto la manutenzione il tutto a sue spese.
Se una persona è in difficoltà,può chiedere il contributo per l'affitto o nei casi estremi rivolgersi all'assistente sociale,non deve scaricare il suo problema su un'altra persona!
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Concordo con i due post precedenti e aggiungo che un inquilino in difficoltà potrebbe/dovrebbe per prima cosa chiedere aiuto ai propri familiari, parenti e amici.
Intendo sia un aiuto economico per pagare (almeno in parte) l'affitto, sia per farsi ospitare appunto dai familiari.
E' successo un po' di tempo fa ad un mio inquilino in difficoltà economiche: avendo perso il lavoro mi ha subito avvisata che lui e sua moglie sarebbero andati ad abitare presso dei parenti nel giro di max sei mesi.
Ho apprezzato la sua onestà, e ci siamo accordati per una parziale rimessione del debito.
Delle sei mensilità ne ha coperte due col deposito cauzionale, altre due con un pagamento rateale senza interessi, e le ultime due gliele ho abbuonate.
 

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