Sì è un contratto libero il matrimonio, non ti viene imposto da nessuno.
Dal notaio è un'altra cosa.
Non sei tu proprietario del bene, ad essere libero di accettare la compravendita, ma due terzi che si sono arrogati il diritto e la libertà (sanciti dalla Cassazione, mi dirai) di effettuarla.
 
Non dimentichiamo che rivolgersi agli avvocati ed alla giustizia, di questi tempi, è particolarmente esoso e la conclusione della vertenza è notoriamente sine die. D'altronde la legge sull'usucapione, reminiscenze scolastiche, è stata adottata per favorire coloro che coltivano la terra a discapito di chi l'abbandona e conseguentemente dimostra di non averne bisogno. Anche un emigrato in vent'anni può far valere il suo diritto, semplicemente, affittandola, facendola curare, arare saltuariamente o addirittura recintandola, avendo l'accortezza di farsi rilasciare le ricevute di pagamento.
 
Non sancita da sentenze della cassazione, bensì dalla legge. Il problema semmai, da quel che scrivi Jerry, e' il timore di esporsi ad essere vittima di una truffa. Questo resta nel gioco di qualsiasi contratto. Qui effettivamente l'esposizione e' più pericolosa, il premio riconosciuto e' insito nel tipo di contratto. Se sai dapprincipio come stanno le cose, si conclude un buon affare. D'altronde devi ammettere che questi casi in Italia, dove fino alla metà del secolo scorso non girava danaro, sono numerosi.
 
Ragazzi ora sono un po' confusa. Non vorrei rischiare di truffare nessuno. Io questo terreno che è recintato assieme alla casa di proprietà di mia mamma che noi usiamo per stendere i panni, coltivare un orto ecc. e che è a nome di mia zia, sorella di mamma lo avevo fatto stimare da un geometra, risultato terreno agricolo del valore di 8.200 euro lo volevo acquistare da mia zia ma una delle mie due cugine si è opposta. Poi mi hanno detto che abitando li dal 1980 mia mamma aveva il diritto di usucapione. Nessuno ha mai reclamato questo terreno da allora. Quindi se io è la mamma andiamo dal notaio x la donazione della casa mia mamma deve dichiarare che oltre la casa c'è questo terreno recintato e da noi usufruito da oltre trent'anni. Il notaio registra e deposita agli atti. Mia cugina può comunque opporsi e citarmi in giudizio quindi?
 
puo fare quello che vuole, ma se tu hai testimoni e quello che asserisci è vero, stai in una botte di ferro. Sì, quello che hai scritto non fa una grinza
 
C'è un piccolo problema. tutto va bene per l'usucapione, ma se Tizi70 ha manifestato la volontà di acquistare, dopo aver fatto stimare il terreno de quo e magari ha fatto una proposta per iscritto alla intestataria o a qualche congiunto, ha automaticamente riconosciuto di non averlo usucapito. Sarebbe necessario conoscere come sono stati posti in essere questi contatti. E' evidente che, se l'iniziativa l'ha avuta la madre che potrebbe vantare l'acquisto per usucapione, si è giocata il vantato diritto, se l'intervento è stato fatto dalla figlia all'oscuro della madre, cambia il discorso. Certo che, se l'azione ha avuto una manifestazione pubblica, condizionerà l'esito dell'operazione.
 
Insomma, stai dicendo che se la figlia non all'oscuro della madre anche per non alimentare attriti familiari ha fatto una proposta alla cugina, questo solo fatto potrebbe inficiare l'uso dell'istituto dell' usufrutto? Sei un po' diabolico. Credo che se i presupposti ci sono, questi permangono.
 
Io ho fatto una proposta a mia zia alla quale è intestato il terreno non per iscritto ma a voce, mia mamma era a conoscenza di ciò', mia zia si era detta d'accordo ma voleva mettere al corrente le due figlie, una era d'accordo l'altra si è opposta per cui mia zia per non avere problemi ha rinunciato.
 
Nonostante questo io credo che l'usucapione è ancora valido. tua madre è stata l'utilizzatrice esclusiva del terreno. Lo aveva chiuso. Nessuno tranne che con il suo volere poteva entrare nel terreno. Se le cose stanno così ci sono i presupposti dell'usucapione. Se tua zia o le tue cugine potevano in ogni momento entrare nel terreno, anche se poi non entravano e quindi avevano "prestato" il campo ed hanno testimoni, allora l'azione di usucapione la vedo dura.
 
Soprattutto è importante che la madre non abbia mai manifestato la volontà di acquistare ad eventuali testimoni che potrebbero intervenire in giudizio a suo sfavore. La sua condotta deve essere tale che chiunque possa desumere che lei è proprietaria. La proposta della figlia in qualche modo potrebbe influenzare il risultato finale di un'eventuale causa che la zia dovesse intraprendere.
 

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