ti faccio presente che i miei insegnanti a suo tempo non mi hanno insegnato le tabelle millesimali e/o rendite catastali.
Perdona ma per amor della chiarezza la "tiratina" non era per non aver ricevuto insegnamento su tabelle millesimali o rendite ...ma su come impostare una "proporzione" in modo da ripartire secondo un fattore.
Un plauso alla tua "onestà" nel riportare questo passo:
Ti ringrazio per la risposta esauriente adesso si che mi resta tutto più chiaro. Il problema della ripartizione, non si sarebbe nemmeno presentato se l'altro proprietario non fosse stato una donna, infatti tra un calcolo e l'altro mi sono accollato il 70% io e il 30% a lei basta che la finiamo.
dove confermi quello che intendevo nella mia spiegazione: quando si è in 2 spesso si è costretti a valutare la convenienza nel pretendere quelli che sarebbero "diritti" sanciti dalle norme.
Quindi ben peggio di un riparto "alla romana" od ai mq.che suggerivo e tanto hanno scandalizzato qualcuno.
Beninteso non era mia intenzione diffondere un messaggio "fallato" ( l'extrema ratio di una divisione proporzionale ai mq.di facciata) perchè avevo intuito che controparte aveva un/ idea "egostica" su quale doveva essere la proporzione di riparto.
Al tuo posto (e solo per questo tema) non scenderei sotto un 50/50 (che poi sarà il valore millesima se le due unità hanno pari superficie) escluso parapetto balcone e salvo non si stia parlando di una differenza di qualche centinaio di Euro (non ti bastano nemmeno per il primo procedimento in "mediazione).
Suggerisco comunque di valutare la stesura di Tabella Millesimale onde evitare questioni alle prossime spese (altre facciate, tetto etc.) che inevitabilmente si presenteranno.
Lascia perdere se prevedi di trasferirti in breve termine.
Ps.
Quanto al "lato aggressivo" mi scuserai ma i forum sono come nella vita reale: ognuno deve portare le propria croce.
Hai quantomeno inteso che non era nei tuoi confronti (non ne avrei motivo) ma verso chi ha qualche problema di "lesa maestà":
Certi professionisti pretendono di essere gli unici portatori della verità e nemmeno si preoccupano di capire quello che gli altri scrivono.