...il notaio gliel'ha mostrato ed ha aggiunto: "signorina come vede è tutto in regola" poi telefonicamente mi ha specificato che nessun avvocato sano di mente impugnerebbe un testamento valido e con la certezza che la scrittura è quella di mia zia...speriamo ma visto il mondo di avvoltoi mi aspetto di tutto sopratutto dai parenti!!!!!!!!!!!!!!!!!
grazie ancora
Purtroppo, non è di salute mentale che si tratta, ma di salute morale. Un avvocato che abbia a cuore la sua dignità professionale dissuaderebbe il proprio cliente dall'intentare una causa manifestamente infondata. Un altro che avesse a cuore esclusivamente il proprio C/C gli potrebbe prospettare a) che la causa si può vincere (tanto l'avvocato lo paghi sia che vinca, sia che perda) b) che una causa infondata, e quindi che quasi sicuramente si perderà, può esser di vantaggio per aprire una trattativa e rimediare qualche soldo. Nel primo caso si tratta di un inganno, nel secondo di un ricatto. Nessuno dei due è un reato, quindi, attenzione: se possibile, scoraggiare con fermezza azioni di disturbo dei parenti, il più presto possibile, prospettando:
1) che l'impugnazione non ha speranza di vittoria
2) che non ci si lascia spaventare
3) che si è disposti ad andare fino in fondo, perchè non si ha urgenza vitale di accedere ai fondi ereditati.
In sintesi: quando si venga ricattati, e meglio, se appena possibile, non cedere neanche un millimetro al ricattatore.