sta fidejussione del suocero, me ne deve dare copia, esibirla?
No.
Non esiste un documento "fideiussione", né il suocero né la nuora ti devono dare "copia della fideiussione".

come faccio a sapere che ci sta la fidejussione?
Sai che il suocero è fideiussore perché firma il contratto di locazione nel quale c'è la clausola di cui al post #26.

Firma del suocero:

Il suocero firma il contratto di locazione in qualità di fideiussore (persona che presta una garanzia).

Modulo che non ho mai visto, (la prima volta che mi occuperei in prima persona della registrazione)
Per registrare il contratto di locazione bisogna compilare correttamente il mod. RLI, mettendo tutti i codici giusti,
Se non l'hai mai fatto, inizia a documentarti qui:
 
@Maxximo
A volte approfondire confonde le idee: quanto sopra dovrebbe esserti sufficiente.
Comunque se vuoi qualche documento di approfondimento, eccoti una dissertazione di un legale

 

Allegati

Problema:
1. per mettere gli estremi di registrazione del contratto, nella scrittura privata o devi post datarla per avere anche i dati di registrazione oppure lasci spazio e metti poi a manina il numero di registrazione e protocollo?
2. in che modalità esporresti quanto di cui sopra in merito alla garanzia sul canone mensile di € 500 in un 4+4 cedolare secca?

Ultima cosa, se devo usarla, dici di tirarla fuori e farla registrare. Allora in quel momento in agenzia, leggono che è una garanzia e ti mettono subito la gabella dei € 200 e sei punto a capo, o no?
Poi da ultimissimo, non è che poi, Ti ritengono valida la scrittura privata, solo dal momento in cui è stata registrata?

Non occorre vergare col sangue, nella scrittura privata di garanzia, i freddi estremi della registrazione del contratto di locazione. Basta evocarlo, chiamarlo per nome e data e promettere solennemente, alzando la mano destra, che esso sarà registrato in un secondo tempo. Poi, senza indugio alcuno, l’atto andrà bollato, poiché l’imposta di bollo è dovuta nel momento stesso della sua nascita.

La impongono i gabellieri all’art. 2 della Tariffa, Parte prima del DPR 642/1972. La gabella grava su quegli atti “soggetti all’imposta fin dall’origine”, e il sipario fiscale si alza nel preciso istante della sottoscrizione dell’atto, non quando arriva (se arriva) la registrazione.

E se il conduttore, protagonista infedele, venisse meno alle obbligazioni assunte? Nessun timore: basterà mostrare al garante la scrittura privata di garanzia. Anche priva di registrazione, essa conserva la sua voce forte e chiara: non perde né efficacia né validità.

Certo, si può scegliere di registrare comunque la scrittura privata. Ma allora il prezzo del ritardo sarà senza misericordia. Si paga caro: imposta di registro, imposta di bollo (se assente), sanzioni e interessi.

Il ravvedimento operoso per registrazione tardiva, che ti redime dai tuoi peccati, diventa necessario solo quando l’atto deve varcare le porte di un tribunale o posarsi sul banco di una cancelleria: ad esempio, quando il garante stesso viene trascinato in giudizio. È lì, in quell’istante fatale, che si consuma il funesto “caso d’uso” e la garanzia, fino ad allora promessa solenne, si rileva per ciò che è stata: una tragica finzione.
 
Basta evocarlo, chiamarlo per nome e data e promettere solennemente, alzando la mano destra, che esso sarà registrato in un secondo tempo. Poi, senza indugio alcuno, l’atto andrà bollato, poiché l’imposta di bollo è dovuta nel momento stesso della sua nascita.
Qui mi sembra tu aggiunga una variante che manderà in connfusione il ns Maxximo. Finora abbiamo inteso di inserire nel medesimo contratto di locazione la figura del suocero fideiussore: riteniamo che quindi l'obbligo di registro venga assolto dalla registrazione del contratto medesimo
È lì, in quell’istante fatale, che si consuma il funesto “caso d’uso” e la garanzia, fino ad allora promessa solenne, si rileva per ciò che è stata: una tragica finzione.
Qui , dovresti spiegarci il tuo pessimismo radicale.
 
Qui , dovresti spiegarci il tuo pessimismo radicale.

Non è pessimismo, basty, ma realismo sulla natura delle garanzie personali fornite dai privati. La garanzia è un fantasma: fino al tribunale è solo una promessa e in quell’aula ciò che, alla stipula, sembrava solido e granitico si sgretola: lo scudo del garante a volte in corso di rapporto si frantuma come cristallo.

Il “caso d’uso” è il momento peggiore per il locatore, perchè la garanzia incontra la realtà, e la finzione della sicurezza si rivela tale. Non è pessimismo, ma la cruda verità di alcuni rapporti contrattuali.

Ogni contratto, ogni giuramento, ogni garanzia umana nasconde questo dramma silenzioso: l’inevitabile confronto tra il sogno della certezza e la crudele realtà.
 
Non è pessimismo
Un po' lo è.
Nel caso di questa discussione, mi rendo conto che ci sono dei punti deboli: ad es il suocero come garante.
Non è mai stato spiegato perchè il contratto sia intestato alla "nuora": e poichè oggi tutte le forme di unione sembrano piuttosto precarie, non oso pensare quale sarebbe l'atteggiamento dello suocero in caso di separazione dei giovani.
Anche per questo ritenevo preferibile dichiarare il suocero fideiussore anzichè garante.

Diverso quando la garanzia è prestata da un familiare diretto: ho un solo precedente, dove i genitori si sono sostituiti al figlio e recuperata gradualmente la morosità accumulata. Per fortuna ci sono ancora persone corrette: e certamente occorre preventivamente valutarle per bene.
 

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