I miei genitori hanno lasciato ai figli (7), una casetta, indivisibille.
Io daccordo con tutti i fratelli decido di acquistare le altre 6 quote.
Prima di riuscire a finalizzare l'acquisto, sono costretto, a causa del tetto pericolante al rifacimento dello stesso, con l'accordo che avrei detratto il costo della ristrutturazione dal presso di acquisto.
Nel frattempo quasi contemporaneamento uno dei fratelli mi comunica di avere un'ipoteca legale, da parte du equitalia di 20.000 euro per un debito di 10.000.
Da allora il debito è cresciuto a causa di interessi a 13.000 euro. Il valore della parte a lui spettante è di meno della metà.
Uno dei fratelli ha ipotizzato di estinguere a spese degli altri fratelli, l'ipoteca. Questo succedeva quando le notizie, provenienti dal fratello debitore, davano il debito a circa 7.000 euro. Accertato che l'ammontare reale era ben superiore, ci siamo tirati indietro.
A questo punto si pone un quesito. Conviene aspettare che Equitalia effettui il pignoramento della parte di prorpietà del debitore ed attendere che il valore scenda a limiti accettabili, per poterla acquistare, visto la quasi impossibilità che qualcuno possa essere interessato alla 7a parte di un immobile? Esclusa l'ipotesi che i fratelli si accollino il debito, esiste la possibilità di trattare con Equitalia proponendo di pagare il valore di mercato, dopo ev. perizia, e lasciare che il residua se la veda con il debitore, o per estinguere l'ipoteca pretendono il pagamento del totale anche se di molto superiore al debito?
Mi era giunta notizia, non so quanto vera, che esistono dei limiti sotto i quali non si può mettere ipoteca su un immobile.
Grazie per qualsiasi chiarimento.
Io daccordo con tutti i fratelli decido di acquistare le altre 6 quote.
Prima di riuscire a finalizzare l'acquisto, sono costretto, a causa del tetto pericolante al rifacimento dello stesso, con l'accordo che avrei detratto il costo della ristrutturazione dal presso di acquisto.
Nel frattempo quasi contemporaneamento uno dei fratelli mi comunica di avere un'ipoteca legale, da parte du equitalia di 20.000 euro per un debito di 10.000.
Da allora il debito è cresciuto a causa di interessi a 13.000 euro. Il valore della parte a lui spettante è di meno della metà.
Uno dei fratelli ha ipotizzato di estinguere a spese degli altri fratelli, l'ipoteca. Questo succedeva quando le notizie, provenienti dal fratello debitore, davano il debito a circa 7.000 euro. Accertato che l'ammontare reale era ben superiore, ci siamo tirati indietro.
A questo punto si pone un quesito. Conviene aspettare che Equitalia effettui il pignoramento della parte di prorpietà del debitore ed attendere che il valore scenda a limiti accettabili, per poterla acquistare, visto la quasi impossibilità che qualcuno possa essere interessato alla 7a parte di un immobile? Esclusa l'ipotesi che i fratelli si accollino il debito, esiste la possibilità di trattare con Equitalia proponendo di pagare il valore di mercato, dopo ev. perizia, e lasciare che il residua se la veda con il debitore, o per estinguere l'ipoteca pretendono il pagamento del totale anche se di molto superiore al debito?
Mi era giunta notizia, non so quanto vera, che esistono dei limiti sotto i quali non si può mettere ipoteca su un immobile.
Grazie per qualsiasi chiarimento.