Se il consulente della banca a garanzia della stessa viene pagato dall'acquirente, è responsabile nei confronti di entrambi. Purtroppo sovente i sopralluoghi del tecnico sono eseguiti al fine di chiudere una pratica con responsabilità non adeguatamente soppesate che si riversano sull'acquirente che si sente garantito sulla trasparenza della compravendita.
 
Il consulente non ha rapporti contrattuali con l'acquirente. Di conseguenza, non viene pagato da quest'ultimo.
Ovviamente il consulente, essendo il tecnico di parte, incaricato dalla banca, viene retribuito dalla stessa che scarica i costi sulla pratica al richiedente il mutuo. Ed ovviamente quest'ultimo può chiedere che risponda del suo operato qualora non fosse trasparente e regolare.
 
Ed ovviamente quest'ultimo può chiedere che risponda del suo operato qualora non fosse trasparente e regolare.

Per chiedere conto del'operato serve un "contratto" stipulato direttamente fra le 2 parti (salvo si abbia a che fare con una "autorità" pubblica).

Che il richiedente finanziamento paghi alla banca la prestazione di un perito non crea tale "rapporto" contrattuale.
 
Che il richiedente finanziamento paghi alla banca la prestazione di un perito non crea tale "rapporto" contrattuale.
Certo, ma se il consulente della banca certifica che l'unità immobiliare è in regola e l'acquirente, con il conseguente benestare della banca acquista e poi si accorge che la dichiarazione del tecnico ha tratto in inganno la banca e quindi lo stesso, credo che abbia il diritto di chiedergliene conto.
 
Certo, ma se il consulente della banca certifica che l'unità immobiliare è in regola e l'acquirente, con il conseguente benestare della banca acquista e poi si accorge che la dichiarazione del tecnico ha tratto in inganno la banca e quindi lo stesso, credo che abbia il diritto di chiedergliene conto.

La Banca potrà certamente rendere conto...il cliente no.

Chi acquista una casa deve far accertare dal proprio tecnico (apunto perchè gli commissiona il lavoro) la regolarità edilizia (senza contare tutti gli altri coinvolti vedi Agenzia Immobiliare e Notaio).
 
Chi acquista una casa deve far accertare dal proprio tecnico (apunto perchè gli commissiona il lavoro) la regolarità edilizia (senza contare tutti gli altri coinvolti vedi Agenzia Immobiliare e Notaio).
Certamente né l'agenzia immobiliare, né il notaio possono entrare nel merito della regolarità dell'unità immobiliare, interessata a monte da una certificazione appositamente incaricato dalla banca mutuante.
 
Certamente né l'agenzia immobiliare, né il notaio possono entrare nel merito della regolarità dell'unità immobiliare, interessata a monte da una certificazione appositamente incaricato dalla banca mutuante.

Sempre liberi di pensare diversamente ... ma non ti accorgi dell'incongruenza e delle norme di Legge.

Mica è indispensabile il tecnico "della banca" ne obbligatorio un mutuo/finanziamento che potrebbe essere garantito da bene diverso da quello in acquisto.

Quindi a chi addossare le colpe per eventuale irregolarità edilizie?

Citami una sentenza dove abbiamo attribuito colpa al perito della banca.

Chi compra può rivalersi unicamente verso il venditore o i periti/intermediari/pubblici ufficiali con cui abbia contrattualizzato.
 
Citami una sentenza dove abbiamo attribuito colpa al perito della banca.
Già dedico tanto tempo che sottraggo al lavoro a seguire questo forum e non posso dedicargli più tempo per fare ricerche per risolvere questo problema. In linea di principio ritengo che sia logico coinvolgere il tecnico, magari un legale potrebbe chiarire questi dubbi. Comunque, ad essere precisi, il problema che mi è capitato anche di recente si è posto nei confronti del CTU intervenuto nel pignoramento immobiliare con conseguente vendita all'asta.
 

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