Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Ma sai tante volte (spero non sia anche questo il caso) le persone quando hanno una risposta vera che comunque non corrisponde all'aspettativa (a quello che uno vorrebbe sentirsi dire) o non risponde più o prova in tutti i modi a smontare la risposta. Qui su forum mi è capitato già qualche volta...mi son chiesto se" meglio dire una dolce bugia o la cruda verità???" Saluti ancora.

Dimenticavo c'è l'alternativa dove ti ignora del tutto.
 

giansal

Membro Attivo
Proprietario Casa
A dirla tutta risposte chiare ne ho ricevute poche. Posso anche accettare che sia colpa mia non avendo esposto con la dovuta chiarezza il problema. Visto l'interesse che ha suscitato la discussione, ritengo doveroso se ci riesco, dettagliare meglio:
Con Assemblea Condominiale viene deliberata la realizzazione di cantine con la chiusura del piano pilotis.
Eseguita l'opera, si è provveduto ad assegnare con apposita assemblea condominiale e con il metodo del sorteggio, le cantine ai singoli appartamenti.
Il Condominio richiede ad uno studio tecnico l'accertamento della proprietà immobiliare.
Questi l'11/12/1998 presenta all'Ufficio Tecnico del Comune e al Dipartimento del Territorio Catasto Edilizio Urbano, Denuncia di Variazione allegando la planimetria sulla quale è indicata la sussistenza della cantina assegnata.
Alla cantina non viene attribuito un subalterno distinto in quanto pertinenza dell'appartamento.
Con lo stesso documento viene attribuita la nuova rendita catastale che passa da £. 607.500 ( € 374) £ 1.120.000 (€578).
Nel 2007, in previsione della vendita dei rispettivi appartamenti, due condomini frazionano, con atto notarile, le cantine assegnate.
Premetto che nel 2003 ho venduto un appartamento di mia proprietà con situazione simile.
Il notaio nell'atto ha dichiarato " nello stato di fatto e di diritto in cui si trova...(omissis).. e in particolare, con la porzione spettante alla parte venditrice del pianoterra pilotis ed assegnatale con delibera assembleare del 5 luglio 1989: l'acquirente è un commercialista.
Domando con risposta chiara ed inequivocabile: può restare tutto come di fatto o è necessario ed in base a quale norma di legge, provvedere al frazionamento con atto notarile delle restanti 12 cantine?
Più chiaro di così non riuscirò ad essere, pertanto ulteriori notizie sull'andamento della questione potrò fornirle presumibilmente nel mese di Settembre, quando si dovrebbe indire l'assemblea condominiale.
Un saluto a tutti gli amici del forum e buone vacanze.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
essendo divenute pertinenze e non avendo quindi un subalterno proprio non possono essere vendute a parte. Si devono frazionare. Cosa diversa se fossero vendute insieme all'appartamento. Persino il notaio ha proceduto alla vendita dichiarando la provenienza citando la delibera assembleare..Fa parte dell'appartamento. E' come se vendessi una sola stanza del tuo appartamento. E' sufficiente frazionarla.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Ero stato chiaro dall'inizio ed avevo parlato di frazionamento perché nel momento che una parte condominiale diventa privata si rifà il Docfa (frazionamento con cambio destinazione d'uso), ed infatti chi ha venduto nel 2007 i due famosi lo avevano fatto. Ora ad oggi con l'obbligo della corrispondenza degli atti catastali, con situazione di fatto e concessione comunale, come si potrebbe dimostrare una corrispondenza tra catasto e situazione di fatto, se di fatto ho una delibera condominiale che mi dice che una parte che prima era pubblica ora diventa privata, ed un catasto( senza variazione) dove non appaiono le cantine sul Docfa?? È ovvio che non è corretto. Più chiaro di così..... Buone ferie Giansal.

Arciera quei locali non sono pertinenze (perché avrebbero un numero di subalterno) quelli sono Vani accessori che possono essere diretti se collegati direttamente a quelli principali( la cantina collegata direttamente al soggiorno in una casa unifamiliare) indiretti (se non collegati direttamente) ad esempio un alloggio di un condomino al piano 3 e una cantina al seminterrato. Il Docfa per i vani accessori diretti prevede un poligono Viola per quelli indiretti un poligono Verde scuro. Saluti
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
ho capito. è vero non hanno un numero di subalterno. Dunque l'architetto non ha frazionato con cambio di destinazione d'uso? A me era parso di sì. Tu dici che invece sono diventati vani accessori indiretti, tanto è vero che sono aumentate le rendite catastali per tutti. A questo punto perchè rifrazionarli? che bisogno ha Giansal di frazionare la cantina? A me pare tutto legale. Nel momento della vendita non c'è discrepanza tra mappa catastale, il catasto infatti ne ha preso atto, e situazione di fatto. Non è tutto in regola?
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Il fatto è che una pertinenza (C/2 o il C/6) avrebbero in quanto tali un accatastamento a parte e loro rendite indipendenti dalla casa, è proprio perché il vano è accatastato insieme alla casa (appunto un vano accessorio diretto o indiretto) che fa aumentare i metri catastali ed i vani non per altro. Ma anche decidere di tenere il catasto originale dell'abitazione e accatastare come C/2 la cantina, devi comunque fare un frazionamento perché parti sempre da una superficie ad uso comune ad un vano (perché chiuso) ad uso privato. Posto poi un esempio grafico per far comprendere meglio cosa sto dicendo.
 

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