l'altra figlia avuta da precedente moglie reclama la sua quota senza mai essere interessata al padre defunto.
purtroppo la cura dei propri cari non viene conteggiata dal c.c. ; è un qualcosa che interessa la morale di ciascuno di noi.
Cercate di liquidarla acquistando la sua parte di proprietà sulla casa, tenendo presente che tua madre può solo lasciare volontariamente la casa coniugale. Fate fare una stima della casa nelle condizioni in cui si trova, con il vincolo del diritto di abitazione in atto, ed offritele 1/3.
 
il valore monetizzabile sul diritto di abitazione da quale delle quote deve essere detratta?
Tali diritti (abitazione sulla casa e uso sui mobili) gravano sulla porzione disponibile e, qualora questa non sia sufficiente, per il rimanente sulla quota di riserva del coniuge ed eventualmente sulla quota riservata ai figli.
 
Stai attenta che il valore del diritto di abitazione non si calcola sul valore di mercato dell'appartamento ma si calcola il valore della piena proprietà che si ottiene moltiplicando la rendita catastale per il coefficiente relativo alla categoria catastale di appartenenza, ovvero: edifici cat. A-B-C (esclusi A/10 e C/1): 115,5 (se prima casa) ovvero 126 (negli altri casi) edifici cat. A/10 e cat. D: 63; edifici cat. C/1: 42,84; terreni: 112,5.
Ottenuto il valore catastale della piena proprietà si ricaverà, in base all'età dell'usufruttuario, il valore del diritto di usufrutto/abitazione/uso utilizzando le percentuali in tabella elencate.
Ad esempio: Tizio di anni 74 vende a Caio, che acquista con le agevolazioni prima casa, l'appartamento di categoria A/2 con rendita catastale di euro 1.000, riservando in suo favore il diritto di usufrutto vitalizio. Applicando i superiori due passaggi avremo: 1) r.c. euro 1.000 x 115,50 = 115.500 (valore della piena proprietà per acquisto prima casa) 2) valore catastale del diritto di usufrutto riservato in favore di Tizio: euro 40.425 (ovvero il 35% del valore della piena proprietà) - valore catastale del diritto di nuda proprietà trasferito a Caio: euro 75.075 (ovvero il 65% del valore della piena proprietà).
Allego la tabella in due spezzoni reperita in internet
 

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Se non ho capito male allora il valore monetizzabile del diritto di usufrutto viene calcolato solo in caso di vendita dell'immobile e non in fase di quote in successione? O sbaglio?
Io mi baso sempre su un esempio facile ovvero patrimonio del defunto 100 in fase divisione ereditaria spetta comunque 33.3 ciascuno oppure viene dedotta la quota del diritto di usufrutto per ipotesi pari a 10 che spetta alla moglie e la rimanenza di 90 viene divisa in parti uguali tra gli eredi di 30?è corretto?

Grazieee
 
Se non ho capito male allora il valore monetizzabile del diritto di usufrutto viene calcolato solo in caso di vendita dell'immobile e non in fase di quote in successione?
stiamo parlando di diritto di abitazione che è differente dall'usufrutto anche se entrambi sono legati alla esistenza in vita del beneficiario. Chi ha l'usufrutto su un appartamento può non abitarlo e può affittarlo. I proventi dell'affitto sono dell'usufruttuario. Il detentore del diritto di abitazione deve usare la casa per abitarci lui stesso; non abitandoci non può affittare e godere dei proventi.
La quantificazione del diritto di abitazione emerge solo nel caso si voglia vendere la casa in cui abita l'avente diritto.
Il diritto di abitazione e l'usufrutto di un appartamento sono registrati sul certificato catastale ma non vanno ad intaccare le quote di comproprietà sommando le quali il risultato della proprietà deve essere l'unità cioè 1 0 4/4 o 12/12 ecc... ecc... 1000/1000.
Nel tuo caso: a seguito della successione del Sig. XXXX (con anche il C.F.) la proprietà della unità immobiliare a partire dal giorno mese anno è 1/3 (che sarebbe 33,3%) alla sig.a YYYY (con anche il C.F.) detentrice del diritto di abitazione ; 1/3 (che sarebbe 33,3%) alla sig.a AAAA (con anche il C.F.); 1/3 (che sarebbe 33,3%) alla sig.a BBBB (con anche il C.F.). 1/3+1/3+1/3 =3/3=1
Se la sig.a YYYY decidesse di rinunciare spontaneamente al diritto di abitazione bisognerebbe fare la registrazione che sulla unità immobiliare non c'è più il diritto di abitazione.
Se la sig.a BBBB volesse lo scioglimento della comunione, la casa verrà messa all'asta dal Giudice, la sig.a YYYY oltre alla quota corrispondente alla sua proprietà, se vuole, può chiedere una somma accessoria per liberare l'appartamento sul quale lei ha il diritto di abitazione: questa somma gliela devono dare le altre due comproprietarie oppure il nuovo acquirente.
Ma se la sig.a YYYY si impunta e non vuole lasciare l'abitazione neanche dietro un congruo risarcimento bisogna aspettare che muoia. In questo caso sarà difficile vendere la casa all'asta e se si trova un compratore sarà uno che vuole fare un investimento speculativo offrendo un prezzo bassissimo proprio perché la casa non è libera da vincoli. A lui basta aspettare la morte della sig.a YYYY.
Per questo avevo scritto che lo scioglimento legale della comproprietà sarà un bagno di sangue: una cosa è avere 1/3 di 100.000 € un'altra cosa è avere 1/3 di 60.000 € meno le spese di giudizio, meno le spese dei consulenti del tribunale e di parte.
 

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