marcanto

Membro Senior
Professionista
Le sentenze si riferiscono ai vincoli fra comproprietari, non affermano che siano esenti da autorizzazione edilizia e di conseguenza dell'assenso del condominio.
SE una sentenza afferma:
< L'apertura di una porta nel muro comune che non pregiudica la stabilità non richiede il consenso degli altri condomini .>
per quale motivo poi dovrebbe essere legittima la richiesta di nulla osta del comune......siano rapporti tra privati o meno e sempre restando in tema di aperture.

PS: Io almeno le sentenze le ho, non si capisce le TUE asserzioni su cosa si fondano ......su idee altrui ?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
SE una sentenza afferma:
< L'apertura di una porta nel muro comune che non pregiudica la stabilità non richiede il consenso degli altri condomini .>
per quale motivo poi dovrebbe essere legittima la richiesta di nulla osta del comune......siano rapporti tra privati o meno e sempre restando in tema di aperture.
La sentenza è relativa ai rapporti fra le parti non è applicabile ad ogni caso perché ciascuno ha le sue peculiarità.
Poi il comune dispone le proprie regole che potrebbero essere contestate seguendo l'iter burocratico.
Infine, io parlo per mia esperienza personale e non solo, tu? A volte le sentenze vanno lette, capite ed applicate al caso poiché non sono generiche.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Se dovremmo tirar fuori le esperienze personali .......meglio non parlarne.
Non sai cosa più volte mi è capitato di fare per raccogliere firme (condomino) per portare a termine procedure per consegna pratica edilizia.
Non mi ci far pensare !!! che solo a pensarci vi ritorna il mal di fegato.....e non scherzo.

nello specifico > creazione o modifica di aperture sulla facciata.
per quale motivo il comune richiede un consenso del condominio?
possiamo sintetizzare in :
1) per tutelare diritti dei terzi.
2) probabilmente per tutelare se stesso per responsabilità altrui.

Se una sentenza "è relativa ai rapporti fra le parti" qualificabili tra chi esegue e singolo condòmino interessato oppure intera entità condominio, per quale motivo tale sentenza non dovrebbe essere cogente anche per le due precedenti e probabili motivazioni 1) e 2) !
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Nel mio comune se l'intervento interessa le parti comuni, quindi anche i prospetti, chiede la liberatoria da parte del condominio.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Ma bisogna valutare cosa si intende per parti comune o chiarire quali nello specifico.
Si sa sulle parti comuni si può incappare nella richiesta del comune......vi è anche ampia giurisprudenza che lo legittimerebbe in quanto l'intervento interesserebbe gli interessi collettivi del condominio.

Ma se parliamo nello specifico, ossia creazione o modifica di aperture sulla facciata, credo che la richiesta del comune sarebbe illegittima per le numerose sentenze che ne escludono il consenso ...............
Se in interventi che trasformano una finestra in porta o viceversa il comune ti chiede anche il consenso e tu per "quieto vivere" soggiaci alla richiesta ......allora questo lo posso anche comprendere
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Le sentenze si riferiscono ai vincoli fra comproprietari, non affermano che siano esenti da autorizzazione edilizia e di conseguenza dell'assenso del condominio.

Nel mio comune se l'intervento interessa le parti comuni, quindi anche i prospetti, chiede la liberatoria da parte del condominio.

Hai perfettamente compreso la "dinamica" e i settori di competenza.
Le sentenze dei procedimenti civili nulla centrano con gli iter amministrativi.

Se da un lato l'art. 1102 consente al comproprietario di fare modifiche al bene (coi dovuti limiti) per rendergli più agevole 'uso...fa da contraltare l"art. 1122 che impone la comunicazione delle intenzioni/progetti all'amministratore/assemblea (la norma si ferma li e non precisa obblighi di benestare ma nemmeno li nega...ci ha pensato giurisprudenza)

Ma ...qualora tali interventi necessitano di titoli autorizzativi il Comune può (dovrebbe sempre) chiedere il benestare perché se il bene è "comune" significa che tutti ne sono proprietari ed il progetto deve essere approvato da tutti o si deve presumere che chi lo presenta lo faccia a nome e col consenso di tutti.
Questo è "fissato" nella sentenza del Consiglio di Stato che ho citato.
 

Jan80

Membro Attivo
Professionista
Nella mia regione é il committente a dichiarare e il tecnico ad asseverare direttamente sui moduli che l'intervento rientra o meno nei casi previsti dall'art. 1102 c. C.
 

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