Se leggo bene i due articoli citati, questi si riferiscono ai casi in cui l'occupazione è senza titolo ed è posta in atto con violenza o minaccia, oppure con artifizi o raggiri, e se l'imobile è destinato a domicilio altrui.
Rimane da definire
a) se un locatario che riceve una intimazione di sfratto e non ottempera (o che rimane a contratto scaduto) pone in essere una violenza, un artifizio o un raggiro;
b) se un immobile di cui il proprietario ha chiesto il rilascio è destinato a domicilio altrui.
Per quanto riguarda il punto a), parrebbe di sì, visto che il reato di violenza privata include anche l'impedire al proprietario l'accesso alle proprietà.
Questo dovrebbe bastare, anche perché non so se si possa considerare "artifizio" o "raggiro" il non liberare l'immobile dopo lo sfratto, visto che nessuno viene raggirato e non si fa nulla di artificioso, anzi non si fa proprio nulla, nemmeno andarsene.
Per quanto riguarda il punto b), bisogna che l'immobile sia destinato a domicilio altrui. Ma un immobile preso in affitto, anche dopo lo sfratto, non è destinato ad essere domicilio altrui, fino a che non viene firmato un nuovo contratto con un nuovo locatario. Che non firmerà nessun contratto fino a che l'immobile è occupato.
In definitiva: per le case occupate abusivamente, lo sgombero sarà più facile.
Ma per gli sfratti... io penso che se la faccenda finisce in mano a un magistrato di Magistratura Democratica, o anche simpatizzante, troverà sicuramente una scappatoia per lasciare il moroso dov'è il più a lungo possibile.