fuffurugugliu

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A seguito di lavori, mi sono accorto che una uscita pedonale sul retro della casa, è larga circ 1,10 metri, mentre sulla planimetria comunale è scritto 1,70. La planimetria catastale, a occhio è uguale a quella comunale.

Ho parlato col geometra, e mi ha detto a voce che rientra nelle tolleranze del 2% e che non c'è bisogno di aggiornare le due planimetrie.

Un agente immobiliare mi ha detto che se vendessi dovrei a prescindere, una volta avuta richiesta di acquisto, avere una dichiarazione scritta di questa tolleranza (circa 500€ costo).

Il geometra invece mi ha detto che va fatta se proprio serve, cioè se si impunta il perito per il mutuo, o il notaio.

Avete esperienze in proposito?
 

fuffurugugliu

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Proprietario Casa
Ma intendi un percorso esterno pedonale che ha larghezza differente?
È un'uscita che porta ad un percorso pedonale privato. Sarebbe il geometra a fare questa dichiarazione. Si parla di case vecchie, ma planimetria catastale aggiornata nel 2019 a seguito di lavori tutti dichiarati e chiusi. Quella comunale non aveva bisogno di aggiornamenti perché non raffigura aree esterne.
Entrambe hanno quindi questa lieve difformità identica rispetto alla realtà, e sono uguali tra loro.
 

Gianco

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A seguito di lavori, mi sono accorto che una uscita pedonale sul retro della casa, è larga circ 1,10 metri, mentre sulla planimetria comunale è scritto 1,70. La planimetria catastale, a occhio è uguale a quella comunale.

Ho parlato col geometra, e mi ha detto a voce che rientra nelle tolleranze del 2% e che non c'è bisogno di aggiornare le due planimetrie.

Un agente immobiliare mi ha detto che se vendessi dovrei a prescindere, una volta avuta richiesta di acquisto, avere una dichiarazione scritta di questa tolleranza (circa 500€ costo).

Il geometra invece mi ha detto che va fatta se proprio serve, cioè se si impunta il perito per il mutuo, o il notaio.
Chi sostiene che la larghezza da m 1,10, reale e m 1,70 sia sul progetto che "a occhio" sulla planimetria catastale sia nella tolleranza del 2%, non conosce la matematica, perché il 2% di 1,10 è pari a m 0,022, ovvero cm 2,2.
 

fuffurugugliu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Chi sostiene che la larghezza da m 1,10, reale e m 1,70 sia sul progetto che "a occhio" sulla planimetria catastale sia nella tolleranza del 2%, non conosce la matematica, perché il 2% di 1,10 è pari a m 0,022, ovvero cm 2,2.
Il 2% si calcola sul totale o solo su un particolare?

Ps: ho guardato, il 2% non riguarda la larghezza di un ingresso, che è meno importante di altre cose che sono al 2%

Certificato di stato legittimo sarebbe questa la novità
 
Ultima modifica:

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Un agente immobiliare mi ha detto che se vendessi dovrei a prescindere, una volta avuta richiesta di acquisto, avere una dichiarazione scritta di questa tolleranza (circa 500€ costo).
Mi sembra ti abbia detto una cretinata.
Nel senso che un tecnico può attestare la regolarità o meno di un immobile: ed è comunque meglio avere questa relazione PRIMA di mettere in vendita un immobile.
Quando si firma per accettazione una proposta, è tardi, se poi si scopre che qualcosa non è regolare…
uscita pedonale sul retro della casa
Ma è una porta di ingresso, o un’apertura su una recinzione ?
 

Maivertu

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Proprietario Casa
Chi sostiene che la larghezza da m 1,10, reale e m 1,70 sia sul progetto che "a occhio" sulla planimetria catastale sia nella tolleranza del 2%, non conosce la matematica, perché il 2% di 1,10 è pari a m 0,022, ovvero cm 2,2.
Sei peggio dell'ingegner Cane
Ingegner_Cane.png
 

fuffurugugliu

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Proprietario Casa
Mi sembra ti abbia detto una cretinata.
Nel senso che un tecnico può attestare la regolarità o meno di un immobile: ed è comunque meglio avere questa relazione PRIMA di mettere in vendita un immobile.
Quando si firma per accettazione una proposta, è tardi, se poi si scopre che qualcosa non è regolare…

Ma è una porta di ingresso, o un’apertura su una recinzione ?
È un ingresso ad un porticato sul retro, che è venuto più stretto dopo i lavori del 2019 (da 1,70 a 1,10). Tutto il resto della casa è certificato che è preciso uguale alle planimetrie.

Per me la questione è questa: è questo agente che l'ha sparata grossa, o davvero dovrei far fare questa dichiarazione da parte del geometra (che non la pensa affatto cosí), non entro il rogito, ma addirittura nelle prime fasi (cioè prima che un perito controlli le carte)? Non può il perito per il mutuo eventualmente chiedermi di ottenere quella dichiarazione se proprio serve?
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Per me la questione è questa: è questo agente che l'ha sparata grossa, o davvero dovrei far fare questa dichiarazione da parte del geometra (che non la pensa affatto cosí), non entro il rogito, ma addirittura nelle prime fasi (cioè prima che un perito controlli le carte)? Non può il perito per il mutuo eventualmente chiedermi di ottenere quella dichiarazione se proprio serve?
La responsabilità di vendere un immobile in regola è del venditore, a prescindere dal fatto che un perito si accorga di una eventuale irregolarità; quindi è nel tuo interesse avere la certezza che sia tutto ok, prima di mettere in vendita la casa.
Più che la planimetria catastale conta quella depositata in Comune; se tale ingresso risulta più stretto di quanto licenziato, la cosa va sistemata.
Il discorso del 2% di tolleranza mi pare fuori contesto.
 

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