ralf

Nuovo Iscritto
Buonasera , la domanda che pongo agli esperti di propit è questa: come mai le banche non concedono un mutuo per l'acquisto di un immobile proveniente da una donazione da padre a figlio? Come si potrebbe ovviare a questo problema? Grazie e complimenti a Propit.
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Purtroppo la Legge attuale sulle donazioni è insidiosa. Il punto di vista della Banca è: Immobile avuto per donazione non è un titolo pieno, ma risulta in predicato in quanto un asse ereditario, può essere impugnato anche dopo molti anni, decenni.
Esempio pratico: tu ottieni il mutuo e dopo 8 anni, tuo fratello, impugna l'eredità perchè è convinto che la donazione che tuo padre ti ha fatto con quell'appartamento, ha leso la sua quota legittima. In un malaugurato caso del genere, tuo fratello potrebbe riottenere la disponibilità dell'appartamento o sua quota e la banca si vedrebbe sottrarre la garanzia del finanziamento a te concesso a suo tempo.
 

ralf

Nuovo Iscritto
Come ha detto Adriano Giacomelli un bene avuto in donazione potrebbe rientrare nella quota di legittima che magari pretende un altro erede che ritiene di essere stato defraudato di suoi diritti.Quindi per tornare alla domanda iniziale se una banca concede un mutuo ed ha come garanzia l'immobile avuto in donazione potrebbe ritrovarsi con l'immobile magari intestato ad altri eredi e quindi nell'impossibità di rifarsi su di esso se il mutuatario smette di pagare il mutuo concesso.
Ecco quindi perchè le banche tendono a non concedere mutui in questi casi. Una soluzione, ove ci fossero i presupposti,potrebbe essere quella che un famigliare faccia da garante per il mutuatario e questo "tranquillizzerebbe "probabilmente la banca.
 

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