l'appartamento dove vive mia sorella a Milano fa parte un complesso edilizio edificato agli inizi degli anni '50 del secolo scorso: il complesso occupa due vie con palazzi di 5 piani fuori terra tutte uguali, 3 scale ogni palazzo, tutti rigorosamente progettati senza ascensore. La struttura delle scale che hanno l'anima in c.a. larga 20 cm e la disposizione dei locali avrebbe consentito la installazione degli ascensori utilizzando parte degli ambienti originariamente destinati a lavatoio e requisendo parte di alcune cantine. Ma, con l'avvento delle lavatrici il 90% dei condomini hanno usato tutto il lavatoio per ingrandire e rendere abitabile la cucina. Agli inizi degli anni '90 tre condomini della scala I e 4 condomini della scala F , forti del 1102, decidono per installare un montacarichi idraulico esternamente al palazzo. Progetto molto discutibile perché il montacarichi sistemato in prossimità dei finestroni delle scale innanzitutto si fermava sul pianerottolo di riposo e non sul piano di arrivo; inoltre l'ingombro riduceva di 90° la vista a tutti i condomini che stavano dal lato della costruzione, rendeva difficoltoso l'accesso alla scala che portava alle cantine e, dulcis in fundo, per evitare l'impatto visivo, le dimensioni del montacarichi erano tali che una delle proprietarie della scala I che voleva fortemente l'ascensore per i propri bambini, una bambina di 2,5 anni ed una coppia di gemelli di 5/6 mesi, non poteva far entrare il passeggino. La gente mugugnava, ma nessuno ha preso provvedimenti osteggianti le costruzioni. Tuttavia, come diceva un mio superiore quando ero agli inizi della carriere tecnico commerciale, "lei venderà quando sarà riuscito ad inculcare nella mente del suo potenziale cliente il convincimento che la attrezzatura che le propone risolverà il suo problema di lavoro", i condomini dei terzi e quarti piani, sopratutto anziani, incominciavano a considerare tale idea:" in fondo fare una rampa di scale non è come farle tutte". Così un architetto che lavorava in uno studio di progettazione ha fatto preparare un progetto che prevedeva la installazione degli ascensori sul prospetto opposto a quello dove c'e l'ingresso delle scale, facendolo passare nello spazio tra i balconi e rasente le colonnine frangisole degli ormai ex lavatoi. Il progetto è stato approvato da tutto il condominio (che è un super condominio) come modello unico di installazione. Trattandosi di una innovazione soggetta ad utilizzo separato ogni scala ha deciso per conto proprio; così c'è stata la scala che ha un solo proprietario dell'ascensore su 8 condomini (ovviamente i due di piano terra sono esclusi) e la scala con 5 proprietari su 8. Ora per costruire i piani di sbarco sui balconi, e per consentire a tutti un futuro utilizzo, si sono modificati i balconi medesimi . Queste modifiche sono state pagate da tutti i condomini partecipanti e non partecipanti. Questo per rispondere a:
Sarebbero tutte spese.... e ci mancherebbe altro.... ma fattibili solo con l'assenso della maggioranza dei condomini....