Chiedo un consiglio per mia figlia, e mi scuso fin da ora se non riuscirò a spiegarmi in modo lineare.
Sta acquistando, in comproprietà con il coniuge, una immobile al grezzo (prima casa).
Hanno liquidità sufficiente per coprire circa il 65% del valore dell'abitazione finita, mentre per il restante 35% avevano necessità di un mutuo.
Si sono rivolti a una Banca convinti di dover fare un mutuo a "stati d'avanzamento lavori" (SAL), ma l'istituto di credito ha preferito concedere il mutuo per l'acquisto dell'immobile al grezzo, e non per acquisto+completamento come per la costruzione.
In pratica è stato concesso un mutuo a copertura del 60% circa del valore stimato dal perito allo stato di fatto (grezzo), la somma viene erogata completamente con la stipula del contratto, l'ipoteca è stata iscritta sull'immobile al grezzo e la causale è "acquisto prima casa".
Il mio dubbio riguarda la detraibilità degli interessi: se il finanziamento è per "acquisto prima casa" si deve seguire la normativa dell'art. 15, comma 1, lettera b TUIR (interessi mutuo acquisto prima casa) o quella dell'art. 15 comma 1-ter TUIR (interessi mutuo costruzione prima casa)?
In concreto, possono accedere alla norma più favorevole per limite di detraibilità (euro 4.000 annui) a fronte dello svantaggio di dover risiedere nell'immobile entro un anno dalla stipula, oppure devono rifarsi alla norma meno favorevole per limite di detraibilità (circa euro 2.582 annui) ma con il vantaggio di poter chiedere la residenza nell'immobile entro sei mesi dalla fine dei lavori?
La logica mi porterebbe a pensare corretta la prima soluzione, ma in rete non ho trovato nulla e dopo aver letto diverse circolari e risposte Agenzia delle Entrate, oltre a molti articoli, non ho acquisito alcuna certezza ma tanta confusione.
Grazie in anticipo a chi saprà darmi indicazioni in proposito.
Sta acquistando, in comproprietà con il coniuge, una immobile al grezzo (prima casa).
Hanno liquidità sufficiente per coprire circa il 65% del valore dell'abitazione finita, mentre per il restante 35% avevano necessità di un mutuo.
Si sono rivolti a una Banca convinti di dover fare un mutuo a "stati d'avanzamento lavori" (SAL), ma l'istituto di credito ha preferito concedere il mutuo per l'acquisto dell'immobile al grezzo, e non per acquisto+completamento come per la costruzione.
In pratica è stato concesso un mutuo a copertura del 60% circa del valore stimato dal perito allo stato di fatto (grezzo), la somma viene erogata completamente con la stipula del contratto, l'ipoteca è stata iscritta sull'immobile al grezzo e la causale è "acquisto prima casa".
Il mio dubbio riguarda la detraibilità degli interessi: se il finanziamento è per "acquisto prima casa" si deve seguire la normativa dell'art. 15, comma 1, lettera b TUIR (interessi mutuo acquisto prima casa) o quella dell'art. 15 comma 1-ter TUIR (interessi mutuo costruzione prima casa)?
In concreto, possono accedere alla norma più favorevole per limite di detraibilità (euro 4.000 annui) a fronte dello svantaggio di dover risiedere nell'immobile entro un anno dalla stipula, oppure devono rifarsi alla norma meno favorevole per limite di detraibilità (circa euro 2.582 annui) ma con il vantaggio di poter chiedere la residenza nell'immobile entro sei mesi dalla fine dei lavori?
La logica mi porterebbe a pensare corretta la prima soluzione, ma in rete non ho trovato nulla e dopo aver letto diverse circolari e risposte Agenzia delle Entrate, oltre a molti articoli, non ho acquisito alcuna certezza ma tanta confusione.
Grazie in anticipo a chi saprà darmi indicazioni in proposito.