quello che devi sapere che non siamo ai tempi di Dumas quando il padre poteva diseredare un figlio. In Italia, oggi, la legge protegge i legittimari. I legittimari sono i figli, di qualsiasi tipo (nati nel matrimonio, fuori al matrimonio, adottati ecc...), il coniuge superstite e in mancanza di figli gli ascendenti, se ancora viventi. Per ogni situazione famigliare che lascia il de cuius c'è la sua quota specifica che spetta per legge sia con successione testamentaria che in successione non testamentaria (detta legittima). Chi fa testamento è libero di dare le disposizioni che crede, ma se un chiamato all'eredità legittimario viene leso nella quota che il c.c. gli attribuisce (quota legittima) oppure non viene neanche citato (pretermesso) questo deve rivolgersi al giudice per veder riconosciuta la sua quota ereditaria. Se non prende alcuna iniziativa vuol dire che gli stanno bene le disposizione del testante.
Infine una persona quando è in vita può fare delle donazioni, ma quando muore le donazioni fatte ai legittimari vanno collazionate, cioè vanno riportate nella massa ereditaria per stabilire l'ammontare totale sul quale calcolare la divisione ereditaria. Uno può fare delle donazioni con dispensa dalla collazione ma tale dispensa lo copre fino al valore della quota disponibile (quota che il testante può lasciare a chiunque). Se la donazione eccede la quota disponibile la parte in eccesso va rimessa nella massa ereditaria.
Quindi è meglio comportarsi come dice la legge per evitare di dare da mangiare ad avvocati e periti perché così si corre il rischio di ridurre drasticamente il valore della massa ereditaria da dividere.