Mia mamma non ha mai manifestato la sua intenzione di acquistare. Pensate che io sono andata ad abitare nel 1980 assieme alla nonna e alla mia famiglia e che in quell'anno quando è' morto il nonno la nonna ha lasciato la casa a mia mamma e il terreno intorno casa a mia zia che aveva già una casa di proprietà mentre noi eravamo in affitto. Io ho saputo che i terreni erano di mia zia appena nel 2003 e quindi mi sono sempre comportata come se casa e terreni fossero i miei. Era tutto recintato e le chiavi le avevamo e le abbiamo tutt'ora solo noi mia, mia zia e cugine non le hanno mai avute e quando venivano a trovarci era perché suonavano il campanello e aprivamo.
 
Dal notaio vai se devi fare un atto, non per intestarti. Però, la mamma potrebbe fare un atto alla figlia o ad una terza persona. Per potersi intestare è necessario ricorrere al Giudice il cui provvedimento può essere trascritto nella Conservatoria dei RR.II. e quindi volturare in catasto.
 
Come funziona? Passati i venti anni per la legge e' automaticamente sua. Avevamo chiarito. Essendo sua potrebbe donarlo alla figlia la quale andrebbe dal notaio e si intesterebbe l'immobile, no? Ma nel momento in cui la madre per legge usucapisce, si deve recare dal notaio per regolarizzare l'atto. Ed il notaio non deve solo prendere nota dell'avvenuto usucapione e quindi trascrivere nei pubblici registri la nuova proprietà?
 
E' molto più semplice: madre e figlia vanno dal notaio e la madre cede in vendita, in donazione, in cambio di vitalizio, eventualmente riversandosi l'usufrutto, alla figlia dichiarando di avere usucapito l'immobile per possesso ultraventennale. Fine. L'atto sarà registrato, trascritto ed infine volturato in catasto con riserva per mancanza della continuità storica.
 

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