J

JERRY48

Ospite
non lo so: chi l'ha detto?

L'OP e non poteva essere altrimenti, perchè se avesse lasciato tutto al terzo avrebbe leso i diritti del genitore e dei fratelli


scritta così sembra che il testamento abbia leso i diritti del terzo!
semmai il contrario: il testamento ha attribuito diritti al terzo

a mio parere è proprio cos', perchè il testamento ritrovato ha fatto sì che la successione è stata fatta ledendo i diritti del terzo.


la dichiarazione di successione è un negozio giuridico soggetto ad annullabilità?
la strada è un'altra...
se è in possesso del testamento pubblicarlo, presentare denuncia modificativa, richiedere i beni a chi li detiene; e volendo si potrebbe persino pensare all'indegnità di chi avesse celato il testamento....

Se c'è stato dolo, chi l'ha prodotto è perseguibile penalmente e il suo operato conseguentemente può essere annullato.
saluti
jerry48
 

erwan

Membro Assiduo
L'OP e non poteva essere altrimenti, perchè se avesse lasciato tutto al terzo avrebbe leso i diritti del genitore e dei fratelli
non ha detto nulla del genere e può essere altrimenti:
il testamento forse lascia esattamente la disponibile, come hai ipotizzato;
o forse lascia meno della disponibile;
oppure lascia tutto: in tal caso avrebbe leso le quote di riserva e sarebbero necessari dei passaggi ulteriori per regolare il passaggio...


il testamento ritrovato ha fatto sì che la successione è stata fatta ledendo i diritti del terzo.
appunto: esattamente il contrario della frase come l'avevi scritta...

Se c'è stato dolo, chi l'ha prodotto è perseguibile penalmente e il suo operato conseguentemente può essere annullato.
il profilo penale non esiste più: il padre è mancato.
quanto alla successione ripeto che non si chiede al giudice di annullarla.
 

pipsilon

Membro Junior
Il testamento non è stato occultato quando il padre era in vita, non era neppure stato trovato e il padre in buona fede ha dato ciò che era del figlio defunto ai fratelli.
 
J

JERRY48

Ospite
Dispositivo dell'art. 483 Codice Civile
Fonti → Codice Civile → LIBRO SECONDO - DELLE SUCCESSIONI → Titolo I - Disposizioni generali sulle successioni (Artt. 456-564) → Capo V - Dell'accettazione dell'eredità

L'accettazione dell'eredità non si può impugnare se è viziata da errore (1).
Tuttavia, se si scopre un testamento del quale non si aveva notizia al tempo dell'accettazione, l'erede non è tenuto a soddisfare i legati scritti in esso oltre il valore dell'eredità [662, 663], o con pregiudizio della porzione legittima che gli è dovuta (2). Se i beni ereditari non bastano a soddisfare tali legati, si riducono proporzionalmente anche i legati scritti in altri testamenti. Se alcuni legatari sono stati già soddisfatti per intero, contro di loro è data azione di regresso (3).
L'onere di provare il valore dell'eredità incombe all'erede [2697].
Note

(1) In ogni caso non è ammesso l'annullamento dell'accettazione se il chiamato ha accertato erroneamente la consistenza dell'attivo ereditario (es.: se ha creduto che l'eredità fosse di notevole entità, mentre in realtà non lo era).

(2) Se ad esempio il chiamato ha accettato, quale unico erede legittimo [v. 457], un'eredità che valeva 30.000 euro, e poi successivamente si è scoperto un testamento con il quale il defunto dispone a favore di una terza persona attribuendole un legato del valore di 20.000 euro nonché a favore di un'altra attribuendole un legato di 15.000 euro, l'erede non sarà tenuto a pagare l'eccedenza di 5.000 euro, ma ciascun legatario avrà un legato di valore (proporzionalmente) inferiore.

(3) I legatari non soddisfatti possono agire in giudizio nei confronti di quelli che già lo sono stati.

Il terzo quindi si può attivare, anche perchè è passato solo 1 anno e mezzo.
saluti
jerry48
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
mi sembra che erwan è quello che ha capito meglio di tutti il quesito iniziale: mi dispiace ma gli altri sono partiti per la tangente. Chi è morto aveva lasciato per testamento olografo i suoi beni ad una persona non consanguinea (cioè un estraneo). Questo testamento non è stato esibito al momento della successione perchè era "confuso" tra i documenti a disposizione del padre. Quindi i beni di proprietà del morto sono stati suddivisi dal padre del "de cuius" tra i fratelli ed i nipoti.
Prima domanda chi ha fatto la suddivisione ereditaria? Spero non un notaio. Quando una persona muore che si dichiara pronto a succedergli deve dichiarare che chi è morto non ha fatto testamento per cui la successione segue le suddivisioni previste dal codice civile. Quando il padre del decuius è morto anche lui è comparso il testamento del figlio premorto. E qui c'è gente che sostiene che il beneficiario del testamento olografo non ha diritto ad alcunché? Qui cari signori c'è materia per mandare in galera qualcuno. Non il padre "padrone" che essendo morto in galera non ci può più andare ma coloro che hanno beneficiato impropriamente della parte di eredità che per disposizioni testamentarie non spettava a loro. E' chiaro che costoro sosterranno la loro buona fede, scaricando sul loro padre la colpa di tutto, ciò tanto lui non potrà più ribattere nulla.
Se il destinatario dell'eredità non conosce o non ha la copia del testamento a suo favore FORSE è meglio stracciarlo in modo da continuare l'opera nefanda del padre "padrone".
 

erwan

Membro Assiduo
il ragionamento fila, ma pipsilon ha spiegato che forse il testamento si era perso (anche perché in effetti a farla sporca tanto valeva bruciarlo subito... è possibile ad esempio che padre e figlio abitassero nella stessa casa e che il figlio, invece di depositare saggiamente il proprio olografo presso un notaio, lo abbia infilato in un cassetto, dove nessuno lo ha più visto fino ad ora);

pare comunque che al momento tutti i fratelli siano disposti onestamente a riconoscere i diritti del chiamato.

:daccordo:
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto