brahma

Nuovo Iscritto
Buongiorno a tutti,
Sono coerede con altri due fratelli di un appartamento di 100 mq. Tutti e tre vogliamo vendere, io non sono d'accordo sul prezzo. Quesito: posso non alienare la mia quota di appartamento? In questo caso c'è una persona preposta alla divisione delle stanze dell'immobile o devo mettermi d'accordo col nuovo acquirente? Quali regole e consigli?
Grazie!
 

StLegaleDeValeriRoma

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Professionista
In materia di comunione ereditaria, se tra i comproprietari non viene raggiunto un accordo per la divisione del bene al fine di sciogliere la comunione, ad esempio un interessato all'immobile può acquistare le quote degli altri e divenire l'unico proprietario, residua solo la via giudiziale ovvero rivolgersi al Tribunale competente con atto di citazione ex art. 784 e seguenti c.p.c., chiedendo dichiararsi lo scioglimento della comunione tra le parti.
Qualora l'immobile sia indivisibile si chiederà la vendita per poi ripartire il ricavato tra i quotisti. E' necessaria la nomina di un CTU per accertare se l'immobile è divisibile ed il valore di mercato che sarà la base per la vendita.
Questa in sintesi la strada da percorrere qualora non si raggiunga un accordo tra i comunisti.
Prima di cercare un accordo è necessaria la consulenza di professionisti del settore immobiliare.
E' a dir poco difficile trovare chi sia disposto ad acquistare solo una quota di un immobile rimanendo così in comunione con chi non ha venduto la sua parte.
Si rivolga nella città dove si trova l'appartamento a uno studio legale esperto di diritto immobiliare per gestire la situazione ed assisterla al meglio nelle trattative.
Avv. Luigi DE VALERI Roma
 

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Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Alternativamente credo valga la pena per evitare tempi bibblici e spese legali che i tre provvedano ad una autonoma stima da parte di un'agenzia immobiliare o geometra e sulla base di ogni singola valutazione procedano ad un madiazione, eventualmente con l'aiuto di un "conciliatore" fornito dalla camera di commercio locale

Se non c'è accordo neppure in questo senso non rimane che procedere allo scioglimento della comunione con ricorso al Giudice . Nel caso in cui il bene non sia divisibile in porzioni funzionali questi disporrà la vendita a mezzo di pubblico incanto.
(come opportunamente indicato dall'avvocato De Valeri la via della vendita della singola quota al terzo esterno alla successione pare improduttiva di effetti pratici )
 

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