Stavo pensando all'IMU seconda casa e ho sbagliato perché c'è un diritto di abitazione, quindi gli altri sono nudi proprietari.

I nudi proprietari però, se non erro, saranno tenuti a pagare TUTTE LE SPESE STRAORDINARIE, esattamente come avviene con l'usufruttuario e il nudo proprietario.

5 mag 2017 - Il Tribunale ha rilevato che gravano su chi ha il diritto di abitazione le spese di custodia, amministrazione e manutenzione ordinaria dell'immobile, mentre le spese per le riparazioni straordinarie sono a carico del nudo proprietario

Cosa non da poco! C'è solo da sperare che le spese straordinarie, in quanto tali, non siano frequenti! Io comunque, in una situazione del genere, mi liberei della nuda proprietà con regolare rogito notarile, una nuda proprietà scomoda in quanto praticamente perpetua, vista la giovane età del 50-enne.
 
I nudi proprietari però, se non erro, saranno tenuti a pagare TUTTE LE SPESE STRAORDINARIE, esattamente come avviene con l'usufruttuario e il nudo proprietario.
Corretto.
Nonostante il diritto di abitazione del fratello 50enne, penso che convenga tenere la nuda proprietà, e, pur non essendo possibile godere dell’immobile ora, sarà sempre un bene da lasciare ai figli domani.
Naturalmente non abbiamo piena conoscenza della situazione, sono pareri personali...
 
Tramite testamento olografo la mamma (già vedova) lascia al figlio di 50 anni che ha sempre abitato con lei, la sua quota disponibile oltre al diritto di abitazione vita natural durante.
se la mamma è morta le sue disposizioni vanno corrette nel senso che tutto il suo patrimonio va diviso in quota disponibile pari ad 1/3 del valore di tutti i beni e quota di riserva pari a 2/3 del valore di tutti i beni. La quota di riserva è riservata in parti uguali agli eredi legittimari; in questo caso ai 4 fratelli 2/15 del valore di tutti i beni mentre al figlio prediletto 7/15 del valore di tutti i beni.
Il diritto di abitazione è un diritto legato all'esistenza in vita della madre lei può cederlo al figlio ma quando la madre muore questo diritto di estingue.
 
Il diritto di abitazione è un diritto legato all'esistenza in vita della madre lei può cederlo al figlio ma quando la madre muore questo diritto di estingue.
Direi che non è così :la madre è morta, e lascia per testamento il diritto di abitazione a chi vuole, in quanto proprietaria dell’immobile , e tale diritto durerà fino alla morte dell’erede,titolare del diritto.
Previa valutazione della eventuale lesione della legittima degli altri eredi.
I conti erano già fatti al post #3
 
Avendo parlato con un Avvocato metto a fattor comune le conclusioni:
- nel caso specifico il diritto di abitazione lede le quote di legittima in quanto gli altri fratelli non possono godere della loro quota.
- pertanto tramite camera di conciliazione e/o successiva causa verrà annullato il testamento in merito a tale diritto di abitazione e il fratello che attualmente ne gode dovrà venire a patti con gli altri (affitto) o lasciare libera la casa.
 

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