chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Mi spiego meglio mia moglie ha acquistato 30 anni fa un’abitazione che oggi vuole vendere e per non avere problemi con l’acquirente in futuro con la scusa di “ vizzi occulti” anche se non c’è ne sono, volevo fare firmare una dichiarazione tra le parti che specifica le condizioni dell’immobile, da premettere che la vendita avverrebbe per contanti pertanto non ci sono problemi con le banche ecc.. voi che ne pensate?





Io Paperina Paolina quale proprietaria dell’abitazione che ho messo in vendita tramite all’agenzia Tecnorete oltre a quanto scritto dall’agenzia nel suo stampato per essere chiara nei confronti di chi acquista, specifico quanto segue: l’abitazione ha gli impianti elettrici, antenna di ricezione TV, acqua e gas che sono privi di certificazione inquanto 30 anni fa quando acquistai l’abitazione non c’era questa normativa inoltre essendo tale abitazione acquistata per i genitori che non si sono mai voluto trasferire è rimasto tutto senza i dovuti allacci e non abitata da essi, pertanto l’abitazione viene venduta con la voce generica da ristrutturare.

Aggiungo che dopo l’acquisto dell’appartamento sono venuta a conoscenza che alcune pareti divisorie sono state spostate o abolite e anche se oggi con le normative attuali non è considerato un abuso lo voglio segnalare sempre per una forma di chiarezza nella vendita, altre informazioni che possono servire al nuovo acquirente non ne ho.

Fima di chi vende Firma di chi acquista
 
volevo fare firmare una dichiarazione tra le parti che specifica le condizioni dell’immobile
Onestamente?

Al di là della buona fede e delle dichiarazioni scritte, solo una relazione tecnica integrata (ormai diventata prassi) può fare chiarezza sullo stato dell'immobile. Quelle dichiarazioni, per quanto oneste e dettagliate,non sostituiscono un'analisi tecnica professionale.
Aggiungo che dopo l’acquisto dell’appartamento sono venuta a conoscenza che
Se fossi l'acquirente, sinceramente quel foglio firmato da Paperina Paolina non mi darebbe né sicurezza né garanzie.
Vorrei invece il parere di un tecnico abilitato (geometra, architetto o ingegnere) che verifichi lo stato urbanistico e catastale, le eventuali difformità interne dell'immobile, ecc.
 
Pertanto? cosa consigliate?
Regolarizzare urbanisticamente e catastalmente la unità immobiliare.
Fare redigere l'APE
La legge non impone al venditore di garantire la conformità degli impianti, a meno che l'immobile non sia venduto dal costruttore o dall'impresa che lo ha ristrutturato.
La conformità degli impianti non è obbligatoria ai fini della validità dell'atto di vendita tra privati, né è necessario allegare il certificato di conformità degli impianti.
Se ti procuri una dichiarazione di Conformità degli impianti alle norme esistenti al momento delle modifiche che dici di essere state fatte allegale. Altrimenti lascia perdere: le case si vendono viste e piaciute. La lettera che vorresti far firmare all'acquirente non ti mette al riparo dai vizi occulti.
 
Pertanto se l'acquirente che è un avvocato, accetta che i documenti catastali non corrispondono con la planimetria è inutile mettere carne sul fuoco.
Stiamo parlando di un fabbricato del 1900 comprato e poi ristrutturato da un'impresa questo nel 1980 poi fatto i dovuti lavori è stato accatastato e venduto con le variazioni, poi i vari interventi/variazioni dei privati (ma solo internamente) non sono stati mai segnalati, anche lui farà delle variazioni non so se le dichiarerà oppure no, concludento nel rogito metterò la dicitura da ristrutturare visto e piaciuto?
 
Pertanto se l'acquirente che è un avvocato, accetta che i documenti catastali non corrispondono con la planimetria è inutile
in questo caso è inutile andare a rogito perchè sarà il notaio a non accettare.

Dico meglio: il notaio è obbligato a non rogitare in mancanza di corrispondenza catastale, sia come intestazione, sia come corrispondenza stato di fatto-planimetria catastale.
A meno che il venditore dichiari il falso, cosa non consigliabile ovviamente.

Mi unisco al coro dei consigli di sistemare catastalmente e urbanisticamente l'immobile prima della vendita.
Poi scrivete, sin da subito, sin dalla proposta che gli impianti non sono conformi alle vigenti norme e scrivete chiaramente se il certificato di l'abitabilità c'è o non c'è.
 
Poi scrivete, sin da subito, sin dalla proposta che gli impianti non sono conformi alle vigenti norme e scrivete chiaramente se il certificato di l'abitabilità c'è o non c'è.
Questa è l’unica cosa da far scrivere all’agenzia , già nella proposta .

notaio è obbligato a non rogitare in mancanza di corrispondenza catastale, sia come intestazione, sia come corrispondenza stato di fatto-planimetria catastale.
A meno che il venditore dichiari il falso, cosa non consigliabile ovviamente.
In merito alla conformità catastale tra planimetria e stato di fatto, il notaio chiede conferma ad ENTRAMBE le parti: se a loro (soprattutto all’acquirente) sta bene dichiarare il falso sapendo che ci sono difformità, il notaio non lo saprà mai, e si compravende comunque.

Il rischio però è quello di accettare una proposta (cioè firmare un preliminare) , ricevere una caparra, e poi dover rendere il doppio , oltre a pagare l’agenzia, se l’acquirente , pur informato, decide di non voler più comprare stanti le irregolarità, specie se non sanabili.
Ovvero, se si vuole vendere consapevolmente un immobile non regolare, tutto deve avvenire al rogito senza precedenti firme o passaggio di soldi .
 

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